Charles Dickens Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 29 Dec 2022 11:41:33 +0000 it-IT hourly 1 Canto di Natale, di Charles Dickens: storia, riassunto e commento https://cultura.biografieonline.it/canto-di-natale-di-charles-dickens/ https://cultura.biografieonline.it/canto-di-natale-di-charles-dickens/#comments Sun, 06 Dec 2020 08:26:22 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1605 A Christmas Carol

Il suo titolo originale inglese è “A Christmas Carol”. Conosciuto in italiano come “Il Canto di Natale”, uscì per la prima volta nel 1843. Fa parte della raccolta di racconti “The Christmas Book” (“Libri di Natale”), opera di Charles Dickens (1812-1870).

Fu pubblicato da Chapman and Hall, in edizione di lusso, con rilegatura rigida di velluto rosso a bordi dorati, e le illustrazioni di John Leech, vignettista della rivista satirica Punch, dichiaratamente rivoluzionario.

Il 24 dicembre 1843, nonostante fosse in libreria da pochi giorni e avesse un costo elevato, il racconto aveva venduto 6.000 copie, un vero record per l’epoca.

Canto di Natale: riassunto

A Christmas Carol” è la storia fantastica, suddivisa in cinque parti, di Ebenezer Scrooge, un ricco e avaro uomo d’affari, che disdegna tutto ciò che non sia legato al guadagno e al denaro.

La vigilia di Natale, irritato dalle festività, perché secondo lui portano ozio e un inutile dispendio di soldi, rifiuta in malo modo di fare un’offerta per i poveri, fa lavorare fino a tardi il suo impiegato, al quale concede una paga misera, caccia il figlio di sua sorella, che era venuto per invitarlo al pranzo di Natale, e per la strada risponde sgarbatamente agli auguri che gli vengono rivolti.

Quando arriva davanti alla porta della sua casa deserta, sul battente della porta gli appare lo spettro del suo defunto socio, Jacob Marley. Questi lo ammonisce sulla sua condotta di vita, e lo invita a ravvedersi per non essere costretto a vagare come lui per l’eternità, portandosi appresso il peso delle catene che si era guadagnato con la sua aridità e brama di denaro.

Per questo a Scrooge faranno visita tre Spiriti, nell’ordine, lo Spirito del Passato, lo Spirito del Presente e lo Spirito del Futuro.

Spirito del Passato

Lo Spirito del Passato lo riporta indietro, quando Scrooge, da bambino, era stato mandato dal padre in collegio. E poi la premura di sua sorella, il lavoro presso il bonario Fezziwig e l’amore per Bella. Scrooge aveva rinunciato a tutti gli affetti per dedicarsi solo a farsi una posizione guadagnando denaro.

Spirito del Presente

Lo Spirito del Presente gli mostra come la gente intorno a lui si stia preparando al Natale, l’atmosfera di festa, di gioia, di amore. Quella che era stata la sua fidanzata è sposata e felice; il suo impiegato è povero ma ha una famiglia unita; suo nipote pranza insieme a parenti e amici, e lo sta prendendo in giro per la sua avidità. Tutti ridono di lui.

Spirito del Futuro

Lo Spirito del Futuro gli fa vedere cosa succede alla morte di un signore ricco, di cui non si sa il nome. Nessuno lo visita, nessuno vuole andare al funerale, i servi si dividono le sue poche cose, l’azienda e la casa sono vendute. Alla fine lo Spirito gli mostra la lapide al cimitero con il nome “Ebenezer Scrooge”.

A questo punto Scrooge capisce che ha sbagliato tutto nella vita, e si ravvede. Il giorno di Natale è finalmente Natale anche per lui, così che dispensa regali e sorrisi e auguri ai passanti, al suo impiegato, a suo nipote e al mondo intero.

(Canto di Natale), A Christmas Carol di Charles Dickens
A Christmas Carol (Canto di Natale), la prima edizione del 1843

Commento

In genere, il racconto viene considerato una morality in pieno stile medievale, per il simbolismo religioso e l’atmosfera da melodramma. In realtà, Dickens affronta tematiche sociali, attaccando le classi alte, il lavoro minorile in fabbrica (che lui stesso aveva dovuto sopportare, perché costretto dal padre), la povertà. Per fare ciò, si serve di una struttura da dramma teatrale, suddivisa in cinque parti, che è da considerarsi lo sviluppo dei famosi Pickwick Papers, scenette condite da personaggi che assumeranno forme definite nei romanzi successivi. Hanno inoltre influito il gusto picaresco dell’autore, lettore appassionato di Henry Fielding, la struttura del dramma, e l’atmosfera gotica.

Curiosità

Numerosi sono stati gli adattamenti, da quelli fumettistici, come il celebre “Canto di Natale” di Topolino, a quelli cinematografici, a partire dalla versione muta del 1911, e a quella del 1951, resa celebre da Alistair Sim. L’ultimo film risale al 2009, ed è stato realizzato in animazione digitalizzata in 3D, con il supporto di veri attori: Ebenezer Scrooge è stato interpretato dall’attore Jim Carrey.

Da menzionare anche una versione radiofonica sull’emittente CBS Campbell Playhouse, che risale al 24 dicembre 1939. Ad interpretarlo Lionel Barrymore, che aveva recitato “A Christmas Carol” alla radio la prima volta nel 1934. La voce narrante e la produzione erano di Orson Welles, insieme con il Mercury Theatre Group. Le musiche furono composte e dirette da Bernard Herrmann.

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Grandi speranze, romanzo di Charles Dickens: riassunto https://cultura.biografieonline.it/grandi-speranze-dickens-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/grandi-speranze-dickens-riassunto/#respond Fri, 19 Jun 2020 15:36:56 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29670 Il romanzo intitolato “Grandi Speranze” dell’autore Charles Dickens è ritenuto uno dei più popolari nella storia della letteratura inglese. E’ per certi versi atipico rispetto alle altre opere da lui scritte. La storia venne pubblicata in più puntate, nell’arco temporale compreso tra il 1860 e il 1861. E’ il 13° romanzo ed il terzultimo in ordine cronologico dell’autore inglese.

Grandi speranze, copertina del libro
Grandi speranze, copertina del libro

Il titolo originale del libro, in lingua inglese è Great Expectations.

Grandi speranze, riassunto e trama del libro

Dickens, con il talento che lo contraddistingue nella scrittura e caratterizzazione dei personaggi, racconta la storia di Pip (Philip Pirrip), un bambino di dieci anni orfano che vive con la sorella e il marito Joe.

Un giorno il ragazzino incontra per caso un detenuto che sta scappando dal carcere; l’adulto chiede al giovane una lima per staccare le catene e un po’ di cibo, perché affamato. Pip lo aiuta, ma il fuggiasco viene arrestato e rimesso in prigione, proprio nei pressi della casa in cui abita il ragazzino.

Proveniente da un’umile famiglia operaia, ad un certo punto Pip, assunto a lavorare presso la ricca gentildonna Miss Havisham, si innamora della bellissima figlia Estella. Il ragazzino comincia quindi a fantasticare di essere un gentiluomo per poter un giorno conquistare la ragazza e vivere con lei. Ma le strade dei due giovani finiscono per dividersi molto presto.

Pip si mette a lavorare insieme al cognato Joe nella bottega come apprendista fabbro, e gli anni passano. Diventato ormai giovane, Pip scopre di essere il destinatario di un’ingente fortuna da parte di un benefattore che però non voleva rivelare la sua identità. Pip lascia il paese in cui conduce la sua umile e semplice vita e decide di andare a vivere a Londra.

Qui, finalmente, potrà ricevere l’educazione che serve per diventare il gentiluomo che aveva sempre desiderato essere fin da ragazzino, quando si era invaghito della ricca Estella. Ma qualche tempo dopo Pip scopre che lo sconosciuto benefattore altri non è che il detenuto evaso che tanti anni prima lui aveva incontrato e aiutato. In realtà quest’uomo, che si chiama Abel Magwitch, è un violento criminale che trascina il povero Pip in una serie di eventi negativi, scatenando il fato contro di lui.

Due finali alternativi

L’autore aveva previsto due finali alternativi per il romanzo Grandi speranze. In entrambi i finali vi è l’incontro tra Pip ed Estella dopo tanti anni.

Nella maggior parte delle edizioni pubblicate è stato inserito il finale originale, quello in cui i due si rivedono per caso. Estella, dopo la morte del primo marito, si è risposata con un medico; dopo i convenevoli Pip afferma di essere contento di notare che la giovane non è più quella “ragazza con il cuore di ghiaccio” che lui aveva conosciuto, e che probabilmente le sofferenze provate avevano forgiato in meglio il suo carattere.

Commento all’opera

L’ironia di Dickens rende questo romanzo a tratti anche divertente. L’autore è riuscito a creare personaggi che non si dimenticano facilmente, anche se a volte l’intreccio provoca qualche rallentamento nella lettura.

La storia narrata da Dickens, pur essendo originale e sicuramente meritevole da molti punti di vista, non riserva colpi di scena per i lettori; ciò la penalizza non poco. Soprattutto non convince chi è abituato a letture più moderne e quindi ricche di suspense.

Aldilà delle recensioni soggettive, Grandi speranze è una lettura che chiunque dovrebbe concedersi: il motivo è che siamo di fronte ad uno dei classici della letteratura di ogni tempo. Il filone inglese è sicuramente uno dei più apprezzati per la presenza di autori talentuosi come appunto Charles Dickens.

Curiosità: un libro molto citato

A conferma dell’importanza in letteratura del romanzo Grandi speranze di Dickens, troviamo la sua presenza come citazione in diverse opere moderne: film, telefilm, libri e canzoni. Ne riportiamo alcune celebri di seguito.

  • Il libro viene citato più volte nel romanzo Il gioco dell’angelo, di Carlos Ruiz Zafón
  • E’ presente nel film comico Hot Shots! 2, quando il protagonista Topper (Charlie Sheen) legge un libro prima di lanciarsi con il paracadute.
  • Viene citato diverse volte anche nel romanzo Matilde, di Roald Dahl.
  • La figura di Estella è citata nella canzone All I Really Want di Alanis Morissette.
  • Nel film P.S. I Love You, la protagonista dice di volere vivere come la signorina Havisham (zitella, reclusa in casa per scelta, perennemente vestita con l’abito da sposa).
  • Tra le serie tv che riprendono il libro o i suoi personaggi ci sono: Pretty Little Liars (Stagione 1, ep. 9); South Park (Stagione 4, ep. 14); I Griffin (Stagione 3, ep. 19)

Numerose sono anche le trasposizioni teatrali, tv cinematografiche. Ne ricordiamo due:

Riassunti: altre opere di Dickens

Dello stesso autore abbiamo trattato in precedenza:

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Oliver Twist: riassunto, commento e analisi del romanzo di Dickens https://cultura.biografieonline.it/oliver-twist-riassunto-analisi/ https://cultura.biografieonline.it/oliver-twist-riassunto-analisi/#comments Tue, 03 Dec 2019 19:07:35 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=27660 Oliver Twist: la sciagurata storia dell’orfanello di Charles Dickens

Oliver Twist” è il secondo romanzo dello scrittore britannico Charles Dickens ed è uscito in puntate mensili, dal 1837 al 1839, sulla rivista “Bentley’s Miscellany”. L’opera, che è stata ripresa al cinema e al teatro, è un affresco dell’ipocrisia dell’epoca vittoriana (dagli anni trenta dell’800 all’inizio del 900). E, in questo senso, conduce al lettore la denuncia dei grandi disagi sociali di quel tempo: povertà, sfruttamento del lavoro minorile e criminalità urbana.

Oliver Twist, riassunto del romanzo con analisi e commento
Oliver Twist, riassunto del romanzo con analisi e commento

Riassunto e trama

L’inizio del viaggio: la nascita, la morte della madre, l’orfanotrofio e l’ospizio

Oliver Twist nasce nell’Inghilterra del 1830, da una madre giovane che perde la vita a seguito del parto, in una “workhouse” ovvero un ospizio per poveri. Il bambino viene subito derubato dei pochi beni della madre per mano della levatrice Sally e battezzato dal fanatico messo parrocchiale signor Bumble con il nome, appunto, di Oliver Twist.

Fino all’età di nove anni resta in orfanotrofio per poi ritornare all’ospizio. Qui soffre coi suoi compagni di sventura di fame e stenti.

Un giorno la sorte vuole che tocchi a lui l’ingrato compito di affrontare Bumble per ottenere una porzione di zuppa in più dopo 3 mesi di digiuno. Questa sfrontatezza gli costa l’isolamento e la punizione di essere lasciato in adozione a chiunque volesse prenderselo.

Per questo, schivato il pericolo di divenire apprendista spazzacamino (mestiere con un altissimo tasso di incidenti mortali), viene affidato al signor Sowerberry, becchino. Non sarà la soluzione della triste vita di Oliver: la signora Sowerberry lo maltratta; l’apprendista becchino, Noah Claypole, pure. Così, stanco delle continue percosse e dei costanti insulti Oliver scappa alla volta di Londra.

Oliver Twist a Londra

Oliver giunge finalmente a Londra, dopo un viaggio a piedi. Qui conosce Jack Dawkins ovvero “il furbacchione” che di “lavoro” fa il borseggiatore per conto di Fagin. Questi è un inquietante e anziano ebreo, sfruttatore di una banda di bambini senza tetto e senza famiglia in cerca di un espediente per sopravvivere.

Oliver, ignaro dell’obiettivo della spedizione, esce con la gang che sta ordendo uno scippo, questa volta ai danni del signor Brownlow.

Quando il colpo è compiuto i ragazzini scappano ma Oliver, privo d’esperienza e incredulo per quanto appena accaduto, resta indietro e si aggiudica una accusa di furto. Alla fine il signor Brownlow comprende l’ingenuità di Oliver, ritira l’accusa e lo prende con sé.

Sotto l’ala del (sospettoso) signor Brownlow

Oliver si sposta in casa del signor Brownlow, ma la serenità è destinata a durar poco. Un giorno, mentre è impegnato in una commissione per conto del suo affidatario, viene rapido da Bill Sikes e da Nancy, prostituta per necessità, soci di Fagin.

Brownlow, non vedendolo tornare, inizia a sospettare dell’onestà di Oliver e ancor più quando, pubblicato un annuncio per ritrovarlo, si presenta nella sua casa il signor Bumble che non perde tempo a descrivere il piccolo Twist come un delinquente esperto.

Il destino non è favorevole alla costruzione di una reputazione candida perché Oliver viene costretto a prender parte ad una nuova rapina che non solo fallisce, ma lo lascia a terra per un colpo d’arma da fuoco.

A curarlo sono la signora Maylie e la nipote, anch’essa orfana, Rose, padrone della casa oggetto del furto. Oliver Twist, a termine di questa vicenda, viene accolto in casa delle due donne.

Torna l’ombra di Fagin

Nuovamente il malaffare interferisce con la ritrovata serenità. Un losco individuo chiamato Monks vuole riportare Oliver nella banda con la complicità di Fagin. Quando Nancy ascolta questo progetto, mossa a compassione per il bambino sventurato, corre a raccontare tutto a Rose Maylie. Rosa avverte il signor Brownlow, il dottor Losberne e Harry, il figlio della signora Mayle da sempre innamorato di lei che lo rifiuta perché imbarazzata dalla sua condizione di orfana. Intanto, il signor Bumble sposa la signora Corney, direttrice dell’ospizio. A questa Sally, in punto di morte, confessa di aver rubato il medaglione e l’anello che la madre aveva lasciato ad Oliver prima di morire.
Quando Fagin viene a conoscenze della soffiata ordita da Nancy la fa uccidere da Sikes. Questo sarà, per fortuna, l’ultimo atto della banda a cui, infatti, segue l’arresto di Fagin, la morte di Sikes e la cattura di Monks.

La rivelazione di Monks, del padre naturale e di Rose Maylie

Quando il destino della banda di Fagin è ormai segnato, Monks rivela la sua vera identità: è Edward Leeford, figlio di Edwin, padre anche di Oliver Twist. Edwin, infatti, insoddisfatto del suo matrimonio si era intrattenuto in una relazione clandestina con Agnes Fleming da cui era nato il piccolo.

Ad un passo dalla morte, Edwin aveva nominato Oliver suo unico erede a patto che non si fosse dato al crimine. In quel caso tutto sarebbe andato da Edward. Questi e la madre, allora, dalla morte di Edwin, avevano fatto di tutto per rintracciare Oliver e fare in modo che non potesse incassare l’eredità.

Non riuscendo, intanto, avevano scatenato la loro malvagità su quello che rimaneva della famiglia di Agnes. In particolare, sulla sorella di lei che si rivela essere Rose Maylie. Rose, insomma, è la vera zia di Oliver.

Oliver Twiste: il finale

Il prospetto che viene fuori da queste rivelazioni rende Oliver unico ereditario della fortuna di Edwin Leeford. Ma, su suggerimento di Brownlow, Oliver cede una parte al fratellastro per dar lui la possibilità di cambiar vita, cosa che non accadrà.

Edward “Monks” Leeford emigra in America, sperpera tutto, viene arrestato per debito e muore in prigione a causa di un attacco di epilessia. Anche Fagin muore per impiccagione a seguito del processo.

I ragazzi della gang, ad eccezione di Jack Dawkins, tornano coraggiosamente ad una vita onesta.

Oliver, infine, viene adottato dal signor Bronwlow; torna a vivere con lui e Rose che sposa finalmente Harry. I Bumble cadono in disgrazia per le conseguenze della connivenza con Monks e gli altri: muoiono in povertà nell’ospizio.

Commento a analisi

Charles Dickens con questo romanzo critica il sistema dell’educazione dei bambini più poveri negli orfanotrofi, dove i fanciulli sono costretti a svolgere dure mansioni senza compensi.

L’opera è la prima chiara denuncia di Dickens del sistema educativo dell’era vittoriana, nonché il manifesto della reale condizione dei ceti meno abbienti nelle grandi città, di cui Londra è grande esempio.

Tra i vari edifici pubblici di una certa città che per molte ragioni evito di nominare e a cui non voglio dare alcun nome fittizio, ve n’è uno comune da tempo a molte città grandi e piccole, voglio dire l’ospizio di mendicità. E in questo ospizio nacque, un giorno che non merita specificare perché non ha alcuna importanza per il lettore, almeno per ora, l’esemplare umano il cui nome appare in testa a questo capitolo.

INCIPIT del romanzo Oliver Twist

La “ribellione” di Oliver all’inizio della storia – nella sequenza della minestra richiesta per due volte – riflette la rottura da parte di Dickens contro i canoni dell’educazione.

La denuncia contro la dilagante povertà delle città si sposta poi nel contesto della banda di Fagin; qui i più poveri – a cui non è stata concessa l’educazione – sono costretti a sopravvivere come possono.

Nelle opere successive Dickens denuncia una dinamica relativa alle ricche famiglie inglesi: queste offrivano la loro beneficenza ai poveri soltanto per guadagnare ammirazione nella società. In Oliver Twist accade però che il ragazzo protagonista instaura subito un rapporto di affetto ancestrale con Brownlow, suo protettore.

Il personaggio di Oliver Twist

Il protagonista incarna i valori di un nuovo eroe per Dickens: è un reietto della società che riesce a trovare il suo futuro grazie ai propri espedienti e all’aiuto delle persone di buon cuore.

Questa tematica che possiamo definire del nuovo gentleman inglese sarà presente in altri romanzi dell’autore, specialmente in David Copperfield.

La crescita e lo sviluppo di Oliver Twist

La vicenda di Oliver si dipana ed evolve in un percorso che è una parabola di purificazione. Ciò è ben evidenziato nel titolo originale dell’opera: Oliver Twist; or, the Parish Boy’s Progress. (in italiani: lo sviluppo dell’orfano).

Questo sviluppo usato da Dickens è stato considerato “conservatore e vittoriano”, perché fortemente intriso dei tipici valori cristiani del protestantesimo; ma anche della parabola della conversione e del ritrovo del protagonista, il quale all’inizio è disperso nella strada del male e del peccato.

La visione dickensiana dei personaggi è fortemente dicotomica: vi sono il gruppo dei Buoni e quello dei Cattivi. Ogni personaggio è fortemente carico di connotati positivi oppure negativi, a partire dal nome.

I Buoni sono dipinti con le migliori qualità e bellezze fisiche; dei cattivi sono raccontati i peggiori vizi e le più aberranti connotazioni fisiche.

Il testo di Dickens è ricco di metafore, spesso religiose, nonché di passaggi dal patetico al gioioso, dal triste al melanconico. L’autore non offre un andamento lineare. E’ sempre ricco di particolari. Infine è molto presente l’ironia, specialmente contro i personaggi cattivi.

Al cinema e in tv

Il primo omonimo film sulle vicende di Oliver Twist, risale al 1909 ed è diretto da James Stuart Blackton. Seguono quelli del 1916, diretto da James Young, e del 1933 diretto da William J. Cowen.

Per la tv è stato prodotto un film nel 1997, diretto da Tony Bill e una miniserie nel 2007, diretta da Coky Giedroyc.
Il film moderno più celebre è forse quello del 2005, “Oliver Twist“, diretto da Roman Polanski.

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Racconto di due città (Dickens): riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-racconto-di-due-citta/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-racconto-di-due-citta/#comments Wed, 07 Oct 2015 02:24:40 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15272 Uno dei romanzi più rappresentativi della poetica di Charles Dickens è “Racconto di due città” (A Tale of Two Cities). Si tratta di uno dei pochi romanzi storici scritto da Dickens nel 1859, insieme a Barnaby Rudge.

Charles Dickens - Racconto di due città
Racconto di due città (1859, Charles Dickens)

Analisi

Lo scrittore, considerato uno dei più noti romanzieri di tutti i tempi, ambienta il suo romanzo a Parigi e Londra, durante il periodo della Rivoluzione francese e durante gli anni del Regime del Terrore. Nel romanzo, lo scrittore affronta temi sociali quali la conseguente sottomissione del proletariato francese all’oppressione dell’aristocrazia, negli anni che precedono la rivoluzione, e la successiva brutalità dei rivoluzionari nei primi anni della Rivoluzione francese.

Lo scrittore, narrando la storia, lancia un monito al tempo presente in cui è ancora viva più che mai la minaccia della ripetizione dell’antico. Non si può dimenticare, il ricordo dei tumulti e delle agitazioni dovute all’approvazione della Corn Law e quello dei moti rivoluzionari a seguito del movimento cartista che rievocava i fantasmi del Terrore francese. La Rivoluzione francese è considerata dallo stesso scrittore come una malattia, una febbre, e paragonata al delirio di autodistruzione dove il suo contagio si espande a una velocità sempre più evidente e crescente.

Riassunto

Nel libro, inizialmente si narra la storia del Dottor Alexandre Manette: la vicenda inizia, infatti, con il suo rilascio dalla Bastiglia e delle conseguenze riportate dalla prigionia. Nella prima parte del romanzo, Lucie Manette è riunita con suo padre che era stato imprigionato per ben 18 anni nella Bastiglia. Il dott. Manette ha dimenticato la sua vita passata ma grazie alle cure della figlia inizia a riprendersi dal brutto periodo passato e, dopo la prigione, è nascosto da Madame e Monsier Defarge che possiedono un negozio di vino. Si continua poi con le vicende di Charles Darnay, un ex-aristocratico francese che, durante il periodo della rivoluzione del 1789, si incontra a Londra con la figlia di un prigioniero della Bastiglia, Lucie Manette. I due si innamorano perdutamente e cinque anni più tardi decidono di sposarsi.

Nella seconda parte del libro, Lucie Manette sposa Charles Darnay e l’uomo confessa un segreto al padre della sposa prima della vigilia del matrimonio, ossia di essere Charles Evrémonde, un membro della classe regnante francese. La vicenda continua con il giovane emigrato che torna però nella sua patria per cercare di salvare un amico considerato colpevole dai rivoluzionisti che l’hanno fatto prigioniero. Charles Darnay tenta di aiutarlo ma viene arrestato. I tentativi del padre e di Lucie di salvarlo all’inizio sembrano avere un buon esito. Il signor Manette spera di salvarlo perché ha ancora il rispetto dei rivoluzionisti, ma ben presto Charles Darnay viene di nuovo arrestato e condannato alla ghigliottina e alla morte.

Finale

L’ultima parte del libro narra di questa terribile vicenda. Un avvocato di Londra, scialacquatore e alcolizzato che un tempo aveva amato segretamente Lucie Manette, moglie dell’emigrato, raggiunge la Francia e si sostituisce al condannato a morte e riscatta così, con un sacrificio eroico, una vita di abiezione e di miseria. L’uomo si chiama Sydney Carton: approfittando della sorprendente somiglianza con Darnay, tenta così di redimere la propria vita per amore di Lucie Manette. Il romanzo termina con la morte di Carton e la fuga dei Manette e Darnay verso l’Inghilterra.

Temi trattati

Nel suo romanzo, Dickens affronta il tema del dualismo. Tale tema lo si intravede nella figura di Lucie Manette che incarna la quintessenza dell’ideale femminile piccolo-borghese dolce e compassionevole, mentre Madame Defarge è invece una donna sanguinaria e vendicativa ed è l’incarnazione di una femminilità sfigurata, quella bruta della Rivoluzione francese e simboleggia la perversione. Il tema del dualismo lo si scorge anche nei due uomini: il marito di Lucie, Charles Darnay, è un uomo dedito alla giustizia e al senso del dovere, aristocratico francese espatriato in Inghilterra, indiscriminatamente accusato durante il Terrore, mentre il suo doppio, Sydney Carton, è un avvocato inglese dalla vita completamente dissoluta e dedito all’alcol. Solo con il suo sacrificio, Carton dimostra di essere un eroe e non più l’uomo che era una volta.

Un altro tema ricorrente è dunque anche quello della rinascita, della resurrezione. Ciò lo si nota nelle figure del Dottor Manette, Sydeny Carton e Darnay/Evrémonde. Senza dubbio, per lo scrittore sono tutti personaggi che sono stati “richiamati alla vita”.

Il romanzo è considerato tra i più riusciti dello scrittore e, secondo le principali ricerche statistiche, ha ottenuto la maggiore tiratura, con oltre 200 milioni di copie vendute. Il libro è stato inoltre pubblicato sulla rivista “All The Year Round” in ben trentuno puntate settimanali, la prima è stata pubblicata il 30 aprile 1859 e l’ultima il 26 novembre del medesimo anno.

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David Copperfield (Dickens): riassunto del romanzo https://cultura.biografieonline.it/riassunto-david-copperfield/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-david-copperfield/#comments Wed, 27 Aug 2014 15:30:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11808 David Copperfield è il titolo dell’ottavo romanzo del grande scrittore inglese Charles Dickens: venne pubblicato prima a puntate mensili su una rivista, di proprietà dello stesso autore, tra il 1849 e il 1850. Successivamente è diventato un grande best seller e uno dei libri più consigliati per ragazzi, non solo in Inghilterra ma in tutta Europa.

David Copperfield: immagine di una copertina del libro
“David Copperfield”: il celebre romanzo di Dickens venne pubblicato per la prima volta su una rivista, a puntate mensili, tra il 1849 e il 1850.

Charles Dickens è stato uno dei più grandi scrittori inglesi, che si è cimentato sia nel filone umoristico che in quello sociale, a cui appartengono insieme a David Copperfield anche Oliver Twist, Tempi difficili e Canto di Natale. Questo genere si diffuse particolarmente nella prima metà dell’Ottocento proprio grazie a Dickens: volontà dell’autore era infatti quella di raccontare le storie delle persone appartenenti agli strati sociali più umili denunciando le situazioni di maltrattamento e sfruttamento.

Storia del romanzo “David Copperfield”

Il romanzo David Copperfield racconta infatti la storia travagliata di un ragazzo che, da una vita agiata, si ritrova povero e diseredato costretto ad arrangiarsi con lavori umili. La storia è ispirata alla stessa vita dell’autore: è considerato infatti il più autobiografico dei suoi scritti.

Si tratta di un romanzo di formazione in quanto racconta la storia della vita di David dall’infanzia fino alla maturità e alla sua crescita interiore. È inoltre considerata anche un’industrial novel in quanto ambientato dell’epoca della Rivoluzione Industriale, denunciando la situazione di sfruttamento di bambini ed adolescenti che lavoravano nelle fabbriche ricevendo bassissimi compensi.

Riassunto e trama

David Copperfield è un ragazzo orfano, che ha perso il padre quando era ancora in fasce. Trascorre la sua infanzia serenamente con sua madre e la governante Peggotty. La madre però si sente sola e con la grossa responsabilità di crescere un bambino pertanto decide di sposare Mr. Murdstone quando David aveva sette anni. Il patrigno è una persona molto severa e non perde occasione per picchiarlo ed umiliarlo, inoltre porta a vivere con se anche la sorella zitella Miss Jane, dal carattere ancora peggiore. A causa dell’esuberanza infantile di David, il ragazzo viene mandato in collegio, ambiente altrettanto ostile ma dove conosce tanti amici tra cui Steerforth, che gli resterà sempre accanto.

Purtroppo la madre di David muore anche per colpa delle pressioni subite dal marito e da Miss Jane e David si ritrova solo al mondo. Il suo patrigno decide di mandarlo a lavorare in una fabbrica a Blackfriars, dove il ragazzo è costretto ad una vita durissima, fatta di dura fatica e stenti. Il ragazzo decide di scappare e si rifugia a Dover, dove vive la zia Betsey Trotwhood, che lo aiuta a sistemarsi presso l’avvocato Wickfield e a terminare gli studi.

Qui David diventa il confidente della figlia dell’avvocato, la dolce Agnes e vive le sue prime storie d’amore: prima con la giovane Emily e poi con Miss Dora, che sposa qualche anno dopo aver trovato un’occupazione. Dora però muore a causa di un aborto spontaneo e David Copperfield si ritrova come unico sostegno la dolce Agnes. Scopre di provare un sentimento per lei e dopo qualche tempo i due si sposano, completando la famiglia con quattro bambini.

Charles Dickens
Una foto di Charles Dickens

Note finali

“David Copperfield” di Dickens è un romanzo apprezzato da tutti i più grandi scrittori e che ha ispirato Franz Kafka per il suo America.

In Italia è stato tradotto anche da Cesare Pavese, che ne ha fornito un’ottima versione. Da ricordare anche il primo film uscito nel 1911 di Theodore Marston e l’ultima miniserie ad esso dedicata del 2011 per la televisione italiana.

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