capodanno Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 08 Jan 2023 13:46:49 +0000 it-IT hourly 1 Lenticchie: perché si mangiano a Capodanno? https://cultura.biografieonline.it/perche-a-capodanno-si-mangiano-lenticchie/ https://cultura.biografieonline.it/perche-a-capodanno-si-mangiano-lenticchie/#comments Thu, 29 Dec 2022 10:33:23 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5646 Nella notte di San Silvestro (31 dicembre), durante la cena dell’ultimo dell’anno, è considerato di buon auspicio mangiare le lenticchie insieme al cotechino o allo zampone, come augurio di fortuna e prosperità per l’anno nuovo.

cotechino e lenticchie
Cotechino e lenticchie

Da dove viene la tradizione?

Questa tradizione ha origine dall’antica usanza romana di regalare una scarsella, ovvero una borsa di cuoio, legata alla cintura e contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete sonanti. Il nome lenticchia, infatti, deriva dalla particolare forma a lente di questi legumi, che ricorda quella di una moneta.

Lenticchie con cotechino
Lenticchie con cotechino: è tradizione mangiarli a Capodanno

Anche nella Bibbia sono presenti alcuni passi che testimoniano l’utilizzo di questo legume: nella Genesi 25:34 è scritto

“Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura”.

Nel secondo libro di Samuele 17:28

“…portarono dei letti, dei catini, dei vasi di terra, del grano, dell’orzo, della farina, del grano arrostito, delle fave, delle lenticchie, dei legumi arrostiti…” Al versetto 23:11 “…dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei…”

Origini storiche della lenticchia

Le lenti (si possono chiamare anche così) sono il legume più antico coltivato dall’uomo: dalle testimonianze storiche si deduce che fossero coltivate già nel 7.000 a.C. in Asia, per diffondersi successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo.

Presente nella cucina di antichi greci e romani, questo legume era apprezzato per la sua gustosità e per le proprietà terapeutiche, essendo un legume dall’alto valore nutriente, ricco di:

  • proteine,
  • vitamine,
  • fibre,
  • fosforo,
  • potassio.

La farina di lenticchie era utilizzata per produrre pane e non mancava il loro utilizzo anche in pasticceria per la preparazione di pasticcini a base di lenticchie.

Divenne un cibo tanto popolare che il nome di una delle più importanti famiglie romane, quella dei Lentuli, deriverebbe da questo legume.

4 ricette con le lenticchie

Per concludere l’articolo suggeriamo quattro ricette, una classicissima e altre più creative.

  1. Cotechino con le lenticchie
  2. Zuppa di lenticchie e stinco
  3. Lenticchie nere e calamari in letto di salsa di agrumi
  4. Polpette di lenticchie

lenticchie in pentola

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Differenza tra zampone e cotechino https://cultura.biografieonline.it/zampone-cotechino-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/zampone-cotechino-differenze/#comments Fri, 31 Dec 2021 14:33:45 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10924 Ogni volta che ci avviciniamo al fatidico cenone di Capodanno, ci assalgono dei dubbi su cosa mangeremo con le lenticchie.

Cotechino o zampone?

Il contenuto dello zampone e del cotechino sono sostanzialmente identici: si tratta infatti di parti del maiale (muscoli di spalla, cotenna, lardo, musetto, orecchie) macinate, con aggiunta di condimenti e spezie (sale, pepe, noce moscata, cannella, salnitro).

Valori nutritivi

Il valore nutritivo è piuttosto elevato:

  • 42% di grasso;
  • 17% di proteine.
Zampone e cotechino
Zampone e cotechino

Differenze

La differenza sostanziale è rappresentata dall’involucro.

Zampone

Lo zampone è un insaccato italiano di puro suino, costituito da un involucro, la pelle dell’arto anteriore dell’animale, da cui deriva appunto il termine zampone. È prodotto con un impasto di carni suine, avvolto dall’involucro formato dalla zampa di un maiale. Ha una consistenza soda ed uniforme ed un colore rosa brillante tendente al rosso. Le calorie variano intorno alle 350 ogni 100 grammi.

Si narra che lo zampone sia nato a Mirandola, in provincia di Modena, nel 1515, durante l’assedio di Papa Giulio II. Per non lasciare alle truppe nemiche la possibilità di nutrirsi con i maiali, un cuoco ebbe l’idea di insaccarne la carne trita dentro la pelle delle zampe anteriori dell’animale, in modo da poterla conservare a lungo e cuocerla al momento opportuno.

Cotechino

Per quanto riguarda invece il cotechino, esso deve il suo nome alla cotica, la cotenna di maiale. Prende nomi locali a seconda della zona in cui viene prodotto.

La differenza sostanziale dal suo compagno zampone, sta nell’involucro costituito dal budello, che un tempo era naturale ed oggi può essere anche sintetico, quindi non commestibile.

Le calorie per il cotechino sono di 342 per 100 grammi; questi numeri possono variare nel caso in cui si tratti di prodotti artigianali o di quelli industriali precotti che troviamo normalmente in vendita al supermercato.

IGP

Il Cotechino Modena e lo Zampone Modena hanno avuto dall’Unione Europea il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).

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Tradizioni romane del Capodanno https://cultura.biografieonline.it/tradizioni-capodanno-roma/ https://cultura.biografieonline.it/tradizioni-capodanno-roma/#respond Wed, 02 Dec 2015 11:28:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15801 Come da sempre avviene, la tradizione del Capodanno riunisce anche nella Capitale italiana famiglie, amici e conoscenti che vogliono trascorrere al meglio le ore che ci separano dall’arrivo dl nuovo anno. Roma è certamente nota per le sue tradizioni culinarie, apprezzate particolarmente in trattorie e osterie così come nei ristoranti più moderni, che non disdegnano tuttavia “un tuffo nel passato”.

Colosseo Roma a Capodanno

La cucina romana tipica del Capodanno prevede un’alternanza di piatti di carne e pesce apprezzati per i loro sapori gustosi ma non eccessivi per il palato, tra cui antipasti di gamberetti e sottaceti, uniti a brodo di verdure o spaghetti alle vongole veraci; non di rado le tavole romane sono inoltre arricchite di tagliatelle al ragù, rendendo i primi piatti un incipit particolarmente delizioso e di certo capace di preparare lo stomaco ad ulteriori portate più generose.

I secondi piatti si alternano tra pesce arrostito oppure cappone in salsa e gli immancabili fritti; non di rado vediamo anche apparire costolette panate e contorni costituiti perlopiù da insalate e verdure di stagione. Molto ambiti anche i dolci tradizionali, tra cui ricordiamo: il pangiallo con mandorle, cacao, frutta candita, e altri ingredienti, il croccante, il panpepato ed i mostaccioli che, dalla vicina Campania, sono entrati nella tradizione romana. Infine non può mancare sulle tavole romane una grande varietà di frutta secca.

In un felice capodanno non possono mancare ore di divertimento con giochi di gruppo o società, naturalmente in tema con la tradizione romana. Anche ai tempi dell’antico Impero Romano esistevano naturalmente passatempi da dedicare a questa ricorrenza, generalmente vecchie versioni di giochi di società oppure forme di tris e backgammon che sarebbero poi state sviluppate nei secoli a venire.

Non mancano i giochi di ragionamento quali gli scacchi, e i tipici “giochi dell’oca”, tra cui la variante conosciuta come “biribiss”, che si compone di un tavoliere con un casellario integrato, spesso decorato con le antiche professioni del luogo, che permette ai giocatori di puntare somme di denaro a loro scelta e vincere o perdere giocando come in una qualsiasi lotteria.

Ma sono i tradizionali giochi di carte, insieme all’immortale tombola, a fare la parte del leone nelle case dei romani durante il capodanno. Dal divertentissimo Rubamazzo, preferito dai più piccoli, al Trentuno e poi il famosissimo Sette e mezzo ed il Mercante in fiera sono solo alcuni dei giochi in grado di assicurare divertimento e relax insieme ad amici e parenti sgranocchiando un fico secco o una fetta di panettone.

Molte feste di capodanno organizzate a Roma, attualmente, prevedono svaghi vari e giochi a tema, tra cui i classici momenti di socializzazione sono rappresentati da veri e propri quiz sulla città e sulle sue attrazioni principali, assieme a domande di gossip relative ai principali VIP del capoluogo romano. Inoltre si può partecipare a cacce al tesoro a tema artistico o culturale, per esempio andando alla scoperta del Foro o del Colosseo, di norma della durata di 2-3 ore, attività ottimale anche per chi non ama le classiche uscite fuori porta.

La scaramanzia ha sempre giocato un ruolo importante nell’immaginario e nella mentalità popolare romana: non possono quindi mancare gesti e rituali tipici del Capodanno della nostra Capitale. Tra i luoghi da visitare, soprattutto da parte di chi è superstizioso, troviamo la Fontana di Trevi: si crede che lanciando di spalle una monetina con la mano destra ci si assicura un ritorno a Roma, ma ci sono anche variazioni sul tema come chi crede che gettando due monete si potrà trovare l’amore, mentre il lancio di tre monetine favorisce il matrimonio. Ma, indubbiamente, il lancio di vecchi oggetti dalla finestra è l’usanza più radicata nel capodanno dei romani, considerata propiziatoria per un buon anno nuovo.

Tra gli altri rituali che non possono mancare nel nostro Capodanno a Roma, troviamo l’assoluta presenza dello zampone sulle tavole, visto, assieme ad altri cibi propiziatori come lenticchie e melograno, dei portatori di buoni auspici e di abbondanza per il nuovo anno: tra gli altri alimenti a cui si attribuiscono queste capacità troviamo il peperoncino.

Tra le altre curiosità, che contemplano luoghi magici da visitare durante il nostro Capodanno a Roma, non può infine mancare la “Porta Magica“, ovvero la Villa Palombara situata sull’Esquilino: secondo antiche tradizioni sarebbe infatti una porta capace di svelare il mistero alla base della trasformazione di metalli comuni in oro. Di certo si tratta di un luogo suggestivo in cui passare le giornate o le ore che ci separano dall’anno nuovo, indubbiamente sarà uno dei momenti più interessanti e coinvolgenti del nostro capodanno a Roma.

Per le informazioni e i suggerimenti citati in questo articolo ringraziamo gli amici di www.capodannoroma.guide

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