cancro Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 04 Feb 2021 14:26:19 +0000 it-IT hourly 1 4 febbraio 2021: oggi è la Giornata Mondiale contro il Cancro https://cultura.biografieonline.it/4-febbraio-2021-giornata-mondiale-contro-il-cancro/ https://cultura.biografieonline.it/4-febbraio-2021-giornata-mondiale-contro-il-cancro/#respond Thu, 04 Feb 2021 13:55:56 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=32541 Promossa dall’Unione Internazionale contro il Cancro (UICC), organizzazione non governativa che rappresenta migliaia di associazioni nel mondo, questa giornata è sostenuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento “Cancro”, portando l’attenzione, in particolare, su quei fattori che riducono il rischio di ammalarsi. La prevenzione è indispensabile, e va attuata attraverso una serie di azioni/comportamenti: effettuare controlli ed esami clinici periodici (soprattutto in caso di familiarità con la malattia); diminuire l’utilizzo di alcolici; eliminare il vizio del fumo; svolgere regolare attività fisica; proteggersi in maniera adeguata dal sole; seguire una dieta sana ed equilibrata, variando la scelta degli alimenti da portare a tavola ogni giorno.

La Prevenzione è fondamentale

Per prevenire il tumore è necessario evitare comportamenti rischiosi ed abitudini sbagliate che, protratti nel tempo, possono facilitare la comparsa di tale patologia.

LEGGI ANCHE: Differenze tra tumore e cancro.

We can: lo slogan del World Cancer Day

Lo slogan della Giornata Mondiale del Cancro è “We can” (Noi possiamo). Ed infatti, non solo possiamo, ma dobbiamo conoscere, informarci, cercare di vivere il più possibile in modo sano ed equilibrato per tenere lontano da noi e dai nostri cari lo spauracchio delle patologie tumorali.

Purtroppo il numero dei malati di cancro nel nostro Paese è allarmante: c’è ancora tanta da strada da percorrere per la prevenzione, e ben vengano queste giornate dedicate per ricordarlo.

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La guerra è dichiarata – Recensione, trailer e trama del film https://cultura.biografieonline.it/la-guerra-e-dichiarata-film/ https://cultura.biografieonline.it/la-guerra-e-dichiarata-film/#respond Wed, 20 Jun 2012 08:59:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2695 “La guerra è dichiarata” è un film del 2011 che racconta la vera storia di due ragazzi, Juliette e Romeo, che si conoscono ad una festa, si innamorano e hanno un bambino a cui viene diagnosticato all’età di 18 mesi un cancro al cervello. Il loro rapporto vortica attorno a questo evento che spezza qualsiasi certezza e che mette  a dura prova il loro amore.

"La guerra è dichiarata" - Poster e locandina originale (francese)
“La guerra è dichiarata” – Poster e locandina originale (francese)

La vitalità di entrambi e la loro voglia di combattere per se stessi e per il bambino rende il film pieno di vitalità, di passione e di paradossali momenti di felicità e terribili e sconfortanti situazioni tragiche. Il film racconta una storia vera, vissuta dai protagonisti che sono gli attori e sceneggiatori del film: Valérie Donzelli e Jérémie Elkaim. Valérie è anche la regista di questa sua seconda opera, la prima è “La Reine de pommes”.

Alcuni momenti del film, che svelano una tragedia terribile che per fortuna ha un lieto fine benché amaro, non sono condivisibili, non solo per il modo in cui viene raccontata la malattia del bambino ma anche perché in alcuni spezzoni, in cui la tragedia raggiunge tutta la sua drammaticità, certe scelte stilistiche stonano e si rivelano stonate rispetto alla situazione narrata, come ad esempio la voce fuori campo in situazioni in cui non è necessaria o una paradossale gioia di vivere che esplode proprio quando tutto sembra perduto. Tuttavia l’energia dei due protagonisti e la voglia, quasi incontenibile e forse un po’ egoista, della regista di voler raccontare a tutti i costi questa sua storia non inducono a un giudizio negativo.

Non tutti però apprezzeranno il modo scelto da Valérie Donzelli di raccontare la malattia del figlio; al di là del suo finale, questo film coraggioso e indipendente a volte sembra voler rompere per forza gli schemi del nostro comune sentire di fronte alla malattia di un bambino.

Trailer del film “La guerra è dichiarata”

YouTube Video

Trama con finale

Juliette e Romeo si conoscono ad una festa, si innamorano la stessa notte e si frequentano per qualche settimana, poi Juliette rimane in cinta. Nasce un maschietto, Adam, che piange spesso ma che unisce ancora di più la coppia. All’età di 18 mesi i genitori scoprono che Adam ha un cancro al cervello e da quel momento la loro vita si trasforma in un calvario. Adam viene operato e il tumore viene rimosso con successo ma una parte, maligna,  rimane nel cervello e si dimostra particolarmente aggressiva.

I genitori non si arrendono e decidono di combattere con tutte le loro energie contro la malattia che costringe il bambino a vivere in ospedale. Vendono il loro appartamento e si trasferiscono vicino al reparto di pediatria. Nel frattempo le loro famiglie si stringono attorno ai due che cercano di vivere il loro rapporto nel modo più intimo e passionale che le circostanze gli permettono. Ma la guerra è troppo lunga e dopo alcuni anni si separano.

Nel frattempo Adam guarisce, ha sconfitto il cancro all’età di otto anni; e anche se la famiglia è divisa, loro tre sono ancora insieme, si amano anche se l’esperienza li ha distrutti e in qualche modo sono ancora uniti nel segno del loro amore.

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Le cellule sono immortali? https://cultura.biografieonline.it/le-cellule-sono-immortali/ https://cultura.biografieonline.it/le-cellule-sono-immortali/#comments Mon, 16 Jan 2012 10:08:43 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=130
Rebecca Skloot: "La vita immortale di Henrietta Lacks"
Copertina del libro “La vita immortale di Henrietta Lacks”, di Rebecca Skloot

Le nostre cellule sono immortali? La risposta, dal 1951, è sì e pochi lo sanno. Più precisamente, visto che il concetto di immortalità è tale fino a che non giunge la morte si può affermare che esistono delle cellule umane che possono aggirare la morte e continuare a moltiplicarsi anche dopo che il corpo nel quale hanno vissuto è morto.

Queste cellule si chiamano HeLa, dalle iniziali della persona a cui sono appartenute per 31 anni: Henrietta Lacks morta di cancro nel 1951. Alcuni campioni dei suoi tessuti furono prelevati affinché fosse studiato il suo tumore e si scoprì così che le sue cellule continuavano a moltiplicarsi senza soluzione di continuità. Da allora si sono moltiplicate fino a raggiungere una quantità numerica incredibile pari a tre volte la circonferenza del globo terrestre.

Moltissimi laboratori in quasi tutto il mondo hanno utilizzato, come oggetto di studio, le cellule di Henrietta per intraprendere importantissime scoperte scientifiche, come ad esempio le terapie contro i tumori, il vaccino della poliomelite, la sintesi dei farmaci contro l’herpes, l’emofilia, le cure contro il morbo di Parkinson ed altre ancora che hanno reso le cellule HeLa famose in tutto il mondo ma soprattutto agli addetti ai lavori che ne hanno commercializzato le cellule e ne hanno diffuso il potenziale senza che di Henrietta si sapesse granché.

Un libro straordinario fa giustizia: “La vita immortale di Henrietta Lacks” scritto dalla giornalista scientifica Rebecca Skloot. L’autrice è riuscita, in dieci anni di lavoro, a raccogliere un materiale molto importante su questo fenomeno, riuscendo a parlare anche con la famiglia di Henrietta che è sempre stata contraria a rilasciare interviste, anche perché ha considerato l’utilizzo della HeLa come una violazione della privacy della loro congiunta che non autorizzò il prelevamento dei tessuti.

Qui, infatti, si apre un’altra questione molto delicata: fino a che punto la medicina può utilizzare i nostri tessuti cellulari a scopo di studio? La nostra privacy imporrebbe un’ informazione consapevole del destino delle nostre cellule? Il libro della Skloot, che analizza in modo sincero e coraggioso, tutti i punti di vista della storia apre diversi scenari che pongono molte domande su questo caso straordinario e su come la comunità scientifica lo ha gestito. Ma non è solo questo il motivo che spinge a leggere il libro, c’è anche un aspetto intimo legato alla famiglia di Henrietta che ha saputo molto dopo che destino hanno avuto le cellule della loro parente e che hanno vissuto questa esperienza come una sorta di violazione del corpo di Henrietta, anche se, grazie al libro, hanno finalmente capito l’importanza e il contributo che le HeLa hanno dato alla scienza rendendo immortale Henrietta, proprio come le sue cellule.

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