Biancaneve Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 27 Jan 2022 11:18:41 +0000 it-IT hourly 1 Il cacciatore e la regina di ghiaccio (recensione) https://cultura.biografieonline.it/cacciatore-regina-di-ghiaccio/ https://cultura.biografieonline.it/cacciatore-regina-di-ghiaccio/#respond Mon, 04 Apr 2016 23:24:35 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17826 Il film Il cacciatore e la Regina di ghiaccio (uscito in Italia nell’aprile del 2016) si colloca dal punto di vista temporale prima del film Biancaneve e il cacciatore che aveva come protagonista Kristen Stewart. E malgrado il tentativo di creare un filo conduttore fra i due film, quest’ultimo ha un ritmo più lento mentre lo sviluppo della trama manca di scene mozzafiato o di azioni che animino la trama, spesso banale.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio - poster
Il cacciatore e la regina di ghiaccio: poster con gli attori protagonisti

Gli attori presenti in entrambi gli episodi sono Charlize Theron, nei panni della strega e Chris Hemsworth, cacciatore belloccio che fa innamorare qui come nel primo episodio donne combattive e piene di coraggio.

Ci sono momenti in cui il film convince e altri in cui invece si sente mancare la regia del primo film, mentre la trama viene banalizzata da siparietti poco convincenti che, malgrado i tentativi, non sono per nulla divertenti.

Locandina del film

Il cacciatore e la regina di ghiaccio
Il cacciatore e la regina di ghiaccio (locandina del film)

Trama del film “Il cacciatore e la regina di ghiaccio”

La regina crudele e cinica che Biancaneve ha trafitto e distrutto nel film Biancaneve e il cacciatore aveva un debole. Amava, a modo suo, la sorella Freya, sorella minore che conservava assopiti dentro di sé dei poteri terribili. Se sei la strega cattiva non puoi avere un rapporto normale con tua sorella e, quindi, per manifestarle il tuo amore devi per forza essere anche crudele.

E, infatti, Ravenna, così si chiama la regina cattiva, mette in guardia la sorella dall’amore che prova per un gentiluomo di corte. Ma Freya non accetta i consigli di Ravenna e decide di continuare una relazione clandestina che porterà alla nascita di una bambina.

Tuttavia in un castello dove regna una regina crudele non possono che capitare fatti terribili, così la bambina viene trovata morta. Il dolore di Freya è talmente forte che finalmente le permette di tirare fuori tutta la sua terribile magia. Il suo potere è quello di trasformare qualsiasi cosa in ghiaccio e di utilizzare il freddo come un potente alleato per realizzare le sue ambizioni che di colpo sono diventate uguali a quelle della sorella: conquistare tutti i regni del mondo conosciuto.

Decide, quindi, di trasferirsi a nord, dove le temperature sono più adatte ai suoi poteri e lì costruisce un’armata di cacciatori che alleva fin da quando sono piccoli con una semplice regola: diventare imbattibili e non amare mai nessuno, perché l’amore distrugge più della guerra.

Il suo regno prospera ma l’amore non può essere tenuto lontano dal suo palazzo, malgrado la sua cattiveria e il suo cinismo. I suoi due migliori cacciatori si innamorano scatenando le sue ire.

Alcuni anni dopo Ravenna viene sconfitta da Biancaneve ma lo Specchio magico che l’ha resa famosa e temuta, rimane nel palazzo. Freya allora decide di mandare il suo esercito a riprenderlo, e proprio quei due innamorati che l’hanno tradita, saranno l’ago della bilancia in un conflitto fra le Terre del Nord e il reame di Biancaneve.

Il trailer e le frasi del film

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Sul sito Aforismi.meglio.it puoi trovare e leggere le frasi del film “Il cacciatore e la regina di ghiaccio”.

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Biancaneve e il cacciatore – il film https://cultura.biografieonline.it/biancaneve-e-il-cacciatore-il-film/ https://cultura.biografieonline.it/biancaneve-e-il-cacciatore-il-film/#comments Tue, 17 Jul 2012 07:44:36 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3228 Biancaneve e il cacciatore” è uscito nelle sale italiane l’11 luglio 2012. Si tratta di una rivisitazione della favola dei Fratelli Grimm “Biancaneve e i sette nani”. La regia di Rupert Sanders sviluppa una storia dark, dove il fiabesco viene spesso distorto per sviluppare un film d’avventura con scene piacevoli e scontri fra cavalieri che non sono sempre convincenti. Il film non realizza quello che promette il suo trailer e spesso si vorrebbero vedere più scene di guerra o d’avventura che invece si consumano troppo velocemente. Tuttavia, per una serata non impegnativa il film può essere un buon rilassante.

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La recitazione dell’attrice principale che interpreta Biancaneve, Kristen Stewart, è deludente perché priva di carisma e di convinzione. Gli altri attori se la cavano ma non è per la loro interpretazione che vale la pena di vedere il film, a parte forse Charlize Theron. L’ambientazione invece è l’unica qualità degna di nota e molte scene ricostruiscono bene l’ambiente dark, soffocante e velenoso del regno della Regina cattiva. Peccato non aver sviluppato la trama con altrettanta perizia.

Biancaneve e il Cacciatore (Locandina)
Biancaneve e il Cacciatore (Locandina)

Trama del film Biancaneve e il cacciatore

Biancaneve nasce in un regno di pace e prosperità, governato da suo padre, il re Magnus che con l’appoggio di sua moglie e madre di Biancaneve, la regina Eleanor, sembra rendere tutti felici. La regina però è ammalata e durante un gelido inverno muore. Il Re vedovo e inconsolabile parte per una spedizione di guerra contro un’armata oscura che attacca e distrugge i regni confinanti.

Il Sovrano sconfigge l’armata e libera l’unica prigioniera, Ravenna, una bellissima donna che subito lo fa innamorare. Il Re decide di sposarla ma la notte delle nozze lei lo uccide e fa entrare i suoi soldati nel castello impadronendosi del regno. Biancaneve viene imprigionata. Ravenna è una maga crudele e spietata e il regno di Re Magnus cade in un incantesimo di morte: tutto è rovina e disperazione. Il duca Hammont che ha cercato di salvare Biancaneve senza riuscirci, si è arroccato in un altro castello e cerca di contrastare il regno della strega. Tuttavia i suoi tentativi sono solo difensivi e per anni la Regina Ravenna mantiene, aiutata dal fratello Finn, il suo sterminato potere.

Spesso la Regina consulta il suo specchio magico su chi è la più bella del reame e lo specchio le dà sempre la risposta attesa: “sei tu mia Regina”. Un giorno, però, lo specchio le dice che la più bella è Biancaneve che nel frattempo si è fatta donna nelle sue prigioni. La Regina si infuria e lo specchio le suggerisce di ucciderla strappandole il cuore. Biancaneve però riesce a fuggire ferendo Finn e si rifugia nella Foresta oscura, un luogo mefitico dove pochi sono usciti vivi.

Ravenna chiama uno di questi sopravissuti, Eric il cacciatore, un giovane prestante e forte che ha perso la moglie tempo prima. La Regina gli promette di riportare alla vita la moglie se lui trova Biancaneve ma ben presto il cacciatore scopre che la Regina gli ha mentito e decide di aiutare Biancaneve nella sua fuga. Dopo varie peripezie, fra cui l’incontro spettacolare con un troll, Biancaneve e il cacciatore incontrano i nani, che non sono dei sempliciotti ma dei banditi agguerriti e violenti e insieme a loro cercano di raggiungere il castello del duca Hammond. Nel frattempo William, figlio del duca, si infiltra tra le guardie di Finn e cerca di raggiungere con loro Biancaneve per salvarla.

I nani, il cacciatore e Biancaneve vengono attaccati due volte mentre si dirigono verso il castello del duca. La prima volta da soldati di Finn che uccidono uno dei nani mentre Finn è colpito a morte dal cacciatore; la seconda volta da Ravenna che assumendo le sembianze di Willliam, il quale si è unito alla compagnia, porge una mela avvelenata a Biancaneve che cade in una morte apparente. Entrambi, William e il cacciatore, in momenti diversi, baciano Biancaneve che si sveglia dalla sua catalessi e in una scena poco probabile, a piedi scalzi e avvolta da un abito bianco, incita i soldati del duca contro la Regina Ravenna.

Biancaneve e il Cacciatore
Biancaneve e il Cacciatoref

Finale

I soldati si scagliano in una cavalcata epica contro il castello della Regina strega e riescono a penetrarvi grazie ad uno stratagemma dei nani. E’ una lotta tutti contro tutti ma Biancaneve si defila per combattere contro Ravenna e mentre il cacciatore e William combattono contro esseri evocati dalla Regina, creature fatte di pietre nere che si compongono e scompongono a piacimento, Biancaneve la uccide infilandole un coltello nel cuore. La Regina muore e il suo regno del male svanisce con lei. Biancaneve viene incoronata Regina e il regno di suo padre torna a prosperare.

 

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I fratelli Grimm https://cultura.biografieonline.it/i-fratelli-grimm/ https://cultura.biografieonline.it/i-fratelli-grimm/#comments Mon, 09 Jul 2012 20:33:22 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2955 I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm sono ricordati per la loro importante attività di linguisti nella loro patria, la Germania, e ricordati nel mondo soprattutto per aver raccolto e rielaborato numerose fiabe popolari tra le quali ve ne sono alcune famosissime, come “Biancaneve”, “Il gatto con gli stivali”, “Cenerentola”, “Hansel e Gretel”, “Il principe ranocchio”, “Cappuccetto Rosso”, “Raperonzolo”, “Il pifferaio di Hamelin”, “I musicanti di Brema”, “I tre porcellini”, “Il gatto con gli stivali”, “Pollicino” e “La bella e la bestia”.

Monumento dedicato ai fratelli Grimm (Scultura realizzata da Syrius Eberle e situata ad Hanau, in Germania)
Monumento dedicato ai fratelli Grimm (Scultura realizzata da Syrius Eberle e situata ad Hanau, in Germania)

Jacob Ludwig Karl Grimm nasce il 4 gennaio 1785 a Hanau, piccola città nei pressi di Francoforte; suo fratello Wilhelm Karl, invece, vede la luce un anno più tardi, il 24 febbraio 1786, sempre ad Hanau. Dopo aver frequentato il Ginnasio Friedrichs di Kassel, i due fratelli Grimm studiano legge presso l’Università di Marburgo, dove sono allievi, tra l’altro, di Friedrich Carl von Savigny, celebre giurista tedesco del quale diffondono e rielaborano gli studi di metodologia e il pensiero in materia di scienza giuridica.

Quindi, i Grimm si uniscono ad alcuni docenti dell’ateneo di Gottinga, e tra il 1837 e il 1841 danno vita a una protesta nei confronti della decisione del re Ernesto Augusto I di abrogare nello stato di Hannover la costituzione liberale. Il gruppo di protesta in Germania diventa noto con il nome de “I sette di Gottinga” (“Die Goettinger Sieben”): tutti e sette, però, vengono licenziati dai rispettivi incarichi universitari. Anche se alcuni di loro vengono addirittura deportati, “I sette di Gottinga” possono contare sul sostegno e sul favore delle accademie tedesche e dell’opinione pubblica.

Nel frattempo, i fratelli Grimm si dedicano all’attività letteraria, iniziata già negli anni Dieci del Secolo XIX: dopo aver elaborato e raccolto numerose fiabe appartenenti alla tradizione tedesca (su intuizione di Jacob, bibliotecario e professore di lettere), i due pubblicano anche diverse fiabe francesi. Le storie create dai due linguisti tedeschi non sono pensate per i bambini, come si può dedurre dall’ambientazione tenebrosa e oscura, e dalla quantità di particolari cruenti (spesso edulcorati e tagliati in seguito alla traduzione in lingua inglese della settima edizione, pubblicata nel 1857, delle loro raccolte).

Cappuccetto rosso e il lupo
Cappuccetto rosso e il lupo

Lupi, streghe, troll e goblin sono i protagonisti delle storie dei fratelli Grimm, tra foreste pericolose e fatti di sangue fin troppo terribili (secondo gli standard tipici della tradizione popolare germanica). Nelle loro fiabe, invece, mancano contenuti sessuali espliciti, a differenza di quello che accade nella maggior parte dei racconti favolistici del tempo. Le storie raccontate dai Grimm, secondo gli antropologi e gli psicologi moderni, non sono altro che rappresentazioni simboliche di sentimenti negativi come l’abuso dei genitori, la paura di essere abbandonati e lo sviluppo sessuale. Tra chi parla di rappresentazione dei miti freudiani, come Bruno Bettelheim nel volume “Il mondo incantato”, e chi vede un retaggio proveniente dalla tradizione alchemica, le opere dei Grimm costituiscono in ogni caso un patrimonio inestimabile in Germania e in Europa.

I fratelli Grimm
Doppio ritratto dei fratelli Wilhelm Grimm e Jacob Grimm.
Autrice: Elisabeth Maria Anna Jerichau-Baumann, 1855 (Berlino)

Ritenuti i padri del movimento democratico della Germania, i Grimm hanno contribuito a formare la cultura e l’opinione pubblica tedesca, ma anche la lingua. All’inizio dell’Ottocento, infatti, la Germania si compone di centinaia di piccole nazioni e principati, il cui minimo comun denominatore è rappresentato dalla lingua tedesca. Anche per questo motivo i fratelli Grimm decidono di trascrivere le fiabe con cui entrano in contatto o che ideano: per contribuire alla nascita di un’identità tedesca. Ciò viene reso possibile, tra l’altro, dalla realizzazione del “Deutsches Woerterbuch”, un dizionario tedesco poco noto al pubblico moderno ma che rappresenta una tappa fondamentale per la costituzione della lingua tedesca attuale.

Non è un caso che il dizionario dei Grimm, composto da trentatré volumi, venga ritenuto ancora oggi la più autorevole fonte e risorsa per l’etimologia delle parole tedesche. Jacob Grimm, in particolare, ha formulato in linguistica la legge relativa alla prima mutazione consonantica, chiamata appunto “legge di Grimm”.

Wilhelm Grimm muore nel 1859, mentre Jacob scompare nel 1863: i loro corpi vengono sepolti a Schonberg, un quartiere di Berlino, nel cimitero di St. Matthaeus Kirchoof.

Cavalieri dell’Ordine di Massimiliano per le Arti e per le Scienze e Cavalieri dell’Ordine Pour le Mérite, i fratelli Grimm hanno influenzato a tal punto la cultura moderna da vedersi dedicare un film (“I fratelli Grimm e l’incantevole strega”, titolo originale “The brothers Grimm”) uscito nel 2005, e una serie tv (chiamata semplicemente “Grimm”) di carattere fantasy con tinte poliziesche.

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