benefici Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 17 Mar 2024 15:10:09 +0000 it-IT hourly 1 Art-Therapy (o arte terapia): che cos’è e quali sono i benefici https://cultura.biografieonline.it/art-therapy/ https://cultura.biografieonline.it/art-therapy/#comments Sun, 17 Mar 2024 14:03:06 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15924 In questo articolo parleremo di arte terapia, in inglese Art-Therapy. Ma prima facciamo una breve premessa. Disegnare e colorare sono attività semplici, elementari, che sperimentiamo fin da piccoli e di cui quasi non ci accorgiamo una volta diventati adulti.

Antiche culture hanno invece fatto del disegno una vera e propria forma di contemplazione ed erano consapevoli degli effetti benefici che questa attività aveva sulla mente.

Basti pensare ai Mandala, disegni elaborati della pratica buddista, costruiti su forme elementari come triangolo, cerchio e quadrato. Il primo studioso che sperimentò l’arte di colorare come una tecnica di rilassamento è stato Carl Jung. Colorare un Mandala è da considerarsi una forma di meditazione a tutti gli effetti.

Art-Therapy, arte terapia
Art-Therapy (arte terapia)

La coordinazione necessaria tra la testa e le mani permette infatti di dare sfogo agli istinti più reconditi, liberando l’inconscio e visualizzando le emozioni più vere.

Colorare forme predefinite consente inoltre di mettere in pratica un antico (e sempre attuale) insegnamento: quello di sviluppare la creatività imparando però a rispettare le forme e le linee, con dedizione e pazienza.

Tale pratica rientra nella teoria della Mindfullness (consapevolezza).

Si tratta di una modalità di prestare attenzione, momento per momento, a ciò che succede “qui ed ora”, in modo consapevole, intenzionale e non giudicante. L’obiettivo è quello di raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza.

Un po’ di storia

Anticamente alcune civiltà come gli Egizi e i Greci utilizzavano l’arte come mezzo per sperimentare la “catarsi”, ossia liberare le emozioni represse e sentirsi in equilibrio con il mondo circostante.

L’art-therapy come la intendiamo noi oggi si è sviluppata principalmente in Usa e in Gran Bretagna a cavallo tra gli anni ’40 e gli anni ’50, come modalità per curare i traumi di guerra dei reduci.

Art Therapy - arte terapia

I primi ad occuparsi di tale disciplina applicata alla psicanalisi sono stati Freud e Jung. Con il passare del tempo l’arte terapia ha ampliato il campo di applicazione strutturandosi come una disciplina del tutto autonoma, utile per prevenire e intervenire nella guarigione di disturbi di tipo psicologico e sociale.

L’arte terapia affonda le sue radici negli studi sull’arte e la creatività, ma anche in quelli psicodinamici. In America è considerata la fondatrice dell’Arte terapia una psicanalista seguace di Sigmund Freud, il suo nome è Margaret Naumburg.

I benefici dell’Art-Therapy

L’arte terapia arreca numerosi benefici psico-fisici.

Non ci sono limiti di età per praticarla. Disegnare e colorare sono attività che mantengono la mene in forma poiché vanno a stimolare sia la parte razionale che emotiva del cervello.

Trattandosi di azioni che implicano una certa precisione e attenzione, viene particolarmente attivata la corteccia cerebrale legata al senso di visione e alle abilità motorie raffinate.

Ciascuno di noi può iniziare, anche da domani: basta procurarsi un album da colorare e il gioco è fatto. Molti studiosi paragonano l’arte del colorare al fare la maglia: entrambi sono gesti ripetitivi, quasi ipnotici che però procurano un grande senso di rilassamento psico-fisico. Quando tiriamo fuori le matite è come se la nostra mente faccia un salto nel passato, a quando eravamo bambini.

Pastelli colorati
Matite colorate

Il semplice gesto di temperare una matita e annusare il profumo del legno ci fa sentire improvvisamente a casa, in un ambiente protetto e familiare. Osservare come un disegno in bianco e nero prende vita attraverso i colori è un’esperienza che induce un senso di pace totalizzante. L’unico suono che si percepisce mentre si colora è quello della matita che sfrega delicatamente sulla carta: in questo modo la mente si rilassa e dimentica i pensieri negativi e le tensioni.

Gli psicologi sono tutti concordi nel sostenere che l’Art-Therapy è una tecnica che serve a combattere lo stress.

Non a caso, infatti, i libri da colorare per adulti stanno diventando dei veri e propri best seller. Il successo editoriale di questi volumi è partito da Gran Bretagna e Francia, dove i quaderni da colorare sono più venduti di quelli di cucina.

Quello realizzato da Johanna Basford, ad esempio, ha venduto fino ad ora oltre 350mila copie. Si tratta di una collezione di disegni in bianco e nero da riempire a piacimento. Di solito i motivi sono floreali, geometrici, oppure rappresentano volti di personaggi famosi.

Johanna Basford - libro - La foresta incantata - Enchanted Forest - book
Il best-seller di Johanna Basford “La foresta incantata” (Enchanted Forest, 2015) è un libro da colorare perfetto per l’Art-Therapy.

Bastano venti minuti al giorno di matite e pastelli per rilassarsi, accendere la fantasia e diventare più consapevoli dell’ambiente circostante. Ogni volta che ci dedichiamo a questo tipo di attività abbassiamo l’azione dell’amigdala, una parte fondamentale del cervello che controlla le emozioni che così fluiscono, mentre lo stress diminuisce.

Disegni e album da colorare
Disegni e album da colorare

Ambiti di applicazione dell’arte terapia

L’arte-terapia interviene efficacemente nei programmi riabilitativi intrapresi nei confronti di soggetti portatori di handicap e disturbi psichici come l’autismo e la schizofrenia. Può essere inoltre utilizzata con bambini, adolescenti e anziani come esperienza ludica a tutti gli effetti, affinché i destinatari vengano guidati in un percorso di maggiore consapevolezza di se stessi e delle proprie capacità relazionali.

Le tecniche espressive dell’arte-terapia si rivelano utili anche in un’ottica preventiva ed educativa, attraverso la realizzazione, ad esempio, di laboratori artistici.

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Che cos’è il NIA (Neuromuscular Integrative Action) https://cultura.biografieonline.it/nia-neuromuscular-integrative-action/ https://cultura.biografieonline.it/nia-neuromuscular-integrative-action/#respond Tue, 30 May 2017 11:47:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22530

Una disciplina che unisce danza, yoga e arti marziali: si chiama NIA ed ha origini americane. Ecco in cosa consiste e quali sono i benefici

In origine l’acronimo NIA stava per “Non Impact Aerobic”, tecnica di movimento ideata da due trainer americani, Debbie e Carlos Rosas. Con il tempo, poi, Nia è passata ad indicare la “Neuromuscular Integrative Action” (azione interattiva neuromuscolare), per sottolineare il collegamento tra l’attivazione del sistema neuromuscolare e quella del sistema motorio.

Oggi con il suffisso“NIA” ci si riferisce ad un allenamento “olistico” che riunisce in sé in maniera armonica lo yoga, la danza e le arti marziali. Serve a potenziare i muscoli e a stimolare la creatività.

I benefici dell’allenamento Nia

Le lezioni di Nia sono tenute da istruttori esperti che hanno seguito corsi di preparazione specifici e si sviluppano in diverse fasi. Il Nia è una tecnica che attribuisce un senso al movimento, poiché aiuta a riscoprire ogni area del corpo e la sua mobilità. Ogni esercizio è accompagnato dalla musica, che spazia dalla new age al jazz, passando per i ritmi latini e l’hip hop, prediligendo in alcuni momenti le melodie tribali.

La disciplina è piuttosto varia e non ci si annoia mai, poiché si sviluppa attraverso movimenti giocosi e l’uso della voce e la creatività. Il Nia garantisce almeno tre vantaggi fondamentali a chi lo pratica:

  1. aiuta a tonificare e rafforzare la muscolatura di tutto il corpo, senza escludere alcuna parte;
  2. agevola il rilassamento;
  3. soprattutto durante la fase centrale dell’attività si consumano calorie e, quindi, praticando regolarmente, si può ottenere un dimagrimento, oltre ad avere un beneficio a livello cardiaco e respiratorio.

Le tre fasi Nia

In generale, una seduta di Nia ha la durata di 60 minuti, e si svolge in tre fasi ben distinte: il riscaldamento, la tonificazione e il rilassamento. Analizziamole singolarmente.

Fase 1: il riscaldamento

Questa fase, lenta e graduale, ha l’obiettivo di risvegliare e sensibilizzare tutti i muscoli del corpo, ed è fondamentale prima di passare all’allenamento vero e proprio. I partecipanti alla lezione vengono guidati dalla voce dell’istruttore nella riscoperta del corpo e delle singole parti.

L’insegnante di Nia evoca immagini della natura o sensazioni di benessere, mentre invita a rilassare le gambe, le braccia, il tronco, la schiena. Dopo aver assunto la posizione supina, l’istruttore chiede di sentirsi come se si fosse distesi su un parto di erba, di immaginare foglie e rami che si muovono, di abbandonare le tensioni mentre il corpo si rilassa, di allungare gli arti il più possibile, lentamente ma in maniera decisa.

Fase 2: la tonificazione

Dopo il riscaldamento si resta seduti, a gambe incrociate, eseguendo movimenti intensi e mantenendo posizioni che coinvolgono la muscolatura, rafforzandola. Braccia e mani si muovono seguendo il ritmo della musica. Da seduti si passa in posizione da quadrupede, a quattro zampe, come se si gattonasse, ma in modo rallentato, senza sforzi estremi, agendo su tutto il corpo.

Spesso vengono eseguiti esercizi in piedi, saltando o camminando, e poi si passa alla danza. L’istruttore suggerisce i gesti, ma è fondamentale provare sensazioni di liberà e benessere, utilizzando il ritmo come una forma di liberazione da stress, blocchi muscolari e tossine.

Fase 3: il rilassamento

Nella fase finale, il Nia prende spunti dal metodo Feldenkrais, per rilassare la colonna vertebrale. Qui entrano in gioco anche i movimenti ampi del Tai Chi, la tecnica cinese, e alcune sequenze dello yoga che favoriscono l’allungamento muscolare. La respirazione svolge un ruolo fondamentale, poiché aiuta a rallentare il ritmo e a ritrovare rilassamento ed equilibrio.

Viene guidata dall’istruttore durante tutte le fasi di stretching e di movimento, che sono rallentate al massimo, quindi anche se ricordano certe arti marziali non richiedono sforzi specifici o una preparazione tecnica particolare. Spesso la seduta si conclude in posizione fetale.

Tai Chi
Posizioni del Tai Chi

I livelli Nia

Forse a causa dell’influenza delle discipline orientali, anche il Nia prevede diversi livelli di preparazione e apprendimento, cui corrispondono altrettante “cinture”, che si conquistano attraverso allenamenti e studio costante.

Il primo livello, che porta alla cintura bianca, prevede l’acquisizione dei principi base della tecnica, con lo studio dei rapporti esistenti tra corpo e mente. Il secondo livello (cintura verde e blu): si basa sull’acquisizione di una profonda coscienza e conoscenza del rapporto mente-corpo, e prevede che si diventi “padroni” di movimenti fisici e sensazioni. Il terzo stadio, della cintura marrone, punta al potenziamento dell’energia interiore e, quindi, ha un’aura spirituale. In ogni caso, basta anche solo seguire delle classi in palestra per sentirsi in forma.

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Ortoterapia: che cos’è e quali sono i benefici https://cultura.biografieonline.it/ortoterapia-benefici/ https://cultura.biografieonline.it/ortoterapia-benefici/#comments Sat, 13 May 2017 08:35:07 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22534 Prendersi cura di un orto fa bene al corpo e alla mente: i benefici dell’ortoterapia sono dimostrati scientificamente: ecco quali sono nel dettaglio.

Nata nei Paesi angolosassoni, l’ortoterapia è ormai diffusa in tutto il mondo. Nel corso degli anni è diventata una cura alternativa per migliorare il benessere psicofisico, la cui efficacia è provata empiricamente. Il connubio natura-salute è molto antico.

Ortoterapia - Orto - giardino - piante
Ortoterapia

Già Aristotele diceva: Il medico cura, la natura guarisce. Anche Hermann Hesse, premio Nobel per la letteratura, sosteneva che occuparsi della terra e delle piante può conferire all’anima una liberazione e una quiete simile a quella della meditazione.

I vantaggi personali dell’ortoterapia

I benefici della cura del verde si riflettono sulla qualità della vita. Occuparsi con costanza e dedizione ad un orto aiuta a scaricare lo stress, diminuendo ansia ed irritabilità. Inoltre consente di mettersi in sintonia con la natura, poiché i cicli delle piante insegnano il senso del tempo e delle stagioni. Per raccogliere i prodotti dell’orto bisogna aspettare i tempi delle varie fasi di crescita, quindi coltivarlo aiuta a sviluppare la pazienza e la costanza.

Infine, c’è una cosa da non sottovalutare assolutamente: seminare, potare e occuparsi di un terreno favorisce l’attività motoria e quindi aiuta a mantenersi in forma.

Come dice la stessa etimologia della parola, l’ortoterapia è la coltivazione di un orto utilizzata come cura. E’ un metodo riabilitativo utile in parecchi casi, in particolare per anziani, disabili e malati di Alzheimer. Impegnarsi nella gestione di un orto migliora la condizione fisica e psicologica di ogni persona, regalando benefici al corpo e allo spirito grazie al contatto con la natura. Tutti, infatti, soffriamo per le tensioni quotidiane, che il tempo trascorso attivamente nel verde può rallentare.

Orto - insalata

I vantaggi sociali dell’ortoterapia

Le attività di ortoterapia sono svolte in gruppo, per favorire la socializzazione. Tutti i partecipanti svolgono un ruolo attivo in un lavoro di cui poi potranno godere i frutti. Il lavoro svolto con altre persone che partecipano al medesimo progetto sviluppa le capacità di interazione e di partecipazione. Si rafforza l’autostima, perché è orientata alla cura di organismi viventi quali le piante, che dipendono da noi.

Per questo motivo, l’ortoterapia è utilizzata in alcuni programmi di assistenza sociosanitaria rivolti a soggetti con disturbi psichiatrici e con difficoltà psicofisiche, giovani con problematiche sociali, disagio psicosociale (come i carcerati e i senzatetto), anziani, malati di Alzheimer e demenza senile, persone che soffrono di ansia e depressione, malati che hanno bisogno di riabilitazione fisica.

Cosa sono gli “healing gardens”

I giardini terapeutici (healing gardens) sono spazi verdi che fanno parte di ospedali o strutture socio-assistenziali, progettati per migliorare il benessere e la qualità della vita dei malati, dei parenti e del personale.

Essendo luoghi di armonia e relax, questi giardini terapeutici sono un complemento alle cure mediche, riducono lo stress e stimolano piacevolmente i sensi.

Ortoterapia

Anche in Italia, tante strutture sanitarie hanno adibito spazi alla “ricreazione verde”. Qualche esempio? All’Istituto dei tumori di Milano è stata realizzata una terrazza terapeutica. All’hospice dell’ospedale Niguarda è stato ideato il Giardino del vento e della luce. Nell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze i piccoli ricoverati possono favorire la guarigione prendendosi cura di una pianta. Alla Casa di riposo Città di Asti uno spazio apposito è destinato all’orto.

Alcuni siti utili sull’ortoterapia

Questo è un elenco di siti Internet utili per conoscere o approfondire l’argomento.

  • Assiort.it (www.assiort.it) è il portale dell’Associazione italiana ortoterapia, nata nel 2014. Costituita da professionisti che sviluppano i vari aspetti dell’utilizzo di pratiche orticolturali e di giardinaggio, come strumenti terapeutico-riabilitativi e psicopedagogici.
  • Ortididattici.org (www.ortididattici.org) è il sito di un’associazione di promozione sociale, accreditata dal Comune di Milano. Promuove iniziative e progetti orientati alla residenzialità e all’inclusione sociale e lavorativa per persone con disabilità.
  • Monzaflora.it (www.monzaflora.it) è il sito della Scuola agraria del Parco di Monza che propone, tra gli altri, anche corsi professionali di ortoterapia.
  • Fondazionevillaghigi.it (www.fondazionevillaghigi.it) è il sito dell’omonima fondazione, con sede a Bologna. Ha avviato collaborazioni su questa tematica con strutture sanitarie, cooperative e associazioni. Propone annualmente un corso di formazione per operatori del settore.
  • Infine Serafico.org (www.serafico.org) il sito realizzato dall’Istituto Serafico di Assisi. Ha attivato il progetto “VerdeVita”, rivolto ai bambini e ragazzi con disabilità fisiche e psichiche.
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Riflessologia plantare: che cos’è e quali sono i benefici https://cultura.biografieonline.it/riflessologia-plantare/ https://cultura.biografieonline.it/riflessologia-plantare/#respond Wed, 02 Dec 2015 13:52:05 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15716 Una disciplina antica di circa 5000 anni praticata già in India, Egitto, Perù e Cina: la terapia delle “zone riflesse” è arrivata fino a noi diventando la Riflessologia plantare moderna che conosciamo oggi. L’otorinolaringoiatra americano William Fitzgerald, nel 1902, sperimentò per la prima volta su alcuni pazienti le conseguenze benefiche della pressione su determinate zone del corpo umano. In particolare, i suoi esperimenti si focalizzarono sui piedi, che sono ricchi di terminazioni nervose.

Riflessologia del piede

Sulla pianta dei piedi, infatti, si trovano punti sensibili alla pressione che rimandano direttamente ad altri organi del corpo. Fitzgerald può quindi essere considerato, a tutti gli effetti, il fautore della moderna riflessologia plantare. Secondo tale disciplina la struttura corporea dell’uomo può essere paragonata alla sagoma di un albero, il cui tronco è la colonna vertebrale, la radici sono fornite dai piedi e le foglie rappresentano il volto. Le estremità dei piedi sono importanti perché reggono l’intera struttura e quindi è necessario che siano il più possibile stabili e sani.

Principi fondamentali della Riflessologia plantare

La disciplina della Riflessologia plantare si basa su alcuni principi che bisogna conoscere e applicare.

  • Unità: ogni organo è capace di riflettere l’intero organismo. In particolare, ci sono parti del corpo (mani, piedi, orecchie e viso) in cui si concentra un gran numero di terminazioni nervose in grado di riflettere tutti gli organi del corpo;
  • Riflesso: ogni risposta del corpo è la conseguenza di uno stimolo che, partendo da un punto specifico presente sulla mano o sul piede, arriva al cervello oppure al midollo spinale. Da qui poi lo stimolo viene diretto ad un organo, muscolo o ghiandola;
  • Mappa: elaborata per la prima volta da Fitzgerald, in seguito ogni scuola ha realizzato una mappa con proprie caratteristiche ed elementi differenti rispetto all’originale. Comunque, tutte concordano sui punti fondamentali e la visione dei piedi in generale;
  • Osservazione: ogni paziente deve essere valutato attentamente in base al modo di camminare e muoversi, quindi in base alla sua postura. Il terapista presta attenzione soprattutto ai piedi, ne guarderà la forma, la posizione ed eventualmente le tensioni presenti;
  • Zone del corpo: per Fitzgerald il corpo è formato da tre zone orizzontali e 10 zone verticali. In base a tale divisione ha individuato i relativi punti riflessi.

Questi principi fondamentali furono inoltre studiati e approfonditi dalla fisioterapista Eunice Ingham, che realizzò una mappa dettagliata delle zone riflesse che possono essere localizzate sui piedi.

Riflessologia plantare: i punti dei piedi con l'indicazione delle corrispondenze degli organi e delle varie zone del corpo umano
Riflessologia plantare: i punti dei piedi con l’indicazione delle corrispondenze degli organi e delle varie zone del corpo umano

In cosa consiste la terapia riflessologica

Il terapista esperto in Riflessologia plantare divide in genere la seduta in tre momenti.

  1. Nel primo individua i punti dolenti e identifica le parti che devono essere sottoposte al trattamento.
  2. Successivamente effettua un trattamento che mira a riequilibrare i diversi organi.
  3. Infine esegue un trattamento più mirato e personalizzato sui punti che riflettono un maggior disequilibrio degli organi.

Il ciclo completo di riflessologia plantare prevede 10-12 sedute, ognuna delle quali dura all’incirca 45 minuti. Il terapista riflessologo esercita la pressione con il pollice, con il quale può sia premere che frizionare a seconda delle esigenze del paziente.

Anche se la pressione deve essere energica non deve mai provocare eccessivo fastidio o dolore nel paziente. Le sedute di riflessologia vanno evitate se sono in corso infiammazioni o nel caso in cui il soggetto che vi si sottopone ha la febbre. Non vi è alcuna controindicazione nel sottoporre i bambini alle sedute, anche se queste avranno una durata inferiore a quelle degli adulti.

I benefici della Riflessologia plantare

La riflessologia plantare è un rimedio naturale adatto a tutti. Esistono controindicazioni ai trattamenti solo in alcuni casi particolari: gravidanza (i primi tre mesi di gestazione), infezioni con presenza di febbre alta, malattie cutanee contagiose localizzate ai piedi, utilizzo di psicofarmaci o medicinali ansiolitici, predisposizione alla trombosi.

Massaggio ai piedi

I benefici di questa terapia sono molteplici, vediamo qualche esempio pratico.

Sottoporsi ai trattamenti di riflessologia plantare in caso di disturbi dell’apparato digerente può rivelarsi utile: stitichezza cronica, colite, gastrite. Altrettanto efficaci i risultati in caso di dolori articolari e muscolari come sciatica, mal di schiena, lombalgia, cervicale.

La riflessologia plantare si è rivelata un ottimo rimedio anche in caso di mal di testa, nevralgie, labirintite, ma anche caduta dei capelli, dimagrimento, ritenzione idrica, cellulite.

YouTube Video

Ognuno di noi può provare su se stesso i benefici di questa terapia, praticando un auto massaggio giornaliero, soprattutto quando i piedi sono doloranti in alcuni punti in particolare.
Si tratta di un segnale da “leggere”, in quanto l’organismo ci sta comunicando che non si trova in uno stato di equilibrio e benessere. La riflessologia plantare è una terapia alternativa che non prevede alcun effetto collaterale e non richiede l’utilizzo di alcun farmaco.

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Pilates: che cos’è, dove nasce, come si pratica https://cultura.biografieonline.it/pilates/ https://cultura.biografieonline.it/pilates/#comments Mon, 30 Nov 2015 17:07:38 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15753 Basato sulla stretta correlazione tra la mente e il corpo, il Pilates è una disciplina sportiva che mira al raggiungimento dell’equilibrio sia fisico che mentale, e quindi del benessere in generale. Chi pratica questa disciplina cerca di aumentare la consapevolezza in se stesso, oltre che allenare il corpo e aumentare la flessibilità e la tonicità dei muscoli. Tale pratica si rivela infatti particolarmente utile in caso di riabilitazione ortopedica, ma anche in caso di terapie psicologiche.

Pilates
Il Pilates si può praticare in gruppo, con l’uso di un tappetino: in questo caso si parla di “matwork” (lavoro su tappetino).

L’ideatore fu Joseph Pilates, che nel 1920 cominciò a studiare e diffondere quella che lui inizialmente denominò “contrology”, una tecnica appunto che mirava ad ottenere il controllo cosciente sul corpo e la mente, così come si prefiggono alcune discipline orientali (ad esempio, lo Yoga). Il Pilates, nella versione moderna che conosciamo, non è altro che una tecnica di rilassamento associata al fitness e alla respirazione. Vediamo nello specifico in cosa consiste.

La pratica e i principi fondamentali

Il Pilates consta di un insieme di oltre 500 esercizi, da eseguirsi a corpo libero oppure con l’ausilio di attrezzi. Proprio perché sono numerosi, gli esercizi non richiedono tante ripetizioni. A differenza di quello che avviene praticando il body building, con il Pilates i muscoli si allungano  si tonificano senza alcun aumento di massa. Con la pratica regolare e costante del Pilates si ottiene una corretta postura migliorando la resistenza sia degli arti che della colonna vertebrale. Non esistono particolari controindicazioni alla pratica di tale disciplina sportiva dall’approccio olistico: con le dovute precauzioni, il Pilates può essere svolto anche durante la gravidanza, ed anzi per le donne è un valido rimedio antistress. Sono sei i principi sui quali si basa il Pilates:

  • Fluidità: con il Pilates si acquisisce libertà di movimento e scioltezza;
  • Controllo: consiste nella capacità di gestire non solo i movimenti del corpo, ma anche la mente e la psiche, alla ricerca di un equilibrio interiore;
  • Concentrazione: come succede nelle discipline orientali, il Pilates esorta a sviluppare la riflessione e l’analisi verso se stessi, sviluppando appunto una maggior capacità di concentrazione;
  • Respirazione: respirare correttamente è indispensabile per lo svolgimento degli esercizi e per avere il controllo delle emozioni. Imparare a respirare correttamente è uno dei più efficaci rimedi antistress;
  • Precisione: per evitare di disperdere inutilmente le energie e per potersi allenare al meglio, è importante acquisire questa caratteristica;
  • Baricentro: trovare il baricentro sia fisico che mentale è uno degli obiettivi che il Pilates si prefigge.
Joseph Pilates
Alcune foto di Joseph Pilates, inventore della disciplina che porta il suo nome

I benefici del Pilates

Per migliorare la forma fisica questa disciplina è davvero ottima: gli esercizi eseguiti a corpo libero e con attrezzi servono proprio ad avere un ventre piatto, a rassodare i glutei, a snellire i fianchi e in generale a migliorare il portamento e la postura. Gli esercizi ricompresi nel programma mirano soprattutto a rendere più forte ed elastica la colonna vertebrale, ed infatti con la pratica costante la schiena e le articolazioni diventeranno più resistenti e flessibili, in modo da avvertire meno dolore e difficoltà nel portare pesi.

Come un forte temporale rinfresca l’acqua di un torrente lento o stagnante mettendolo subito in movimento, così il metodo Pilates purifica il flusso sanguigno.

Il Pilates è un ottimo rimedio contro l’osteoporosi perché aumenta la densità ossea. Siccome è un tipo di ginnastica piuttosto dolce è indicata anche per le persone anziane che vogliono ritrovare elasticità nel muoversi. Trattandosi di un’attività anaerobica, l’ideale sarebbe integrare gli esercizi con allenamenti di tipo aerobico come la corsa. Bisogna tenere a mente, però, che i risultati benefici del Pilates non sono immediatamente visibili, per ottenere migliori prestazioni servono impegno e costanza.

La pratica di questa disciplina durante i nove mesi di gravidanza prepara al parto fisicamente e dal punto di vista psicologico, correggendo gli inevitabili vizi di postura che intervengono a causa del peso del pancione. Praticare questa attività permette di ottimizzare la capacità metabolica, quindi si rivela un grande alleato per coloro che vogliono perdere peso e per le donne che vogliono liberarsi dalla cellulite e dalla fastidiosa ritenzione idrica.

Gli attrezzi

Gli esercizi di Pilates possono essere eseguiti con l’ausilio di alcuni attrezzi: fit ball, elastici, materassino per addominali. Alcuni attrezzi vengono definiti “macchine” a causa delle loro caratteristiche, e sono: Cadillac, Reformer, Barrel, Tower, Circle, Chair, Mat. Il Pilates ha inoltre ispirato la nascita di nuove altre discipline entrandone a far parte come elemento costitutivo: ne è un esempio il sempre più diffuso Metodo Garuda.

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Vitamina C, proprietà e benefici di un elemento fondamentale tutto l’anno https://cultura.biografieonline.it/vitamina-c/ https://cultura.biografieonline.it/vitamina-c/#comments Tue, 28 Jul 2015 10:12:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14767 Per mantenersi in uno stato di salute il nostro organismo ha necessità di assumere le vitamine attraverso gli alimenti e gli integratori specifici. La vitamina C (acido ascorbico) è particolarmente importante perché ricca di numerose proprietà, da tempo testate su persone e/o animali.

Vitamina C
Vitamina C: fu scoperta da Albert Szent-Gyorgyi

Questa tipologia di vitamina è idrosolubile (simile al glucosio), ed è capace di sintetizzare il collagene per rinforzare le ossa, i muscoli, la cartilagine, i vasi sanguigni. Grazie a questa vitamina il nostro organismo è in grado di assorbire un minerale indispensabile come il ferro.

L’utilizzo della vitamina C è molto comune e ricorrente per la cura delle malattie da raffreddamento e le infezioni respiratorie. Parecchi studi hanno infatti confermato gli effetti positivi di una regolare assunzione di questa vitamina nei soggetti colpiti dal raffreddore o affezioni delle vie respiratorie.

Inoltre tale vitamina viene consigliata anche come prevenzione nell’insorgenza dei sintomi del raffreddore, soprattutto in quei soggetti che si trovano in particolari condizioni climatiche o in situazioni fisiche specifiche (come maratoneti o sciatori).

Vitamina C: proprietà

Oltre alla cura e prevenzione del raffreddore e stati influenzali e il potenziamento dell’assorbimento di ferro, la vit. C possiede altre interessanti proprietà:

  • riduce il rischio di sviluppare patologie dell’apparato respiratorio come l’asma;
  • riduce il rischio di sviluppare infezioni urinarie durante la gravidanza;
  • previene la formazione di diverse tipologie di tumore;
  • è un potente antiossidante ed è quindi utile come additivo alimentare;
  • previene le emorragie e contribuisce alla formazione dei globuli rossi;
  • essendo una “vitamina da stress”, la vitamina C si consuma più rapidamente durante i periodi di stress (in questi casi quindi va assunta diverse volte al giorno).

Alimenti che contengono vitamina C

Gli esperti raccomandano di consumare regolarmente alcuni alimenti in cui si trova una maggiore quantità di vitamina C (soprattutto verdura e frutta):

  • Frutti di bosco;
  • Asparagi;
  • Cavoli;
  • Broccoli;
  • Anguria;
  • Cavolfiori;
  • Melone;
  • Cavoli;
  • Agrumi (arance, limoni, mandarini);
  • Patate;
  • Spinaci;
  • Kiwi;
  • Cavolini di Bruxelles;
  • Peperoni verdi e rossi;
  • Patate a pasta bianca;
  • Mango e papaya;
  • Ananas.
Vitamina C - agrumi
La vit. C è presente negli agrumi

Vitamina C: benefici

La (vitamina) C è indispensabile per il nostro benessere. Alcuni studi hanno rilevato che tale vitamina, tra le altre cose, è in grado di contrastare l’invecchiamento e la secchezza della pelle, di ridurre le infiammazioni, di migliorare la degenerazione maculare, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e tumore.

Le persone abituate a consumare discrete quantità di frutta e verdura hanno una maggiore concentrazione di vitamina C nel sangue e probabilità in meno di essere colpite da infarto (lo ha stabilito un recente studio sull’argomento).

La carenza di vitamina C è abbastanza rara, si riscontra soltanto in situazioni estreme di malnutrizione. Una conseguenza grave della carenza di vit. C è lo scorbuto, una patologia i cui sintomi sono anemia, perdita dei denti, emorragia, debolezza generale.

Per capire se si è carenti di vitamina C, porre attenzione ai seguenti sintomi: capillari fragili, gengive sanguinanti, ferite che stentano a rimarginarsi, giunture doloranti e gonfie, frequenti raffreddori e influenza che si ripete.

Dosi e somministrazioni consigliate

Per quanto concerne il dosaggio, per gli uomini oltre i 18 anni si raccomanda una dose giornaliera di 90 milligrammi, alle donne può invece bastare 75 milligrammi. Alcuni soggetti particolari come i fumatori possono eccedere questo dosaggio, ma mai più di 2000 milligrammi al giorno (incluse le donne in gravidanza e quelle che allattano).

Naturalmente va evitata la somministrazione di vitamine C se i soggetti manifestano sensibilità o allergia ai componenti in essa contenuti. Eventuali effetti collaterali possono essere conseguenti al sovradosaggio: diarrea, calcoli renali, gastrite, nausea. Secondo gli esperti, per trarre il massimo beneficio dall’assunzione di vitamina C, bisognerebbe assumerla da frutta e verdura, piuttosto che ricorrere ad integratori (che potrebbero avere ripercussioni negative sullo stomaco).

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La vitamina D: proprietà e benefici https://cultura.biografieonline.it/vitamina-d/ https://cultura.biografieonline.it/vitamina-d/#comments Mon, 27 Jul 2015 12:29:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14764 Una delle vitamine più importanti per la salute dell’organismo è sicuramente la vitamina D. Vi siete mai chiesti perché durante i freddi mesi invernali ci si sente particolarmente tristi, pigri e stressati? La ragione sta nel fatto che il freddo e le basse temperature aggrediscono il nostro corpo, mentre al contrario una regolare e corretta esposizione al sole produce numerosi benefici alla salute, correlati appunto alla produzione di vitamina D.

I benefici della Vitamina D

Questo tipo di vitamina, indispensabile per la sopravvivenza, viene prodotta in primis attraverso l’esposizione ai raggi UVB, ma anche tramite l’assunzione di alcuni cibi in particolare e specifici integratori. In generale si ritiene che una persona con una pelle chiara debba esporsi venti minuti al giorno al sole per poter assumere la sufficiente quantità di vitamina D, mentre un soggetto con fototipo di pelle più scuro può restare al sole senza problemi circa sei volte in più.

Un’eventuale carenza di vitamina D può essere evidenziata con un semplice prelievo di sangue. Eccessiva carenza di vitamina D può essere la causa di una grave patologia come il rachitismo, che in passato colpiva soprattutto i bambini in tenera età, o altri disturbi come debolezza ossea e muscolare, ipocalcemia, psoriasi, ipofosfatemia.

Proprietà

Ecco, in sintesi, le principali proprietà della vitamina D:

  • contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario;
  • consente al corpo di assorbire il calcio necessario alla corretta formazione e crescita delle ossa;
  • permette un assorbimento del fosforo, e quindi è di sostegno al sistema nervoso;
  • le sostanza contenute nella vitamina D sono utili nella prevenzione del cancro;
  • contribuisce allo stimolo della melatonina durante i mesi estivi, in modo da rendere la pelle più abbronzata e luminosa.

I benefici della vitamina D

Grazie all’apporto di vitamina D, che facilita l’assorbimento di fosforo e calcio, il sistema cardiaco è in grado di funzionare correttamente, così come quello nervoso. Alcune ricerche hanno rilevato che esiste una correlazione tra bassi livelli di vitamina D ed un maggiore rischio di morte precoce e infarto.

Altri studi invece hanno messo in evidenza come la vitamina D contribuisca a migliorare le funzioni dell’apparato respiratorio, proteggendo da malattie come asma e tubercolosi. Altri benefici della vitamina D sull’organismo sono:

  • attenuazione dei dolori legati alla fibromialgia;
  • effetto antimicrobico: agisce sulle ferite, favorendone la guarigione;
  • soppressione dei sintomi della sclerosi multipla;
  • miglioramento dell’energia e dell’umore, attraverso la stimolazione di endorfine (gli ormoni del benessere).

I cibi che contengono vitamina D

Per assumere le corrette dosi giornaliere di vitamina D dobbiamo prestare attenzione a ciò che consumiamo quotidianamente a tavola. Ci sono infatti alimenti particolari che ne contengono in quantità elevata, come ad esempio l’olio di fegato di merluzzo.

In genere la vitamina D è contenuta nel pesce, soprattutto nelle sardine, aringhe e salmone. Discreta quantità di questa vitamina la si trova anche nel latte, nei formaggi, nel burro e nelle uova.

Salmone
Il salmone è uno dei cibi in cui è contenuta la Vitamina D

 

E’ consigliabile non eccedere, per non incappare in conseguenze legate appunto ad un sovradosaggio vitaminico. Per quanto concerne il dosaggio, per gli adulti si consigliano 5 microgrammi giornalieri di vitamina D. Per soggetti con età compresa tra i 50 e i 70 anni i microgrammi possono aumentare a dieci, oltre i settanta anni sono concessi 15 microgrammi giornalieri. Neonati e bimbi non dovrebbero assumere invece più di 10 microgrammi al giorno.

Per prevenire l’influenza e i malanni stagionali si consiglia di fare il “pieno” di vitamina D durante l’estate, prendendo il sole in modo cauto e responsabile. I soggetti con bassi livelli di tale vitamina è più predisposto ai raffreddori, alle infezioni dell’apparato respiratorio, all’influenza stagionale.

Assumere vitamina D in vista della stagione invernale (soprattutto per bambini e anziani) potrebbe essere uno strumento di prevenzione più efficace, invece di ricorrere al vaccino come prescrive di solito la medicina convenzionale.

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Vitamina E: proprietà e benefici di un elemento fondamentale https://cultura.biografieonline.it/vitamina-e/ https://cultura.biografieonline.it/vitamina-e/#comments Fri, 24 Jul 2015 17:15:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14744 Il nostro organismo ha bisogno, tra le altre cose, del corretto apporto di vitamine per mantenersi in salute. Tali composti sono indispensabili per migliorare il metabolismo del corpo e per prevenire e curare numerose patologie. In questo articolo parliamo della vitamina E.

Vitamina E

Nella maggior parte dei casi le vitamine sono reperibili negli alimenti che consumiamo ogni giorno. Quindi, in caso di carenza, è opportuno variare l’alimentazione introducendo nella dieta i cibi contenenti il tipo di vitamina che manca.

Le proprietà di questa vitamina sono assai importanti per la salute dell’organismo, a qualsiasi età: è nota per essere un potente antiossidante ed antinfiammatorio, quindi molto utile per curare patologie cardiache, mentali e riguardanti la vista. In generale la vitamina E si assume (anche sotto forma di integratori) per rafforzare l’intero sistema immunitario.

Quando si parla di vitamina E in realtà si indica un gruppo di otto vitamine liposolubili che si assorbono insieme ai grassi. Tra i composti vi è l’alfa- tocoferolo: essendo uno tra i più attivi spesso la vitamina E viene chiamata anche con questo nome. Tale molecola è indispensabile per la vita e la crescita delle cellule.

Benefici della vitamina E

Per avere un organismo in salute la vitamina E rappresenta un valido aiuto. Nello specifico l’assunzione di vitamina E è un toccasana in caso di: eczema, acne e problemi dermatologici, degenerazione oculare e cataratta, disturbi oculari, declino mentale.

Assumere le giuste dosi di vitamina E aiuta a prevenire malattie cardiovascolari e tumore. In caso di malattie coronariche è stato riscontrato che tale vitamina previene la formazione di pericolosi coaguli e ristagni di sangue e quindi l’insorgere di attacchi di cuore. La sostanza di cui è fatta la vitamina E rallenta inoltre la formazione di colesterolo LDL, responsabile della maggior parte di patologie cardiovascolari.

Essendo un valido antiossidante la vitamina E, se consumata regolarmente tramite gli alimenti e/o integratori, diminuisce in maniera concreta la formazione di tumori al colon, alla vescica, al seno e alla prostata. La vitamina E è composta da alcuni antiossidanti che impediscono il proliferare dei radicali liberi, e in questo modo riescono a bloccare la crescita delle cellule tumorali.

Un altro utilizzo parecchio diffuso della vitamina E è in campo estetico, poiché è presente in lozioni e creme che apportano benefici alla pelle. Questa vitamina rende più belli e luminosi i capelli, infatti la si trova contenuta in parecchi cosmetici specifici per la capigliatura.

La vitamina E aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale nelle donne e previene la sterilità negli uomini, in quanto svolge azione protettiva degli spermatozoi.

Vitamina E

E’ importante rispettare le dosi giornaliere nell’assunzione di questa vitamina: 15 mg per chi ha 14 anni e oltre, 4 mg al giorno per neonati e bambini fino a 14 anni. Prima di procedere ad assumere vitamine è sempre consigliabile consultare il medico, per evitare che insorgano spiacevoli effetti collaterali.

Assumere vitamina E in dosaggi elevati può provocare conseguenze anche gravi come ictus emorragico e sanguinamento. E’ quindi opportuno non superare mai i 1000 milligrammi al giorno assunti per più giorni. Chi prende farmaci particolari come gli anticoagulanti e antiaggreganti deve stare più attento e consultare subito il proprio medico in caso di presenza di alcuni sintomi.

Alimenti che contengono vitamina E

L’assunzione di questa vitamina attraverso i cibi è senz’altro più efficace rispetto a quella che avviene tramite integratori. Ecco quali sono gli alimenti che contengono una maggiore quantità di questo elemento: semi di girasole e arachidi, e negli oli che da questi si ricavano: olio di mais, canapa, olio di oliva e soia. Sono ricchi di tocoferolo i cereali integrali, mandorle, ortaggi, frutta, uova, burro, mentre carne e pesce ne contengono in quantità esigua.

Per assumere la vitamina oggetto di questo articolo, bisogna consumare molta frutta a guscio come noci, mandorle, arachidi, alcuni ortaggi in particolare come il crescione, gli asparagi, gli spinaci, i ceci, il broccolo, i pomodori.

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