automotive Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 31 Aug 2023 16:06:20 +0000 it-IT hourly 1 Strade ed autostrade: le più belle e le più famose del mondo https://cultura.biografieonline.it/strade-ed-autostrade-piu-belle-del-mondo/ https://cultura.biografieonline.it/strade-ed-autostrade-piu-belle-del-mondo/#comments Mon, 31 Jul 2017 13:30:40 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22976 Lunghi nastri d’asfalto lisci e levigati che attraversano paesaggi incantevoli, che sfidano gli ostacoli che la Natura mette di fronte al cammino dell’uomo, o che brillano di luci scintillanti e di negozi lussuosi. Sono milioni i chilometri di strade ed autostrade che in ogni angolo del mondo aiutano dall’antichità gli uomini a spostarsi da un luogo all’altro. Sono una risorsa di immensa importanza logistica che può però anche diventare scenario unico per viaggi da sogno. Come ben sa chi ama programmare le sue vacanze “on the road“, spesso senza una precisa meta e fermandosi dove un luogo o uno scorcio tolgono il respiro e danno un senso di pace. Le strade ed autostrade che meritano di esser percorse almeno una volta nella vita sono più di quante si possa immaginare. Qui, tra quelle famose e quelle un po’ meno conosciute, cercheremo di darvi qualche suggerimento per i vostri prossimi viaggi.

Route 66
La Route 66 attraversa gli Stati Uniti d’America da costa a costa. Tra le strade ed autostrade più famose del mondo occupa uno dei primissimi posti.

L’autostrada dei Laghi: la prima al mondo

Partiamo dalla nostra vecchia e cara Europa, che ha il privilegio di ospitare la prima autostrada del mondo. A “contendersi” il titolo l’Italia e la Germania (toh, guarda caso). Noi con la “Autostrada dei Laghi“, i tedeschi con la AVUS (Automobil Verkehrs und Übungs-Straße ovvero Strada per il Traffico e per le Prove delle Automobili).

Entrambe vennero progettate e costruite negli anni ’20. La diatriba nasce dal fatto che sebbene la AVUS fu terminata prima della “Milano Laghi”, in realtà non nacque come autostrada ma come pista di prova per le auto. Venne convertita solo dopo in via trafficabile.

Invece, la strada che nel 1921 l’ingegnere Pietro Puricelli progettò per collegare Milano con le zone turistiche del Lago di Como e del Lago Maggiore, nacque proprio come riservata al traffico veloce e con il pagamento di un pedaggio per coprire le spese di costruzione e di gestione.

Strade ed autostrade: entrata della Milano-Laghi da Piazzale ai Laghi
Settembre 1952: l’entrata dell’autostrada Milano-Laghi da Piazzale ai Laghi.

Le strade degli antichi romani

Ma a costruire vie di comunicazione lunghe e funzionali avevano già pensato gli antichi Romani. Essi pur senza gli ausili della modernità, facevano cose davvero a regola d’arte. Da Roma partivano e partono tuttora strade che collegano l’Urbe ai quattro angoli dello Stivale. Tra queste vi è la Via Appia, che arrivava sino a Brindisi e che serviva per portare uomini e merci al porto da cui salpavano le navi per la Grecia. Oggi le antiche vie romane sono strade statali preziose per alleggerire il traffico delle principali autostrade e collegare i piccoli centri.

Strade famose d’Europa

Altri due esempi di strade da vedere (e percorrere) in Europa li troviamo in Norvegia e in Irlanda. Il paese dei fiordi possiede una delle opere viarie più ardite, la Atlantic Ocean Road. Una strada lunga solo otto chilometri simile ad un immenso otto volante sospeso su una serie di isolotti che collegano le città di Kristiansund e Molde. E’ esposta a vento e mareggiate tanto da essere classificata come la strada più pericolosa del mondo. In compenso nel 2006, il quotidiano inglese The Guardian l’ha eletta “miglior viaggio su strada”.

In Irlanda invece c’è la splendida Conor Pass, un valico montano posto nella Penisola di Dingle, nel nord dell’isola. Una strada impervia e insidiosa, che si arrampica sulle pendici del Monte Brandon e che offre panorami mozzafiato sulla omonima baia e su una serie di laghetti sparsi nelle vallate. Come per la sua “sorella” norvegese, la Conor Pass richiede grande impegno nella guida. In alcuni punti la strada è limitata solo da un muretto di pietra, oltre il quale ci sono precipizi di oltre seicento metri.

Se non amate i paesaggi selvaggi e le emozioni forti ma preferite le luci delle metropoli e la bellezza dei monumenti, potete comunque concedervi una lunga ed appagante promenade sugli Champs Elysées a Parigi o sulle Ramblas a Barcellona, i due “salotti” più belli del Vecchio Continente, sempre vivi e popolati giorno e notte.

In America

Spostiamoci dall’altra parte dell’Atlantico e diamo un’occhiata a cosa offre il continente americano. Concentriamoci sulle meraviglie stradali negli USA, a partire dalla celeberrima Route 66. La più famosa ed antica “highway” statunitense, resa celebre anche anche da tante “apparizioni” cinematografiche, attraversa gli States da costa a costa lungo 3.755 km che uniscono Chicago alla California e che percorrono scenari unici al mondo.

Oggi purtroppo la via originale non esiste più, rimpiazzata dal 1985 dalla Interstate Highway System (il tema è affrontato anche nel celebre film d’animazione Disney del 2006, Cars)Ma all’interno di ogni singolo stato attraversato da quella che oggi si chiama Historic Route 66, le varie contee hanno cercato di ripristinare il vecchio tracciato. Di fatto oggi, con una attenta e precisa pianificazione dell’itinerario, si può percorrere oltre l’80% della via originale.

Ovviamente i “salotti buoni” da frequentare non mancano nemmeno negli USA. Due su tutti: la celeberrima 5th Avenue a New York e la meno famosa ma altrettanto lussuosa Magnificent Mile a Chicago. Strade nelle quali si concentra tutto il meglio dello shopping e dei negozi delle più grandi griffes della moda, percorse ogni anno – come le loro omologhe europee – da milioni di turisti.

Lombard Street strada a curve San Francisco
Un’altra celebre strada statunitense: Lombard Street, a San Francisco, è una caratteristica strada in discesa composta da un susseguirsi di curve.

Strade ed autostrade nel resto del mondo

Dando uno sguardo al resto del mondo, meritano un viaggio la Ruta 40, che attraversa tutta l’Argentina da nord a sud, dalla Bolivia alla Terra del Fuoco lungo 5.000 km di paesaggi mozzafiato. La Garden Route, una meravigliosa autostrada panoramica che costeggia la parte meridionale del Sudafrica. E infine la Great Ocean Road, un’altra litoranea che disegna circa 200 km della costa sudorientale dell’Australia. Un’autostrada anche simbolica dal punto di vista storico, visto che fu costruita dai soldati australiani reduci dalla Prima Guerra Mondiale, e da loro stessi dedicata ai commilitoni caduti.

Conoscete o avete percorso altre strade famose che vi sentite di consigliare ad altri? Scrivetelo nei commenti.

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Storia della Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino) https://cultura.biografieonline.it/fiat/ https://cultura.biografieonline.it/fiat/#comments Tue, 16 Feb 2016 09:39:10 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16809 La storia della Fiat inizia l’11 luglio del 1899: è questo il giorno in cui a Torino viene fondata la Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino, su iniziativa del cavalier Giovanni Agnelli e di altri nobiluomini accomunati dalla passione per i motori. Passano pochi mesi e la ragione sociale diventa Fabbrica Italiana Automobili Torino: ecco, dunque, la sigla Fiat, scelta non casualmente, visto che in latino vuol dire “Che sia!”.

Fiat - storia
Il logo Fiat

Il primo stabilimento dell’azienda viene inaugurato nel 1900: nei primi anni, la produzione è di poco più di venti automobili all’anno, realizzate da una trentina di operai. Nel 1903 arriva la quotazione in Borsa; dopo la 4 HP, il primo modello, seguono molte altre vetture, ma nel frattempo Fiat si dedica anche alla produzione di motori per gli aerei, di tram, di autobus e di autocarri.

Con il passare degli anni la produzione aumenta, così come le esportazioni, che raggiungono addirittura l’Australia e l’America. Nel 1916 prende il via la costruzione della fabbrica del Lingotto, che entra in funzione nel decennio successivo, con l’inaugurazione della linea di montaggio: sono i primi passi verso una produzione di massa.

Nel 1930 nasce la prima automotrice di tutto il mondo, la Littorina, mentre nel 1939 a Torino viene inaugurato lo stabilimento Mirafiori. Nel 1943 Agnelli si ritira dall’azienda, e suo nipote Gianni entra nel consiglio di amministrazione.

Dopo la crisi dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, il gruppo è protagonista del miracolo economico italiano, con ben più di 400mila macchine prodotte ogni anno. Nel 1955 viene lanciata sul mercato la 600, e due anni più tardi tocca alla 500. La struttura industriale successivamente si rafforza, con nuove fabbriche aperte in tutto il mondo, mentre nel 1964 viene presentata la 850, cui fanno seguito la 124 e la 128.

Storia della Fiat - auto storiche
Alcune auto storiche Fiat

Negli anni Settanta è la volta della 127; quindi la società viene convertita in una holding: il processo di riorganizzazione che dura per tutto il decennio porta alla creazione di Fiat Trattori, mentre la Magneti Marelli, azienda conosciuta da ogni esperto di autoricambi nata come joint venture tra la Ercole Marelli e la stessa Fiat, diventa definitivamente autonoma.

Panda Fiat
La Fiat Panda, auto utilitaria simbolo degli anni ’80

Gli anni Ottanta sono quelli del grande boom, reso possibile dalla Panda, che ben presto diventa leader nel settore delle utilitarie. Altri successi del decennio sono la Uno, che viene presentata addirittura a Cape Canaveral, e la Tipo, che viene proposta nel 1988 e sarà premiata come auto dell’anno.

Nel 1993 Fiat accoglie nel gruppo il marchio sportivo Maserati, mentre sul finire del millennio viene messa in commercio la criticata Multipla: un piccolo inciampo proprio in vista del centenario, festeggiato nel 1999, anno in cui il numero di dipendenti tocca quota 221mila.

Negli anni Duemila, tuttavia, la crisi si fa sentire: viene avviata un’alleanza con General Motors, che però si conclude poco dopo, e con le morti di Gianni e Umberto Agnelli la situazione si complica. Diventa presidente Luca Cordero di Montezemolo, con Sergio Marchionne amministratore delegato: quest’ultimo gestisce in prima persona l’accordo di alleanza con Chrysler (FCA, Fiat Chrysler Automobiles, nasce il 29 gennaio 2014). Montezemolo, invece, viene sostituito alla presidenza da John Elkann.

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Differenze tra sospensioni e ammortizzatori https://cultura.biografieonline.it/sospensioni-ammortizzatori/ https://cultura.biografieonline.it/sospensioni-ammortizzatori/#respond Thu, 01 Oct 2015 10:11:39 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15257 Che differenza c’è tra le sospensioni e gli ammortizzatori? Il dubbio, che aleggia tra chi non ha una grande esperienza in fatto di macchine, è molto diffuso. Vale la pena, quindi, di risolvere il mistero. Per prima cosa, è bene sottolineare che sia le sospensioni che gli ammortizzatori sono importanti non solo per le prestazioni, ma anche per la sicurezza dei veicoli, in quanto servono a garantirne la tenuta di strada.

Sospensioni e ammortizzatori
Sospensioni e ammortizzatori

Le sospensioni, in particolare, sono costituite da componenti elastiche che collegano il telaio (cioè la struttura principale) della macchina alle ruote: il loro scopo è quello di assorbire i colpi e le sollecitazioni provenienti dal terreno (per esempio quando si incontra una buca o un dosso), favorendo la stabilità del veicolo e quindi offrendo il massimo comfort possibile a chi si trova alla guida e ai passeggeri.

L’importanza del ruolo delle sospensioni è facile da capire se si pensa a cosa accadrebbe se l’intera massa della macchina fosse collegata direttamente alle ruote: in pratica, tutti i movimenti delle ruote sarebbero trasmessi al telaio, e quindi a chi si trova a bordo, con sobbalzi a dir poco pericolosi. Insomma, riuscire a controllare il mezzo sarebbe pressoché impossibile, senza scordare la scomodità di un viaggio di questo tipo.

Le sospensioni si chiamano così in quanto separano le masse sospese (cioè la carrozzeria, gli interni, il motore, eccetera) dalle masse non sospese (cioè le gomme, i cerchioni e i freni) del veicolo.

E’ possibile vedere degli esempi di sospensione, qui.

I tipi di sospensione

Si può distinguere tra diversi generi di sospensioni: quelle a barre di torsione, quelle a balestra, quelle a molle e quelle pneumatiche. Le più utilizzate sono le sospensioni a molle elicoidali, che si basano su molle a torsione che agiscono per compressione. Per evitare che le molle si flettano lateralmente (come accade quando proviamo a premere una molla con le mani), esse sono dotate di una guida.

Sospensioni a molla
Sospensioni a molla elicoeidale

Le molle, a loro volta, possono essere lineari, vale a dire a flessibilità costante, o progressive, vale a dire a flessibilità variabile. In questo secondo caso, la flessibilità cambia in funzione della sollecitazione che si ottiene da spirali di dimensioni differenti.

Gli ammortizzatori

Gli ammortizzatori, invece, sono componenti associati alle sospensioni: il loro compito è quello di rallentare e di attenuare proprio il movimento delle sospensioni, le quali – essendo strumenti elastici – dopo una sollecitazione tendono a tornare allo stato iniziale non in modo fluido, ma con una certa violenza.

In assenza degli ammortizzatori, le sospensioni darebbero vita a reazioni tali da rendere nulla la loro azione, e di conseguenza il comfort di guida sarebbe comunque compromesso. Insomma, le sospensioni senza gli ammortizzatori non hanno ragion d’essere.

Senza gli ammortizzatori si potrebbero verificare anche delle conseguenze più gravi: per esempio, in presenza di una deformazione del manto stradale particolarmente evidente, come un buco più ampio della norma, le ruote della macchina rischierebbero addirittura di staccarsi da terra, con il veicolo che perderebbe aderenza e il conducente che farebbe molta fatica a controllarlo.

Sospensione - Ammortizzatore

Gli ammortizzatori, dunque, assorbono le oscillazioni e gli urti controllando il movimento delle sospensioni. Grazie ad essi le molle delle sospensioni possono essere morbide, in quanto la velocità di movimento delle sospensioni in corrispondenza degli urti viene tenuta sotto controllo.

Anche per gli ammortizzatori, così come per le sospensioni, si possono distinguere tipologie diverse: ammortizzatori idraulici, ammortizzatori a frizione, ammortizzatori pneumatici, ammortizzatori magnetici e mass damper.

Particolarmente interessanti sono gli ammortizzatori pneumatici, che si basano sulla presenza di un gas che passa attraverso una fessura nel momento dell’estensione e della compressione: in questo modo, l’energia che lo preme viene assorbita. Essendo il gas elastico, questi ammortizzatori possono essere adoperati anche come sospensioni. Una delle aziende leader nella produzione di questi componenti meccanici è bilstein.com

Ecco spiegata, dunque, la differenza tra sospensioni e ammortizzatori: le prime, in pratica, assorbono gli urti durante la circolazione, ma senza i secondi non potrebbero funzionare.

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