astrologia Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 28 Feb 2023 14:15:19 +0000 it-IT hourly 1 La teoria dei 4 elementi: fuoco, aria, acqua, terra https://cultura.biografieonline.it/quattro-elementi-naturali/ https://cultura.biografieonline.it/quattro-elementi-naturali/#comments Tue, 28 Feb 2023 12:11:09 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11228 Fuoco, aria, acqua, terra: elementi naturali da cui trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia. Su questa base è formulata la teoria dei quattro elementi naturali, introdotta a partire dal VI secolo a.C dal filosofo greco antico Anassimene di Mileto e successivamente dal filosofo siceliota Empedocle, assimilata anche dai filosofi greci Socrate ed Aristotele.

4 elementi
Fuoco, aria, acqua, terra: gli elementi alla base della teoria dei quattro elementi

I quattro elementi

Secondo questa teoria, ogni sostanza esistente, nel microcosmo e macrocosmo, è costituita da una composizione di quattro elementi naturali:

  1. fuoco;
  2. aria;
  3. acqua;
  4. terra.

Il fuoco, elemento purificatore e vivificatore, racchiude in sé il principio della vita, che scaturisce dalla sua energia.

L’aria, intangibile, è l’energia vitale che respiriamo, senza la quale non sarebbe possibile vivere; non può essere afferrata e rappresenta il respiro cosmico.

L’acqua, fonte della vita, dalla sorgente diventa torrente, poi fiume fino a giungere nel mare, oltrepassando gli ostacoli che incontra nel suo cammino, arrivando fino ad addentrarsi nelle profondità della terra.

La terra, solida e rigogliosa, simboleggia la materia primordiale, accoglie la vita e la nutre.

I quattro elementi
Secondo la teoria dei 4 elementi, ogni sostanza esistente, nel microcosmo e macrocosmo, è costituita da una composizione di quattro elementi, fuoco, aria, acqua, terra

I quattro elementi naturali sono intesi come stati di aggregazione della materia: fuoco, stato ardente; aria, stato gassoso; acqua, stato liquido; terra, stato solido. Essi hanno la caratteristica di essere in accordo oppure in opposizione tra di loro. Filistione, medico greco antico, suggerì che ad ogni elemento fosse attribuita una qualità: al fuoco è attribuito il caldo, all’aria il freddo, all’acqua l’umido e alla terra il secco, cosicché l’acqua risulta opposta al fuoco ma affine alla terra e l’umido opposto al secco ma affine al freddo. Dall’interazione di questi elementi, composti da particelle mescolate in proporzioni variabili, hanno origine tutti i fenomeni del cosmo: la nascita, la morte, la trasformazione. Le forze che permettono l’interazione degli elementi sono due: l’amore, forza attrattiva, e la discordia (o odio), forza repulsiva.

4 elementi
Filistione, medico greco antico, suggerì che ad ogni elemento fosse attribuita una qualità: al fuoco è attribuito il caldo, all’aria il freddo, all’acqua l’umido e alla terra il secco

Empedocle e i quattro elementi naturali

Secondo Empedocle, i 4 elementi naturali, ovvero le quattro radici (rhizai) che formano tutte le cose, sono governati dalla tensione fra l’amore e la discordia, i quali dominano a tempi alterni. Quando domina l’amore, tutti gli elementi sono fusi insieme in una sfera omogenea e priva di conflitti, lo Sfero. All’origine, nello Sfero, inizia una separazione degli elementi per azione della discordia, che porta alla distruzione della materia, al Caos. A questo punto, il ciclo delle due forze cosmiche, amore e discordia, continua grazie ad un nuovo intervento dell’amore, che riporta equilibrio e vita alla materia, per arrivare poi ad imporsi sulla discordia e ritornare nella condizione iniziale di Sfero. Da qui il ciclo ricomincia.

Aristotele e i 4 elementi

Ai quattro elementi, Aristotele ne aggiungerà un quinto: la quintessenza, chiamata etere, che costituisce la materia delle sfere celesti, l’essenza del mondo celeste, eterno, immutabile, trasparente.

La tetraktys pitagorica

Secondo Pitagora, matematico e filosofo greco, disponendo i primi quattro numeri naturali nella forma di un triangolo equilatero, in modo da formare una piramide con dieci punti, si identifica il simbolismo dei 4 elementi nella cosiddetta tetraktys.

Partendo dall’alto, nella tetraktys troviamo:

  • il punto, che rappresenta l’unità e viene fatto coincidere con il fuoco;
  • i 2 punti, che rappresentano la dualità e corrispondono all’aria;
  • i 3 punti, che rappresentano la superficie piana, la creazione, e corrispondono all’acqua;
  • i 4 punti, che rappresentano la materialità e corrispondono alla terra.

La tetraktys racchiude quindi l’intera natura dell’universo.

tetraktys
Nella “tetraktys” si identifica il simbolismo dei 4 elementi
tetraktys
Nella tetraktys, il punto, che rappresenta l’unità e viene fatto coincidere con il fuoco; i due punti, che rappresentano la dualità e corrispondono all’aria; i tre punti, che rappresentano la superficie piana, la creazione, e corrispondono all’acqua; i 4 punti, che rappresentano la materialità e corrispondono alla terra

Ippocrate e la teoria umorale

Ippocrate, medico greco antico, cercò di applicare la teoria dei 4 elementi alla natura umana, descrivendo l’esistenza di quattro umori base, associati agli elementi:

  • bile gialla (fegato) associata al fuoco;
  • sangue (cuore) all’aria;
  • flegma (testa) all’acqua;
  • bile nera (milza) alla terra.

L’equilibrio di questi elementi conferirebbe il buon funzionamento dell’organismo, mentre la dominanza dell’uno o dell’altro, determinerebbe la malattia.

A questi elementi corrispondono anche quattro temperamenti, associati a quattro personalità:

  1. il malinconico, nel quale predomina la bile nera, è magro, debole, pallido, avaro e triste;
  2. il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
  3. il flemmatico, con eccesso di flegma, è robusto, pigro, lento e sciocco;
  4. il sanguigno, nel quale predomina il sangue, è robusto, allegro, goloso, socievole, dedito ad una sessualità giocosa.

Gli umori e le stagioni

Gli umori, innescati dai temperamenti, definiscono la costituzione fisica, il carattere, la salute.

A seconda dei momenti della giornata, delle stagioni e dell’età, gli umori prevalgono o diminuiscono.

Ai quattro elementi e temperamenti si associano, infatti, anche le quattro stagioni:

  1. alla primavera si associa il sanguigno;
  2. all’estate il collerico;
  3. all’autunno il flemmatico;
  4. all’inverno il malinconico.

Anche le quattro stagioni della vita si possono ricondurre ai 4 elementi:

  1. l’infanzia (flemma);
  2. la giovinezza (sangue);
  3. la maturità (collera);
  4. la vecchiaia (malinconia).

Durante la giornata, inoltre, vi è il prevalere di uno o dell’altro elemento:

  • nelle prime tre ore del mattino e nelle ultime della sera prevale il sangue;
  • la collera domina nelle sei ore in mezzo al giorno;
  • la malinconia nelle prime tre ore della sera e nelle ultime tre del giorno;
  • mentre nelle sei ore a mezzo della notte prevale la flemma.
Teoria umorale
Schema della teoria umorale

I 4 elementi naturali e l’astrologia

Nell’astrologia occidentale, i segni zodiacali vengono suddivisi nei quattro elementi:

L’appartenenza di un segno zodiacale ad un gruppo gli conferisce determinate caratteristiche poiché diverse sono le energie che vengono attribuite ad ogni elemento.

4 elementi segni zodiacali
Segni zodiacali associati ad ognuno dei 4 elementi
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Ofiuco: la tredicesima costellazione https://cultura.biografieonline.it/tredicesima-costellazione-zodiaco-ofiuco/ https://cultura.biografieonline.it/tredicesima-costellazione-zodiaco-ofiuco/#comments Wed, 05 Nov 2014 18:23:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12370 Attualmente, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) divide il cielo in 88 costellazioni ufficiali. Tra queste, vi sono quelle dello Zodiaco e anche quella di Ofiuco, la cui particolarità è quella di essere l’unica a non aver dato il nome ad un segno astrologico.

Costellazione di Ofiuco
La tredicesima costellazione: Ofiuco

Le costellazioni zodiacali sono quelle che intersecano l’eclittica, ovvero il percorso apparente del Sole nel suo moto annuo; sono quelle cioè che vengono percorse dal Sole durante il suo “tragitto” annuale nel cielo. Durante questo percorso lungo la volta celeste, il Sole attraversa la costellazione di Ofiuco dal 30 novembre al 17 dicembre, dopo aver percorso un piccolo tratto all’interno della costellazione dello Scorpione. Quindi, lo zodiaco astronomico comprende anche una tredicesima costellazione: Ofiuco, o Serpentario, poiché l’eclittica “attraversa” 13 costellazioni, e non 12.

Durante il suo moto annuo, il Sole permane per più tempo nella tredicesima costellazione, l’Ofiuco, rispetto alla costellazione dello Scorpione. Gli astrologi ignorarono la costellazione di Ofiuco, senza inserirla nello Zodiaco, probabilmente perché, considerando soltanto 12 costellazioni zodiacali, si poteva abbinare comodamente ognuna di queste ad uno dei 12 mesi dell’anno. Quindi nel corso dell’anno, il Sole attraversa i 12 segni astrologici convenzionali, ma percorre 13 costellazioni.

Costellazioni zodiacali
Nel corso dell’anno, il Sole attraversa i 12 segni astrologici convenzionali, ma anche la costellazione di Ofiuco

Ofiuco nella mitologia

Il termine Ofiuco deriva dal latino Ophiūchus, ovvero “colui che porta il serpente, serpentario”. La costellazione di Ofiuco rappresenta un uomo con un serpente avvolto attorno al corpo; in una mano tiene la testa del serpente, nell’altra la coda. Conosciuta fin dall’antichità, è una delle 48 costellazioni descritte da Tolomeo.

Ofiuco rappresenta il dio della medicina Asclepio (Esculapio per i Latini), figlio di Apollo. Secondo la mitologia greca, dopo aver scoperto un’erba portata da un serpente, Esculapio acquistò sorprendenti doti di guaritore, diventando così il più grande medico dell’antichità. Per questo motivo viene ricordato dalla leggenda come il primo medico della storia.

Ofiuco nella mitologia
Rappresentazione di Ofiuco: un uomo con un serpente avvolto attorno al corpo; in una mano tiene la testa del serpente, nell’altra la coda

Caratteristiche della costellazione di Ofiuco

La posizione nel cielo della costellazione di Ofiuco è tra lo Scorpione ed il Sagittario; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è da maggio, basso sull’orizzonte ad est, ad ottobre, basso sull’orizzonte ad ovest. Raggiunge il suo culmine, ad un’altezza di oltre 40° sull’orizzonte a sud, i primi giorni di agosto.

Le stelle principali della costellazione sono: α Ophiuchi, o Ras Alhague, stella bianca distante da noi 47 anni luce; η Ophiuchi, o Sabik, stella bianca distante 84 anni luce; ζ Ophiuchi, o Han, stella blu distante 458 anni luce; δ Ophiuchi, o Yed Prior, gigante rossa distante 170 anni luce; β Ophiuchi, o Cebalrai, stella arancione distante 82 anni luce.

La parte meridionale della costellazione di Ofiuco ricade sulla Via Lattea, in direzione del centro galattico. Per questo motivo la costellazione presenta numerosi ammassi stellari e diverse nebulose: gli ammassi aperti IC 4665 e NGC 6633, gli ammassi globulari M9, M10, M12, M14, M19, M62 ed M107, le nebulose planetarie NGC 6572, NGC 6309, NGC 6369 e la Nebulosa Pipa. Visibile anche la galassia doppia NGC 6240. La costellazione di Ofiuco contiene inoltre diversi sistemi planetari, ovvero diversi oggetti di natura non stellare che orbitano intorno ad una stella.

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Differenza tra astronomia e astrologia https://cultura.biografieonline.it/astronomia-astrologia-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/astronomia-astrologia-differenze/#comments Tue, 04 Nov 2014 19:47:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12358 Astronomia e astrologia sono due termini molto simili ma presentano invece importanti differenze che è giusto conoscere. In questo articolo, approfondiamo la differenza tra le due materie per non confonderle.

Differenza tra astronomia e astrologia
Astronomia e astrologia: due termini molto simili ma che hanno significati differenti

L’astronomia

L’astronomia è la scienza che studia i corpi celesti, le loro origini, i loro movimenti, le loro caratteristiche, le loro posizioni, le leggi che li governano e tutti i fenomeni fisici ad essi collegati. L’astronomia, il cui termine deriva dal greco astron, astro, stella, e nomos, legge, con significato “legge delle stelle”, si basa sul metodo scientifico fin dai tempi di Galileo Galilei, che ebbe un ruolo fondamentale nel progresso di questa scienza, ed è quindi lo studio della materia e degli oggetti al di fuori dell’atmosfera terrestre e delle loro proprietà fisiche e chimiche.

L’astronomia è la più antica delle scienze naturali, antica quanto l’origine dell’uomo che, attraverso la propria vista, ha sempre osservato la volta celeste comprendendo sempre di più i meccanismi del Cosmo. Il legame dell’uomo con il cielo è molto antico: l’uomo preistorico, osservando il cielo, aveva imparato a prevedere i moti degli oggetti celesti visibili, stelle e pianeti. Le conoscenze astronomiche di Babilonesi ed Egizi erano molto avanzate: descrivevano i fenomeni celesti con elevata precisione. Questo si può riscontrare anche nella costruzione delle piramidi, allineate secondo la posizione delle stelle: la disposizione delle tre piramidi nella piana di Giza è l’esatta raffigurazione al suolo delle tre stelle corrispondenti alla cosiddetta Cintura di Orione, nell’omonima costellazione.

I Greci contribuirono in modo notevole ad accrescere le conoscenze astronomiche, con Ipparco e Tolomeo. Dante, nella sua Divina Commedia, dimostra di avere notevoli conoscenze astronomiche. L’invenzione del telescopio ha permesso poi un grande passo in avanti nell’apprendimento delle dinamiche dell’Universo e l’esistenza della nostra galassia, la Via Lattea, e delle altre galassie, fu provata nel XX secolo. Nomi illustri di astronomi che nel corso della storia diedero un prezioso contributo con le loro scoperte sono Niccolò Copernico, Giovanni Keplero, il già citato Galileo Galilei, Christiaan Huygens, Isaac Newton, William Herschel, Edwin Hubble.

Sistema Solare
L’astronomia è la più antica delle scienze naturali, antica quanto l’origine dell’uomo che, attraverso la propria vista, ha sempre osservato la volta celeste comprendendo sempre di più i meccanismi del Cosmo

L’astrologia

L’astrologia, il cui termine deriva dal greco astron, astro, stella, e logos, discorso, è invece un insieme di credenze che affermano l’esistenza di un’influenza esercitata dai corpi celesti sugli esseri umani e, in base ad essa, presume di poter prevedere avvenimenti futuri; si basa sulla convinzione che il movimento dei corpi celesti sullo sfondo creato dalle costellazioni zodiacali nella volta celeste, possa determinare il futuro degli uomini. L’astrologia, quindi, non è una scienza e si limita a considerare soltanto gli eventi astronomici all’interno del nostro Sistema Solare e l’influsso che essi esercitano sugli uomini. Per molti secoli astrologia e astronomia procedettero di pari passo finché le scoperte astronomiche, come il sistema eliocentrico, l’invenzione del cannocchiale, calcoli astronomici più precisi, permisero di capire che l’astrologia era basata su superstizioni e credenze infondate, come quella che la Terra fosse al centro dell’Universo.

Costellazioni zodiacali
L’astrologia si basa sulla convinzione che il movimento dei corpi celesti sullo sfondo creato dalle costellazioni zodiacali possa determinare il futuro degli uomini

Conclusioni

L’astronomia è una scienza, mentre l’astrologia è una credenza, una pseudoscienza; l’astronomia si basa su osservazioni, studi, calcoli, mentre l’astrologia afferma di poter determinare le influenze dei corpi celesti sugli esseri umani e prevedere avvenimenti futuri; l’astronomia studia tutti i fenomeni collegati ai corpi celesti, come anche eclissi, passaggi di comete e meteoriti, mentre l’astrologia indica i presunti effetti dei corpi celesti sugli esseri umani attraverso gli oroscopi, ovvero l’interpretazione astrologica della posizione dei corpi celesti rispetto ai segni dello zodiaco e la relativa influenza che eserciterebbe quella determinata configurazione dei cieli su un evento relativo ad una persona in una determinata data.

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Oroscopo e Astrologia: credere o non credere? https://cultura.biografieonline.it/credere-o-no-all-oroscopo/ https://cultura.biografieonline.it/credere-o-no-all-oroscopo/#respond Sun, 23 Jun 2013 15:15:34 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=7539 Non mi vergogno a dirlo: io sono una di quelle persone che, appena acquista una rivista, si mette subito alla ricerca dell’oroscopo. Pur non lasciandomi condizionare da ciò che scrivono al riguardo, mi piace cominciare la giornata sbirciando cosa potrebbe succedere al mio segno zodiacale. L’Astrologia, però, è una disciplina di tutto rispetto, non ha nulla a che fare con le previsioni superficiali che si leggono sui giornali, poiché  studia in maniera completa e approfondita l’incidenza degli archetipi e l’influenza dell’oroscopo nella realtà di ogni giorno. Conosciuta fin dall’antichità, l’Astrologia possiede una connotazione esoterica che la rende affascinante e misteriosa.

Credere o non credere all'oroscopo?
Credere o non credere all’oroscopo e all’astrologia?

Il fulcro dell’Astrologia è nell’interpretazione dell’oroscopo, un grafico che riporta la posizione dei diversi pianeti al momento specifico della nascita di una persona. Si dovrebbe parlare più correttamente di “oroscopo natale”, una guida per lo più generale che viene poi personalizzata in base alle scelte personali. Attraverso l’individuazione del tema natale si può risalire alle tendenze caratteriali e psicologiche e alle predisposizioni di ognuno. In pratica, l’oroscopo è il punto dell’ellittica che si trova sull’orizzonte in un dato momento, in base al quale si può rilevare la posizione dei pianeti e dello zodiaco, per esempio al momento della nascita.

Oroscopi
Oroscopo, astrologia e segni zodiacali

Cosa significa Oroscopo?

Il termine “oroscopo” deriva dalla lingua greca “horoscopos” e significa: osservare l’ora. Anche nell’accezione latina la parola conserva il medesimo significato: “horoscopus” significa infatti: “ciò che indica il tempo”. L’invenzione dei dodici segni dello Zodiaco risale al 600 a.C. Sono stati i Babilonesi ad inventare questi simboli corrispondenti ai dodici mesi dell’anno, utilizzati ancora dalla moderna astrologia. Gli studiosi di astrologia babilonesi (denominati Caldei) cominciano ad aprire botteghe per diffondere le loro conoscenze, ma con l’avvento del Cristianesimo i Caldei vengono considerati alla stregua dei pagani, e quindi giudicati con ostilità.

Con le Crociate l’astrologia comincia a diffondersi in tutta Europa, per poi arrivare all’apice della diffusione dopo la prima guerra mondiale, quando comincia ad apparire sui giornali la pagina quotidiana dedicata all’oroscopo.

Oggi almeno il 90% delle persone under 30 conosce a quale segno zodiacale appartiene, e in molti si rivolgono agli astrologi per conoscere il proprio futuro. In genere questo avviene attraverso la consultazione di una tavola astrologica che contiene la posizione dei singoli pianeti al momento della nascita. Ma è pur vero che esistono tantissimi “sistemi astrologici” diversi tra loro e spesso contraddittori, appartenenti a varie culture anche piuttosto antiche (per esempio, l’oroscopo cinese). L’astrologia, infatti, pur studiando il movimento dei pianeti e basandosi su elementi di astronomia, non è una scienza e non ha neppure l’ambizione di esserlo.

Perché si crede all’oroscopo?

L’astrologia si fonda essenzialmente su quella che gli psicologi chiamano “validazione personale”: se crediamo fermamente che qualcosa sia così, tendiamo a ricordare solo gli avvenimenti che appoggiano tale situazione, lasciando cadere nel dimenticatoio tutto quello che invece se ne allontana. Siamo tutti portati a ricordare ciò che va bene per noi tralasciando gli aspetti che non combaciano.

Secondo gli psicologi questa “lettura a freddo” è capace di influenzare le persone. La scienza da sempre nutre forti dubbi sull’affidabilità dell’astrologia, basandosi sull’assunto che più del tema natale influisca sugli individui la predisposizione genetica. L’astrologia può essere considerata una disciplina a metà strada tra religione e psicoterapia. A seconda di come la si utilizzi nella vita quotidiana, questa disciplina può essere di supporto o potenzialmente pericolosa. Una cosa è certa: che ci crediamo o no, una sbirciatina all’oroscopo la diamo un po’ tutti.

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La costellazione della Vergine https://cultura.biografieonline.it/costellazione-della-vergine/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-della-vergine/#comments Sun, 31 Mar 2013 20:26:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6655 La costellazione della Vergine, in latino Virgo, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Leone, ad ovest, e la Bilancia, ad est; visibile da febbraio, verso est, bassa all’orizzonte, fino a luglio, verso ovest, il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è verso giugno, alta nel cielo verso sud.

Costellazione della Vergine
Costellazione della Vergine

Le stelle principali della costellazione sono: α Virginis (Spica) stella azzurra, la più brillante della costellazione, distante dalla Terra 262 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); γ Virginis (Porrima) stella doppia giallastra, distante da noi 39 anni luce; ε Virginis (Vindemiatrix) stella gialla distante 102 anni luce; ζ Virginis (Heze) stella bianca distante 73 anni luce; δ Virginis (Minelauva) stella gigante rossa distante 202 anni luce; β Virginis (Zavijava) stella gialla distante 36 anni luce.

La costellazione della Vergine si trova in una regione lontana dalla scia luminosa della Via Lattea; per questo motivo è possibile osservare al suo interno un gran numero di galassie. L’agglomerato di galassie più ricco è il cosiddetto Ammasso della Vergine, distante 60 milioni di anni luce, che contiene la galassia gigante M87, una delle più grandi conosciute. Visibile anche la nota Galassia Sombrero (M104), una delle più fotografate nell’ambito della fotografia astronomica amatoriale. All’interno della costellazione è presente anche il quasar (contrazione di QUASi-stellAR radio source, radiosorgente quasi stellare) 3C 273, situato a 3 miliardi di anni luce da noi.

All’interno della costellazione sono altresì presenti diversi sistemi planetari: quello della stella nana gialla 70 Virginis, attorno a cui orbita un pianeta gigante gassoso, e quello della pulsar millisecondo PSR B1257+12 che possiede tre pianeti, con masse comprese fra un quarto e quattro volte la massa di Giove.

Nella mitologia, la costellazione della Vergine viene interpretata e rappresentata in diverse versioni: secondo una di queste, raffigura Astrea, la dea della giustizia, figlia del dio Zeus e della dea Temi; un’altra indica la Vergine come la dea Cerere, rappresentata con una spiga in mano, oppure associata a Persefone, dea dell’oltretomba poichè, nei mesi primaverili quando la costellazione è più visibile, esce dal mondo delle tenebre.

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La costellazione del Leone https://cultura.biografieonline.it/leone-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/leone-costellazione/#comments Sun, 24 Feb 2013 14:39:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6406 La costellazione del Leone, in latino Leo, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Cancro, ad ovest, e la Vergine, ad est; visibile da dicembre, verso est, bassa all’orizzonte, fino a giugno verso ovest, il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è ad aprile, alta nel cielo verso sud.

Costellazione del LeoneLe stelle principali della costellazione sono: α Leonis (Regolo) stella azzurra, la più luminosa della costellazione, distante 77 anni luce dalla Terra (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); γ Leonis (Algieba) stella azzurra doppia distante circa 126 anni luce; β Leonis (Denebola) stella bianca distante 36 anni luce; δ Leonis (Zosma) stella bianca, distante 58 anni luce; ε Leonis (Ras Elased Australis) stella gialla, distante 251 anni luce; θ Leonis (Coxa) stella bianca, distante 178 anni luce.

Essendo la costellazione del Leone posizionata lontano dalla Via Lattea, è possibile osservare nel profondo cielo tantissime galassie: M65, M66, NGC 3628, M95, M96, NGC 2903, NGC 3193, NGC 3607. All’interno della costellazione sono altresì presenti diversi sistemi planetari: quello della stella gigante arancione HD 102272, attorno alla quale orbitano due pianeti di tipo gioviano, e quello della stella nana rossa Gliese 436, attorno alla quale orbita un pianeta la cui massa è simile a quella di Nettuno.

Lo sciame meteorico che si origina dalla costellazione del Leone, le Leonidi, è provocato dalla Cometa Tempel-Tuttle, quando la Terra attraversa la scia delle particelle lasciate dal passaggio di questa cometa periodica del Sistema Solare. Lo sciame è visibile ogni anno di norma dal 14 al 21 novembre con un massimo attorno al 17.

Nella mitologia, la costellazione del Leone rappresenta la prima delle dodici fatiche di Ercole e cioè cercare di uccidere l’invulnerabile Leone di Nemea, che aveva la particolarità di avere la pelle resistente a qualsiasi arma, non poteva essere né scalfita, né trapassata.

Ercole - Eracle - Dodici fatiche - Leone di Nemea - 12 fatiche di Ercole
Ercole e il Leone di Nemea: è la prima delle 12 fatiche

Ercole avrebbe dovuto portare la pelle del leone come trofeo. Durante un viaggio attraverso i boschi, Ercole fu sorpreso dal leone, che gli ruppe l’armatura e spezzò un dito. Dopo un feroce duello, Ercole riuscì ad afferrargli la criniera e costringerlo a terra, dichiarandolo sconfitto. Alla morte, il leone fu posto in cielo da Zeus tra i segni dello zodiaco, dove andò a formare la costellazione del Leone.

Il termine “solleone”, che sta ad indicare il clima tipico della stagione estiva, deriva proprio da questa costellazione poiché, alcune migliaia di anni fa il Sole si trovava nel Leone nel periodo più caldo e segnava il passaggio del Sole al solstizio d’estate.

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La costellazione del Cancro https://cultura.biografieonline.it/cancro-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/cancro-costellazione/#comments Sat, 02 Feb 2013 16:23:38 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6085 La costellazione del Cancro, in latino Cancer, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra i Gemelli ad ovest ed il Leone ad est; visibile da dicembre, verso est, bassa all’orizzonte, fino a maggio, verso ovest, il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a febbraio/marzo, alta nel cielo verso sud.

Costellazione del Cancro
Costellazione del Cancro

Le stelle principali della costellazione sono: β Cancri (Altarf) stella arancione, la più brillante della costellazione, distante 290 anni luce dalla Terra (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); δ Cancri (Asellus Australis) anch’essa stella arancione, distante 136 anni luce da noi e fa parte dell’ammasso aperto del Presepe, di cui si tratterà più sotto; ι Cancri (Decapoda) stella gialla distante 298 anni luce, che possiede una stella compagna bianco-azzurra; α Cancri (Acubens) stella bianca distante 173 anni luce; ζ Cancri (Tegmen), stella tripla distante approssimativamente 83 anni luce; DX Cancri, stella nana rossa, distante 11,82 anni luce.

Nella costellazione è presente 55 Cancri, stella doppia composta da una nana rossa e una gialla, distante circa 41 anni luce dalla Terra, attorno alla quale orbita il sistema planetario extrasolare più grande conosciuto attualmente: possiede cinque pianeti confermati, quattro dei quali hanno una massa simile a quella di Giove e Saturno ed il più interno a quella di Nettuno.

All’interno della costellazione sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea: il più noto è il brillante ammasso aperto denominato “Ammasso del Presepe”, conosciuto anche come “Ammasso Alveare” (M44) che, in una notte particolarmente nitida, è osservabile anche ad occhio nudo ed appare come una macchia chiara e nebulosa; per questo è noto fin dall’antichità: Greci e Romani figuravano l’ammasso del Presepe come una “mangiatoia” (dal termine præsepe, in latino, che significa appunto mangiatoia o arnia da cui anche il nome alveare) da cui si cibavano due asini. E’ stato uno dei primi oggetti celesti che Galileo Galilei osservò con il suo cannocchiale nel 1609.

Presente nella costellazione anche l’ammasso aperto M67 e diverse galassie, tra cui NGC 2775, galassia a spirale gigante.

Nella mitologia, la costellazione del Cancro, rappresenta la seconda delle dodici fatiche di Ercole: durante il combattimento con Idra, mostro con nove teste a forma di serpente, di cui una immortale, un granchio inviato dalla dea Era, morse al piede Ercole, che lo uccise. Era premiò il granchio ponendolo in cielo, nell’omonima costellazione.

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La costellazione dei Gemelli https://cultura.biografieonline.it/gemelli-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/gemelli-costellazione/#comments Mon, 21 Jan 2013 19:49:21 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5854 La costellazione dei Gemelli, in latino Gemini, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Toro ad ovest ed il Cancro ad est, vicino alla costellazione di Orione; visibile da dicembre, verso est, bassa all’orizzonte, fino a maggio, verso ovest; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a febbraio, alta nel cielo verso sud.

Costellazione dei Gemelli
Costellazione dei Gemelli

Le stelle principali della costellazione sono: Polluce (β Geminorum) stella arancione, la più luminosa, distante dalla Terra circa 34 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); Castore (α Geminorum) stella bianca, costituita in realtà da un sistema multiplo di sei componenti, distante 52 anni luce da noi; Alhena (γ Geminorum) stella bianca distante 105 anni luce; μ Geminorum (Tejat Posterior) stella rossa distante 232 anni luce; ε Geminorum (Mebsuta) stella bianca distante da noi 903 anni luce.

All’interno della costellazione sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea: il brillante ammasso aperto M35, distante 2.800 anni luce dalla Terra e la Nebulosa Eschimese, nebulosa planetaria, chiamata così perché il suo aspetto è simile alla testa di una persona con indosso il cappuccio di una giacca a vento.

Plutone fu scoperto in questa costellazione nel 1930.

La leggenda legata alla costellazione narra di due gemelli molto legati l’uno all’altro, Castore e Polluce, conosciuti anche come Dioscuri ovvero “figli di Zeus”, che combatterono contro Ida e Linceo, figli di Afareo, re dei Messeni. Castore fu ucciso da Ida e Polluce per vendicarsi uccise Linceo. Polluce, rinunciò alla sua immortalità per raggiungere il fratello. Zeus, pose i due gemelli in cielo, rendendoli inseparabili per l’eternità.

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La costellazione del Toro https://cultura.biografieonline.it/costellazione-del-toro/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-del-toro/#comments Fri, 28 Dec 2012 17:33:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5640 La costellazione del Toro, in latino Taurus, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra l’Ariete ad ovest ed i Gemelli ad est, vicino alla costellazione di Orione; visibile da ottobre, verso est, ad aprile, verso ovest; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a dicembre, alta nel cielo verso sud.

Costellazione del Toro
Costellazione del Toro

Le stelle principali della costellazione sono: Aldebaran (α Tauri) la stella principale, una gigante arancione, distante dalla Terra 65 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km) che rappresenta l’occhio del Toro; Elnath (β Tauri) stella azzurra, distante da noi 131 anni luce, rappresenta uno dei corni del Toro; Alcyone (η Tauri) stella azzurra, distante 368 anni luce, è la più brillante dell’ammasso delle Pleiadi; ζ Tauri, stella azzurra distante 417 anni luce, che rappresenta l’altro corno del Toro.

All’interno della costellazione sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea: il più noto è l’ammasso aperto delle Pleiadi, visibile anche ad occhio nudo, che è il più luminoso della volta celeste; le Pleiadi sono composte da numerose stelle, notissime fin dall’antichità grazie alla loro grande visibilità nel cielo notturno. Citate da Omero e da Tolomeo, erano chiamate le Sette Sorelle nella mitologia greca, mentre per i Vichinghi rappresentavano le galline di Freyja, dea dell’amore e della seduzione, protagonista della leggenda riguardo l’usanza di baciarsi sotto il vischio durante le festività natalizie; Giovanni Pascoli ne Il gelsomino notturno, le chiama Chioccetta, equiparandole ad una chioccia nell’aia col suo seguito di pulcini; Gabriele D’Annunzio, per la sua opera poetica Laudi, pensò di chiamare ognuno dei 7 volumi con il nome di ognuna delle stelle delle Pleiadi, ma ne realizzò solo cinque.

Visibili nella costellazione anche l’ammasso aperto delle Iadi e la Nebulosa del Granchio (M1), il residuo dell’esplosione di una supernova avvenuta nel 1054.

Presente anche il sistema planetario della stella HD 37124, attorno alla quale orbitano tre pianeti, tutti con massa inferiore a quella di Giove.

Una delle leggende legate alla costellazione del Toro narra che Zeus, re degli dei, volendo conquistare Europa, principessa fenicia, si tramutò in un toro bianco. Europa, che ne rimase subito colpita, salì sul suo dorso, pose una ghirlanda tra le sue corna e si fece condurre su un’isola. Qui Zeus assunse di nuovo le proprie sembianze e riuscì nel proposito di sedurre Europa. Associata al Toro è anche la figura del Minotauro, essere metà uomo e metà toro.

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La costellazione dell’Ariete https://cultura.biografieonline.it/costellazione-ariete/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-ariete/#comments Tue, 18 Dec 2012 11:24:49 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5466 La costellazione dell’Ariete, in latino Aries, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra i Pesci ad ovest e il Toro ad est, ed il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è da settembre, ad est, bassa nel cielo, fino ad inverno inoltrato, alta nel cielo verso sud.

Costellazione dell'Ariete
Costellazione dell’Ariete

Le stelle principali della costellazione sono: Hamal (α Arietis) stella principale di colore arancione, distante dalla Terra 66 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); Sheratan (β Arietis) stella bianca, distante 60 anni luce; 41 Arietis (Bharani) stella azzurra, distante 159 anni luce; γ Arietis (Mesarthim) stella bianca, distante 204 anni luce.

All’interno della costellazione non sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea, tranne alcune nebulose oscure facenti parte della Nube di Perseo, una zona di formazione stellare. Osservabile la galassia NGC 772, visibile a sudest di β Arietis, e la piccola NGC 821, a sud. Presenti anche alcuni sistemi planetari: quello della stella HIP 14810 con tre pianeti, di cui uno è un pianeta gioviano caldo, cioè un pianeta extrasolare la cui massa è simile o superiore a quella di Giove ma che orbita molto vicino alla propria stella madre; e quello della stella HD 12661, nana gialla con due pianeti orbitanti.

Alla costellazione dell’Ariete è legata una leggenda della mitologia greca: Nefele, dea delle nuvole, figlia di Zeus, fu abbandonata dal suo sposo Atamante, re di Boezia, regione dell’antica Grecia. La nuova compagna di Atamante, Ino, convinse l’uomo a sacrificare a Zeus i figli avuti da Nefele. Gli dei, per impedire questo sacrificio, mandarono un ariete dal vello d’oro in loro aiuto, che riuscì a sottrarli alla morte.

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