L’espressione andare a ramengo significa andare in rovina, finire in bancarotta, subire un crollo inteso a livello finanziario. Se ne fa uso comune ormai sia dal punto di vista asservito che anche nella forma di un’esclamazione, volgare, ai danni di chi si aggiudica questo malaugurio. L’origine di questo modo di dire in molti concordano nel localizzarla nel Veneto. L’espressione, in ogni caso, anche in base alla ricostruzione storica che segue, ha origine nel parlato volgare dell’alto Italia.
Ogni espressione, ogni parola o lemma del nostro dizionario possiede quasi sempre una storia antica, alcune volte addirittura secolare. È il caso, questo, dell’espressione andare a ramengo che risale ad una pratica civile diffusa nell’Alto Medioevo.
#Cacciari : “Epidemia o non epidemia è la democrazia che va a remengo”
Non sono parole di Salvini o Meloni, ma di un filosofo di sinistra con sangue emiliano nelle vene.#DittaturaSanitaria #StaseraItalia #COVID19 pic.twitter.com/cLX1coVzjc— TELADOIOLANIUS (@TELADOIOLANIUS) October 7, 2020
In una collocazione possibile fra il sesto e il nono secolo dopo Cristo, infatti, la città di Asti era capitale di un ducato di origine longabarda. Su questo territorio accadeva che chi commetteva reati al patrimonio veniva punito con il confinamento.
In particolare, chi si macchiava di tale reato veniva letteralmente deportato nel comune più periferico del ducato. Trattasi di Aramengo, città collocata tra Asti e Torino. Qui si trovava sia il luogo di detenzione che anche il tribunale adibito a processare i colpevoli di tale misfatto.
L’espressione, nativamente, è ad ramingum ed ha origine nella zona del Piemonte, come abbiamo visto. Viaggia per secoli nell’Italia settentrionale per poi sconfinare con l’Unità d’Italia a tutte le parti dello stivale. Oggi è entrata a pieno titolo nella lingua italiana e viene utilizzata normalmente in tutto il territorio nazionale.
C’è una variante dell’espressione andare a ramengo di natura “nautica”. È forse qui che ritornano le origini venete di questa espressione. In ogni caso, appartiene al linguaggio marinaro l’espressione andare a remengo (con la e) che significa lasciare la nave in balia del vento e del mare, alla deriva e senza governo.