Architetture famose Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 25 Jan 2023 22:12:58 +0000 it-IT hourly 1 Duomo e cattedrale: differenze https://cultura.biografieonline.it/duomo-cattedrale-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/duomo-cattedrale-differenze/#respond Thu, 05 Nov 2020 13:16:18 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23204 Accade spesso di sentir parlare di termini come duomo e cattedrale e di confondersi sul loro significato. La chiesa principale di Milano è il Duomo. Quella di Parigi è la cattedrale di Notre-Dame. Ma forse non tutti conoscono le differenze sostanziali che ci sono tra duomo e cattedrale. Si tratta di due parole differenti. Vediamo in questo articolo il loro significato.

Il Duomo di Milano
Il Duomo di Milano

Duomo

La parola Duomo deriva dal vocabolo latino domus che nell’antica Roma significava semplicemente casa. Il duomo è considerato la chiesa principale di un centro urbano, in particolare nei paesi di lingua italiana e tedesca. È un edificio imponente caratterizzato con cupola derivante dal riutilizzo di edifici dell’Impero Romano ed è spesso anche la cattedrale della diocesi.

Si tratta di un luogo ovvero la Casa di Dio, dove si riuniscono i fedeli per pregare ed assistere alla liturgia. Inizialmente, i cristiani si trovavano insieme in qualche casa, per pregare e celebrare insieme l’Eucarestia. Solo in seguito si è iniziato a pregare e celebrare l’Eucaristia presso gli edifici religiosi. Esempi di noti edifici religiosi conosciuti in Italia sono: il Duomo di Torino, quello di Firenze e il già citato Duomo di Milano. Essi sono veri e propri simboli dei capoluoghi.Ai giorni nostri, questo tipo di strutture sono fondamentali all’interno del panorama architettonico religioso.

Cattedrale

Ora vediamo il significato del termine cattedrale. Per cattedrale si intende un importante centro nevralgico di una diocesi, che contiene la sede della cattedra o trono del vescovo. Il termine cattedrale deriva appunto da “cattedra” (cathedra), perché essa ospita la cattedra del vescovo.

Un altro nome con cui si indica la cattedrale è ecclesia mater. Questo termine sta ad indicare la “chiesa madre” di una diocesi. Data la sua importanza, la cattedrale viene anche chiamata con il nome di ecclesia maior. La cattedrale è quindi la chiesa principale di tutta la diocesi, simbolo dell’unità di coloro che credono nella fede proclamata dal vescovo.

Interno della Cattedrale di Chartres
La Cattedrale di Chartres, una foto dell’interno

In Francia si adotta il termine cattedrale (cathédral) per indicare non solo le chiese che sono sedi vescovili, ma anche molte chiese che hanno una rilevante importanza storica.

Tra le cattedrali italiane e straniere da ricordare troviamo: la cattedrale di Siena, quella di Notre-Dame di Parigi, la cattedrale di Cadice in Spagna e quella imponente di Colonia. Ma sono molte le cattedrali disseminate nel mondo e che hanno una valenza storica di rilievo nel panorama architettonico religioso.

In ultimo, dobbiamo considerare che se una città è sede vescovile, allora il luogo ecclesiastico duomo e cattedrale coincidono: sono la stessa cosa. Pertanto non è errato dire Cattedrale di Milano.

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Domotica, cos’è, a chi serve e quali sono le ultime novità https://cultura.biografieonline.it/domotica/ https://cultura.biografieonline.it/domotica/#respond Wed, 19 Jun 2019 09:29:11 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=26419 La domotica può essere definita come una scienza interdisciplinare che si occupa di tutte quelle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e in tutti quegli altri luoghi in cui la presenza dell’uomo è predominante. Quest’area fortemente multidisciplinare, richiede il contributo di molte tecnologie e professionalità differenti. Architettura, ingegneria edile, automazione, elettronica, telecomunicazioni ed informatica sono quelle discipline che interagendo danno vita ai progetti domotici.

domotica
Una casa domotica

Domotica: gli impianti domotici

Realizzare un impianto domotico, vuol dire realizzare un insieme di dispositivi e connessioni finalizzate ad una determinata funzione, sfruttando uno o più supporti di comunicazione comune a tutti i dispositivi ed avviando la comunicazione tra gli stessi seguendo un preciso protocollo prestabilito.

Questa scienza si rivolge a tutti i professionisti che progettano o realizzano un impianto elettrico all’interno di un edificio. Si può affermare che la domotica ha un campo di applicazione così vasto che può essere applicata ad ogni settore della tecnologia applicata agli edifici. Ma a cosa serve?

Obiettivi

Sicuramente l’obiettivo principale è quello di migliorare la qualità della vita, migliorare la sicurezza, semplificare la tecnologia in termini di progettazione, installazione e manutenzione e infine un aspetto non indifferente è quello della riduzione dei costi di gestione.

Tutti gli edifici, sia che ci riferiamo alle abitazioni private che agli uffici, sono dotati di elementi tecnologici diversi ed eterogenei tra loro. Facilmente infatti troviamo al loro interno climatizzatori, caldaie e allarmi, nel caso ad esempio di edifici pubblici possiamo imbatterci in sensori per il circuito di video sorveglianza o ancora in dispositivi per il funzionamento dei montacarichi per disabili. La domotica è in grado di controllare, gestire e supervisionare nel migliore dei modi dal punto di vista del comfort tutti quei dispositivi che concorrono anche alle politiche di sicurezze e prevenzione allarmi.

I sensori e gli attuatori compongono la domotica e gestiscono grazie al loro uso combinato ogni apparecchio che svolge un attività di incremento dell’efficienza energetica e gestionale.

Case intelligenti: i sensori

I sensori, sono gli elementi essenziali di un impianto domotico, consentono di recepire dall’ambiente quei dati utili che una volta trasmessi ed elaborati vengono analizzati e resi utili per la gestione dell’intero sistema. I sensori più importanti sono quelli relativi a rilevare la temperatura, la luminosità degli ambienti, o il movimento; questi consentono di rendere l’ambiente confortevole nel momento più opportuno.

I sensori per la temperatura permettono di gestire ad esempio l’impianto di raffreddamento o riscaldamento in base alla stagione, o regolare una sauna o un impianto antigelo.

I sensori luminosi invece adeguano la luce alla visibilità ottimale, regolandosi autonomamente combinando la luce naturale e quella artificiale, pensate ad esempio ad una facciata di un edificio con una doppia pelle con lamelle mobili che regolano l’inclinazione in base alla luce.

I sensori di movimento come già accennato precedentemente possono rilevare la presenza di persone come nel caso di un intruso nella propria abitazione.

E infine ci sono quei sensori utili al rilevamento di fughe di gas, fumo o allagamento che combinate permettono di prevenire disastri e muoversi nei tempi limite di sicurezza.

Come ormai è chiaro il sistema dei sensori è fondamentale per coordinare tutte quelle azioni che dovranno regolare gli impianti domotici, ed essenziali per permettere il massimo risultato di comfort con il massimo risparmio economico ed energetico desiderato.

Attuatori, scenari e automatismi

Gli attuatori invece, sono quei dispositivi elettronici che vengono avviati nel momento in cui l’utente vuole attuare l’automatismo desiderato. Gli attuatori sono generalmente dei relè.

Gli scenari sono invece una serie di funzioni e azioni preconfigurate e prestabilite eseguibili tramite un interfaccia utente o un comando manuale. La loro configurazione consiste semplicemente nel definire le azioni che devono eseguire. Possiamo ad esempio decidere di far abbassare tutte le tapparelle prima di uscire da casa o azionare l’allarme semplicemente premendo un tasto.

L’impianto può essere collegato ad esempio ad uno smartphone e può attuare numerose azioni come ad esempio accendere l’impianto di riscaldamento prima dell’arrivo a casa, oppure regolare il grado d’intensità delle luci del giardino.

Gli automatismi invece sono un po’ come gli scenari, solo che vengono regolati dal sistema che valuterà appunto autonomamente, dopo aver considerato variabili e condizioni, se azionare o meno il comando.

Le condizioni prese in esame possono essere ad esempio un orario o lo stato dei sensori o l’esecuzione di altre azioni, oppure la combinazione di queste, attraverso l’alternanza (OR) o la contemporaneità (AND). Gli automatismi rappresentano forse la massima espressione di ciò che può fare un impianto domotico. In base alle azioni e agli automatismi che vengono programmati, saremo in grado di raggiungere delle condizioni di benessere sia fisico che ambientale.

Costi e benefici

Immaginiamo di programmare la chiusura delle finestre qualora il sistema rilevi il fattore pioggia, oppure possiamo programmare l’accensione dei climatizzatori, e attivarla tramite smartphone prima di rientrare a casa, troveremo un ambiente già raffrescato avendo inviato solo un sms all’impianto.

L’interfaccia è duplice, installatore ed utente, due aspetti fondamentali di un unico sistema. Lo SCADA, Supervisory Control And Data Acquisition è ciò che mette in contatto l’utente con il sistema. L’interfaccia per un ottimo utilizzo dell’impianto deve essere chiara, completa ed immediata in modo da sfruttare al massimo la potenzialità dell’impianto domotico.

Ovviamente più l’impianto è sofisticato più è costoso, ma sicuramente il prezzo che si paga sarà proporzionale ai benefici che se ne possono trarre da esso.

Un buon sistema domotico è quello che riesce a far interagire tra loro diversi sistemi in maniera efficiente; ogni produttore integra e sviluppa i propri protocolli di comunicazione, più sensori e connettori si hanno da fare interagire più sarà complesso il sistema da realizzare. Quando non è possibile la connessione tra i protocolli, tramite l’uso di appositi gateway si trasformeranno i segnali che verranno trasmessi da un formato all’altro.

L’importazione della progettazione

L’ambiente residenziale è uno di quegli ambienti applicativi in cui il sistema domotico è maggiormente richiesto. La progettazione ex-novo di un edificio è la miglior condizione in cui applicare un sistema di questo tipo. Mentre è sicuramente più limitativo l’applicazione in ambito delle ristrutturazioni, in quanto a volte alcuni vincoli strutturali impongono delle scelte e ne escludono delle altre.

Per quanto riguarda gli edifici storici vincolati dai Beni Culturali l’impossibilità di realizzare opere murarie o intervenire su di esso, viene adoperata quella che è la tecnologia wireless, si sarà in grado quindi di attuare tutti quei benefici economici ed energetici. Si pensi ad esempio allo spegnimento del riscaldamento o delle luci di un edificio storico monumentale: questo risulterebbe uno spreco economico ed energetico sicuramente non irrilevante quando la sera vi sarà l’assenza dei visitatori.

edifici storici

Negli ambienti adibiti all’accoglienza di disabili o anziani, data l’alta percentuale di persone con possibile ridotta capacità motoria, la domotica può dare una mano e fare la differenza. Si pensi a tutti i sistemi di monitoraggio dei sensori di movimento: è facile capire se un anziano è caduto e non riesce da solo a rialzarsi; oppure si può pensare al famoso salvavita.

Fortunatamente ci troviamo in un era in cui la tecnologia fa giornalmente passi da gigante nel trovare soluzioni che possono aiutare e mettere in sicurezza la vita delle persone. Per questo l’approccio alla domotica è ben visto dal consumatore che infatti si approccia con uno spirito positivo a questo tipo di sistema.

Inoltre, maggiore sarà la richiesta più alta sarà la possibilità di abbassare i costi e rendere sempre più accessibile a tutti questo nuovo modo di vivere gli ambienti. Lo stato italiano cerca di incentivare l’uso della domotica permettendo al contribuente di accedere ad alcune agevolazioni, ovvero la detrazione IRPEF anche sulle spese effettuate per la domotica.

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Romanico e gotico: differenze tra gli stili https://cultura.biografieonline.it/differenze-stili-romanico-gotico/ https://cultura.biografieonline.it/differenze-stili-romanico-gotico/#comments Mon, 01 Sep 2014 12:42:28 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11868 Fra gli stili romanico e gotico ci sono sostanziali differenze in ambito architettonico. In questo breve articolo andremo ad analizzare le caratteristiche nel loro contesto storico e culturale, in modo da fornire una panoramica generale sulle differenze tra stile romanico e stile gotico.

Stili romanico e gotico a confronto: Duomo di Modena - Duomo di Milano - Stili romanico e gotico
Esempi di stili romanico e gotico a confronto: Duomo di Modena (a sinistra) e Duomo di Milano (a destra)

Lo stile romanico

Lo stile romanico si diffonde tra il X e il XI secolo. Si focalizzò principalmente sull’architettura e sulla scultura monumentale, quest’ultima applicata all’architettura stessa (come decorazione di capitelli, lunetti e chiostri). Lo stile romantico è caratterizzato da spesse masse murarie con cattedrali che si presentano tozze e robuste.

L’impianto planimetrico più frequente delle chiese romaniche era a croce latina, mentre la navata era scandita in campate ritmiche. Per quanto concerne le aperture e la luce, in un primo momento le chiese romaniche erano senz’altro più buie di quelle paleocristiane, per la minore presenza di finestre e la loro dimensione più piccola. Gli edifici presentavano infatti un’unica fonte di luce principale, proveniente dal rosone frontale.

Lo stile gotico

Lo stile gotico, invece, si sviluppa iniziando all’incirca alla metà del XII secolo, a partire dalla Francia settentrionale, per poi diffondersi in tutta l’Europa e termina, in alcune aree, anche oltre il XIV secolo, lasciando poi il suo posto al linguaggio architettonico di ispirazione classica, recuperato nel Rinascimento Italiano e da qui propagatosi nel resto del continente a partire dal XV secolo.

La novità più originale dell’architettura gotica è la scomparsa delle spesse masse murarie tipiche dello stile romanico. Infatti, da allora, il peso della struttura non viene più assorbito dalle pareti ma è distribuito su pilastri e su una serie di strutture secondarie poste all’esterno degli edifici. Gli edifici, le chiese e le cattedrali risultano essere più esili, eleganti, allungati e ricchi di decori. A differenza delle strutture romaniche, quelle gotiche presentano diverse ampie vetrate che consentono alla luce di penetrare tranquillamente, illuminando l’ambiente, a rappresentare il segno della presenza di Dio.

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La Tour Eiffel https://cultura.biografieonline.it/torre-eiffel/ https://cultura.biografieonline.it/torre-eiffel/#comments Sat, 09 Mar 2013 02:17:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6526 Il Diciannovesimo secolo è un periodo storico straordinario in cui l’Europa è interessata da profondi mutamenti socio-economici. Siamo nell’epoca del Romanticismo e della Rivoluzione Industriale che in architettura si traducono, da un lato, nella tendenza al recupero del passato e dall’altro, nel desiderio di sperimentare i nuovi materiali prodotti delle moderne industrie.

Una bella immagine della Torre Eiffel
Una bella immagine della Torre Eiffel

E’ questo il contesto nel quale si sviluppa l’innovativa tecnica del ferro e del vetro, il cui esempio maggiormente noto è la Tour Eiffel che, con i suoi 324 metri, è il monumento più alto di Parigi, visibile da ogni parte della città.

L’opera viene realizzata in appena due anni su progetto dell’ingegnere Alexander Gustave Eiffel (Digione, 15 dicembre 1832 – Parigi, 27 dicembre 1923), in occasione dell’Exposition Universelle del 1889 a Parigi.

L’Exposition Universelle è una Fiera Mondiale, che ha luogo tra il 6 maggio e il 31 ottobre a Campo di Marte, vicino al fiume Senna, nell’anno in cui ricorre il centenario della Rivoluzione Francese e della presa della Bastiglia, nonché nel diciottesimo anniversario della Terza Repubblica.

Per l’occasione, vengono costruite diverse strutture, oltre alla Tour Eiffel, tra cui il Grand Dôme Central di Joseph Bouvard, utilizzata per l’esposizione di gioielli, profumi e tessuti, la Galerie des Machines e una ricostruzione della Bastiglia.

Eiffel desidera celebrare con questa costruzione i progressi della tecnica ed è per questo motivo che trova anche delle utilità scientifiche alla sua Torre, come stazione per misurazioni meteorologiche e per l’analisi dell’aria o luogo per esperienze come quella del pendolo di Foucault.

Realizzata unicamente con strutture metalliche, la torre poggia solo su quattro gambe portanti e la sua larga base si restringe fino a giungere alla terrazza in vetta. La Tour Eiffel è composta da 18.000 pezzi in ferro, fissati tra loro con circa 5.000.000 di bulloni e il suo peso complessivo è di circa 10.000 tonnellate.

La Torre Eiffel
Parigi, La Torre Eiffel

Priva di qualunque ornamento, il suo valore estetico è dato dalla forma a freccia che conferisce slancio e linearità all’opera. La Torre Eiffel diviene il punto di partenza e la fonte d’ispirazione per le nuove strutture realizzate con la tecnica del vetro e del ferro, che hanno la caratteristica di essere alte, luminose e leggere.

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Il grattacielo più alto del mondo (Burj Khalifa) https://cultura.biografieonline.it/il-grattacielo-piu-alto-del-mondo/ https://cultura.biografieonline.it/il-grattacielo-piu-alto-del-mondo/#comments Mon, 02 Jul 2012 20:48:27 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2882 Il grattacielo più alto del mondo si trova a Dubai ed è il Burj Khalifa. È proprio in mezzo al deserto che svetta questa lussureggiante torre dai numeri incredibili. I lavori per la realizzazione hanno preso il via il 21 settembre 2004 e sono durati 5 anni. L’inaugurazione al pubblico, però, è avvenuta solo il 4 gennaio 2010, giorno in cui il Burj Khalifa è entrato nel Guinness dei Primati di edificio più alto del mondo, strappando il record a importanti grattacieli, come la CN Tower di Toronto, il Taipei 101 in Taiwan, il recente Al-Bait Abraj Towers dell’Arabia Saudita e la storica Willis Tower di Chicago, che per anni è stato il numero uno.

Il Burj Khalifa di Dubai: il grattacielo più alto del mondo
Il Burj Khalifa di Dubai: il grattacielo più alto del mondo

Il Burj Khalifa, inizialmente chiamato Burj Dubai (Burj significa torre), è alto 828 metri ed è la prima struttura realizzata dall’uomo a superare prima i 700 metri e poi anche gli 800. Si racconta che l’Emirato non aveva inizialmente in programma di raggiungere una tale altezza, ma la competizione per costruire l’edificio più alto del mondo è stata tale da dover modificare in corso d’opera il progetto iniziale, per battere ogni primato.

Questa meravigliosa torre, dal design raffinato e leggero, porta la firma di un famoso studio di architettura americano, lo Skidmore, Owings, & Merrill che si è occupato della realizzazione della Sears Tower, nota come Willis Tower, di Chicago e della Freedom Tower di New York. L’edificio di Dubai, studiato dall’architetto Adrian Smith, ha una linea decisamente più elegante e sottile (sembra quasi un ago puntato verso il cielo), ma ricorda perfettamente la torre di Chicago, studiata sul modello di un pacchetto di sigarette e che dal 1973 al 1998 è stato l’edificio più alto del mondo.

Il Burj Khalifa s’ispira, inoltre, all’Hymenocallis, un fiore tipico del deserto e molto diffuso a Dubai. Le “ali” della torre si estendono dal nucleo centrale, verso l’alto, proprio come i petali dell’ Hymenocallis. Il grattacielo è una sorta di città. Al suo interno, infatti, ci sono il famoso Hotel Armani (37esimo piano), ben 700 appartamenti privati, venduti in solo 8 ore dall’apertura delle vendite (è il primo edificio così alto a ospitare abitazioni), 27 antenne elicoidali, numerosi uffici e ovviamente un osservatorio per i visitatori (At the Top), con la piattaforma esterna più alta al mondo.

La torre non è semplicemente un esempio di eccellenza architettonica, ma anche di buon gusto e ricercatezza. Gli interni dell’edificio sono arredati dallo stilista Giorgio Armani, i pavimenti sono in travertino e pietra e le pareti interne sono ricoperte in gran parte da stucco veneziano, sposando perfettamente l’eleganza europea con la tradizione araba. Contiene, tra l’altro, più di mille importanti opere d’arte provenienti da tutto il Medio Oriente.  Le opere sono state scelte per essere un mezzo collegamento tra culture diverse. Il Burj Khalifa punta a essere una piazza d’incontro per i popoli.

Dubai: un'altra foto del grattacielo Burj Khalifa
Dubai: un’altra foto del grattacielo Burj Khalifa

I numeri di questa struttura sono davvero incredibili e colleziona ben più di un record. Al suo interno ci sono, infatti, gli ascensori più alti del mondo, come poteva essere prevedibile, ma anche i più veloci (64 km all’ora). Il Burj Khalifa di Dubai, appena inaugurato, ha debuttato anche sul grande schermo in un episodio della saga Mission Impossible: Tom Cruise si è dovuto misurare (non ha voluto controfigure) in un’arrampicata al 123 esimo piano su una parete di acciaio e vetro.

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