apostoli Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 04 Mar 2021 09:04:21 +0000 it-IT hourly 1 San Luca https://cultura.biografieonline.it/san-luca/ https://cultura.biografieonline.it/san-luca/#respond Mon, 11 Mar 2013 11:24:01 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6561 Celebrato il 18 ottobre, San Luca è il patrono delle località di Praiano, Impruneta, Castel Goffredo, Capena, Motta d’Affermo e San Luca, oltre che protettore dei notai, degli artisti (viene ritenuto l’iniziatore dell’iconografia cristiana), dei chirurghi, dei medici (questa era la sua professione), degli scultori e dei pittori. Il suo simbolo è un toro alato, perché il primo personaggio che introduce nel suo Vangelo è il padre di Giovanni Battista, Zaccaria, sacerdote del tempio e quindi responsabile del sacrificio di tori.

San Luca Evangelista
San Luca

Vita di San Luca Evangelista

Nato nel 10 dopo Cristo ad Antiochia da una famiglia pagana, Luca lavora come medico, prima di conoscere Paolo di Tarso, giunto in città per intervento di Barnaba allo scopo di educare alla fede la comunità di pagani ed ebrei convertiti alla religione cristiana. Dopo l’incontro con Paolo, diventa discepolo degli apostoli.

Contraddistinto da un’ottima cultura (conosce in maniera eccellente la lingua greca), amante della letteratura e dell’arte, sente parlare di Gesù per la prima volta intorno al 37 dopo Cristo: ciò significa che non ha mai avuto modo di conoscerlo direttamente, se non attraverso i racconti trasmessigli dagli apostoli e da altre persone, tra cui Maria di Nazareth.

Il Vangelo di Luca

Luca si occupa della scrittura del Vangelo tra il 70 e l’80 dopo Cristo: la sua opera è dedicata a un tale Teofilo, nome in cui si è riconosciuto un eminente cristiano (visto che abitudine degli scrittori classici è quella di dedicare i propri testi a personaggi di chiara fama), o più probabilmente a chiunque ami Dio (visto che Teofilo vuol dire, appunto, amante di Dio). Luca è l’unico evangelista che parla dell’infanzia di Gesù in maniera approfondita, e inoltre racconta episodi riguardanti la Madonna non citati dagli altri tre. Egli si dedica, tra l’altro, alla narrazione dei primi passi compiuti dalla comunità cristiana in seguito alla Pentecoste.

Dopo la morte di San Paolo, non si hanno notizie certe a proposito della vita di Luca. Morto all’età di ottantaquattro anni (non si sa se per cause naturali o se da martire, impiccato a un olivo) senza aver mai avuto figli e senza essersi sposato, viene sepolto in Beozia, nella capitale Tebe.

Le reliquie

Le sue ossa vennero trasportate nella celebre Basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli; in seguito le sue spoglie arrivarono a Padova, dove si trovano ancora oggi nella Basilica di Santa Giustina.

La sua testa nel XIV secolo è stata trasferita a Praga, nella Cattedrale di San Vito, mentre una sua costola, nel 2000, è stata donata alla Chiesa greco-ortodossa di Tebe. Un’altra reliquia  (parte della testa) di San Luca è conservata nella Basilica di San Pietro in Vaticano, nel Museo Storico Artistico “Tesoro”.

Il primo iconografo

Una tradizione cristiana piuttosto antica individua in San Luca il primo iconografo, autore di quadri che ritraggono Pietro, Paolo e la Madonna. La leggenda che lo vuole pittore, e quindi iniziatore dell’intera tradizione artistica del cristianesimo, si diffuse durante il periodo della controversia iconoclastica, nell’VIII secolo dopo Cristo: Luca fu scelto dai teologi dell’epoca in quanto ritenuto il più preciso nella descrizione dei diversi personaggi sacri.

Non solo: nella tradizione tardo-antica la pittura veniva considerata come strettamente connessa alla professione di medico (quella esercitata da Luca) in quanto ritenuta fondamentale per la riproduzione di piante officinali nei repertori illustrati, oltre che per la competenza necessaria in ambito botanico al fine di confezionare i colori.

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San Matteo, biografia e vita https://cultura.biografieonline.it/san-matteo/ https://cultura.biografieonline.it/san-matteo/#comments Thu, 28 Feb 2013 13:33:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6475 Celebrato il 21 settembre, San Matteo è patrono di numerose località italiane, tra cui Perrillo, Cannara, Asiago, Riese Pio X, Orignano Raggiolo, Salerno, Savigno, Borghetto Santo Spirito, Chiaramonti, Laigueglia, Molinella, Mirano, Nichelino, Montenero di Bisaccia e Poggiofiorito.

San Matteo
San Matteo apostolo raffigurato in una celebre opera di Caravaggio: “San Matteo e l’angelo” (1602)

Inoltre, vista l’attività che svolgeva prima dell’incontro con Gesù e della conversione, è ritenuto il protettore della guardia di finanza, dei commercialisti, dei bancari, dei contabili, dei banchieri, degli esattori, dei doganieri, dei ragionieri e dei cambiavalute.

Nato negli ultimi anni del I secolo avanti Cristo a Cafarnao, in Galilea, San Matteo, chiamato anche Levi, in quanto pubblicano appartiene alla categoria degli esattori delle tasse, una tra le più odiate da parte del popolo ebraico: in quel tempo, infatti, agli esattori spetta pagare le tasse del popolo all’erario romano in anticipo, così che poi essi, nella maggior parte dei casi, si rifanno direttamente sulla gente, tartassandola. Insomma, oltre che essere additati come collaborazionisti, visto che finanziano gli occupanti romani, cioè un popolo oppressore, gli esattori si rivelano anche usurai.

San Matteo - Michelangelo - dettaglio
San Matteo (scultura di Michelangelo) – dettaglio del volto

I pubblicani, inoltre, sono indicati come peccatori, in quanto venerano l’imperatore: al popolo ebraico, infatti, i sacerdoti impediscono di toccare le monete romane che recano l’effigie dell’imperatore, per non violare il primo comandamento. L’incontro tra Matteo e Gesù viene raccontato da Marco: il maestro passa di fianco a Levi, vicino al suo banco all’aperto, poco dopo essersi reso protagonista della guarigione di un paralitico, e gli ordina di seguirlo: Matteo, semplicemente, si alza e lo segue, lasciando tutto, prima di tenere un banchetto al quale invita Gesù e numerosi pubblicani, oltre ad altri peccatori pubblici. Abbandonati tributi, tasse, monete e finanze, egli viene scelto da Gesù per far parte dei dodici apostoli (e infatti appare in quanto tale nelle liste tramandate dai tre vangeli sinottici).

La vita di San Matteo

Della vita di San Matteo si conosce molto poco: la fonte principale è rappresentata dal suo Vangelo, scritto non in greco ma in ebraico, o lingua paterna (cioè l’aramaico che a quei tempi si parlava in Palestina), come se egli avesse voluto parlare prima di tutto ai cristiani di origine ebraica, presentando loro gli insegnamenti di Gesù. Nella sua opera, Matteo collega continuamente richiami all’Antico Testamento con parole, fatti e gesti di Gesù, in maniera tale da evidenziare la provenienza di Cristo e lo scopo per cui è sceso in terra.

San Matteo - Martirio - Caravaggio
San Matteo in un dettaglio del quadro di Caravaggio “Martirio di San Matteo“. Al santo, Michelangelo Merisi dedicò altre due opere: “La Vocazione di San Matteo” e “San Matteo e l’angelo”.

E’ Matteo stesso a riportare, nel suo Vangelo scritto dopo la Pentecoste, le parole di Gesù: “Se fai elemosina, la tua sinistra non deve sapere ciò che fa la destra: l’elemosina deve restare segreta”. Il suo Vangelo, che si propone soprattutto di identificare Gesù nel Messia destinato a portare a compimento le promesse dell’Antico Testamento, è destinato agli Ebrei, per sopperire alla sua mancanza verso le altre genti.

Citato negli Atti degli apostoli insieme con gli altri Apostoli immediatamente dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo, risulta presente anche nel momento in cui viene eletto Mattia al posto del traditore Giuda Iscariota. Non solo: si ha testimonianza della sua presenza anche quando, il giorno della Pentecoste, Pietro rivolgendosi alla folla dichiara che Gesù è Signore e Cristo. San Matteo, dopo aver predicato in Palestina, muore in Etiopia il 24 gennaio del 70.

Il nome Matteo significa Dono di Dio: secondo alcuni, Levi avrebbe cambiato nome solo dopo aver cambiato vita. La Chiesa lo ricorda come martire.

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San Giovanni https://cultura.biografieonline.it/san-giovanni-apostolo/ https://cultura.biografieonline.it/san-giovanni-apostolo/#comments Sun, 24 Feb 2013 21:35:36 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6446 Celebrato il 27 dicembre, San Giovanni apostolo è il protettore dei teologi, degli editori e degli scrittori, oltre che patrono delle località di Galbiate, Teverola Sansepolcro, San Giovanni la Punta, Patmo, Efeso e Motta San Giovanni.

San Giovanni
San Giovanni apostolo

Nato all’inizio del I secolo a Betsaida, figlio di Salomè e Zebedeo, si dedica alla pesca seguendo l’esempio di suo padre. Intorno ai vent’anni, incontra Gesù quando è discepolo di Giovanni Battista, che indica il Cristo come l’agnello di Dio. Così, Giovanni, insieme con Andrea, diventa il primo apostolo del figlio di Maria e Giuseppe. San Giovanni è contraddistinto da un carattere tanto focoso quanto ambizioso: un giorno, per esempio, propone di distruggere un villaggio di samaritani che aveva negato l’ospitalità a Gesù, e per questo viene rimproverato dal maestro.

Nella cerchia dei dodici apostoli, Giovanni riveste un ruolo di particolare importanza, secondo solo a Pietro, negli anni, tra il 28 e il 30, del ministero itinerante di Gesù: egli, per esempio, è presente – unico insieme a suo fratello Giacomo e a Pietro – alla trasfigurazione di Gesù, alla risurrezione della figlia di Giairo e alla preghiera nel Getsemani. Non solo: è proprio a lui che spetta, insieme a Pietro, il compito di allestire l’ultima cena.  Sempre durante l’ultima cena, chiede al maestro chi sia il traditore; in seguito, è testimone del processo di Gesù, e unico tra i discepoli assiste alla sua crocifissione: egli viene affidato dal maestro a sua madre Maria. Quando Gesù risorge, si reca al sepolcro con Pietro, ed è il primo a riconoscere il maestro nel corso dell’apparizione in Galilea.

Anche negli anni successivi, Giovanni svolge un ruolo fondamentale all’interno delle vicende della Chiesa apostolica. All’inizio degli anni 30, per esempio, guarisce miracolosamente un uomo storpio, insieme con Pietro, nei pressi del tempio di Gerusalemme: per questo motivo, i due apostoli vengono arrestati (il fatto aveva suscitato clamore) e portati davanti al Sinedrio, dove vengono graziati e liberati dal consiglio. Poco dopo, insieme con gli altri apostoli viene incarcerato dal sommo sacerdote, ma si libera miracolosamente; il giorno successivo, viene nuovamente arrestato e sottoposto a un nuovo processo sinedrita: Gamaliele lo fa fustigare (la stessa sorte tocca agli altri apostoli) prima di liberarlo.

Inviato insieme a Pietro in Samaria per rafforzare la fede seguendo l’opera di Filippo, lascia definitivamente Gerusalemme nei primi anni 50, occupandosi di diffondere la religione cristiana in Asia Minore. La sua attività di predicazione si concentra soprattutto a Efeso, la quarta città più importante dell’impero romano (dopo Alessandria, Antiochia e ovviamente Roma).

Vittima della persecuzione di Domiziano, viene da lui convocato a Roma intorno al 95: in segno di scherno gli vengono tagliati i capelli; dopodiché Giovanni viene immerso in una vasca piena di olio bollente situata di fronte alla porta Latina, riuscendo a uscirne incolume.

Esiliato nell’arcipelago delle Sporadi, nell’isola di Patmos, in conseguenza della sua attività di predicazione, può tornare a Efeso dopo la morte di Domiziano, visto che il nuovo imperatore Nerva si dimostra tollerante verso i cristiani.

San Giovanni muore intorno al 104, ultimo tra gli apostoli, dopo essere riuscito a trasmettere l’insegnamento cristiano anche nel II secolo. Egli, tra i dodici discepoli di Gesù, è l’unico a morire per cause naturali e non per martirio.

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San Pietro Apostolo https://cultura.biografieonline.it/san-pietro-vita/ https://cultura.biografieonline.it/san-pietro-vita/#comments Tue, 12 Feb 2013 09:08:18 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6203 Pietro nasce in Galilea, è un pescatore. Il suo nome originario è Simon Pietro. Fa parte della ristretta cerchia degli apostoli di Gesù, uno dei più affezionati, tanto che dopo la crocifissione e la Resurrezione di Cristo viene nominato maestro e fondatore della Chiesa Cattolica (San Pietro è infatti considerato il primo Papa).

San Pietro
San Pietro apostolo con le chiavi della Chiesa Cattolica

Si deve a lui, come a San Paolo, il grande impulso alla evangelizzazione e alla diffusione della religione cristiana tra coloro che ancora seguono il paganesimo. Le fonti sulla biografia di Pietro risalgono al Nuovo Testamento (in particolare ai Quattro Vangeli e gli Atti degli Apostoli). Sono state trovate anche due lettere che la tradizione cristiana attribuisce a lui, ma sulla cui autenticità si nutrono forti dubbi.

La solennità di San Pietro si celebra con San Paolo il 29 giugno di ogni anno. I due santi sono considerati i fondatori della Chiesa cristiana, per questo la liturgia prevede che vengano festeggiati insieme. San Pietro è il protettore dei pescatori e dei Papi.

Pare che Pietro sia l’autore di alcuni scritti apocrifi, che però non sono considerate fonti storiche attendibili. Tracce della biografia e delle opere di Pietro si rinvengono negli scritti dei Padri della Chiesa, le cui testimonianze sono state avallate anche dai ritrovamenti archeologici. Dagli Atti degli Apostoli emerge la figura di Pietro come un uomo poco colto, senza preparazione scolastica né conoscenza delle Sacre Scritture. Di certo però è il più arguto tra gli apostoli, curioso di imparare e impetuoso nei discorsi.

San Pietro apostolo
San Pietro apostolo

Nei racconti del Vangelo, infatti, Pietro chiede spesso a Gesù spiegazioni e commenti sulle parabole e su quello che accade in genere. Per esempio, in una circostanza, Pietro domanda al Maestro con quanta frequenza dobbiamo perdonare chi ci ha fatto un torto. “Sette volte?” e il Signore gli risponde: “Settanta volte sette” (che è un modo per dire “sempre”). Quando Gesù mostra ai suoi discepoli di essere in grado di camminare sulle acque, Pietro è l’unico tra i suoi a chiedergli di fare lo stesso. Non riuscendoci, si rende conto per compiere simili gesti c’è bisogno di avere una fede assoluta e totale.

Nonostante la fortissima devozione a Gesù, Pietro lo rinnega per ben tre volte durante l’arresto e la crocifissione, per poi pentirsene amaramente. Più volte il Maestro lo riprende per le sue reazioni impetuose, come quando cerca di opporsi a chi vuole catturare il Figlio di Dio. Dopo la morte di Gesù, Pietro raduna gli apostoli e i discepoli per diffondere i suoi insegnamenti, e con la discesa dello Spirito Santo (Pentecoste) ricevono nuova energia ed entusiasmo per affrontare la loro missione.

Pietro compie anche dei miracoli, fa risorgere Giaffa e Tabita dalla morte e guarisce uno storpio davanti al tempio. La morte di Pietro si colloca tra il 64 e il 67, è una delle tante vittime delle persecuzioni attuate dall’Imperatore Nerone nei confronti dei cristiani. Secondo la tradizione più antica, San Pietro viene crocifisso con la testa in giù, per suo volere, mentre a San Paolo tocca la stessa sorte fuori dalle mura di Roma.

La figura di Pietro è centrale nella storia della Chiesa cattolica: è Gesù stesso a sceglierlo come Capo della futura Chiesa di Roma “Tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia Chiesa”, gli dice. E’ lui ad aver inaugurato l’istituzione che ancora oggi noi chiamiamo “Chiesa”, gerarchicamente strutturata per guidare i credenti nel loro percorso di crescita spirituale attraverso i Sacramenti.

Il corpo di San Pietro viene sepolto lì dove in seguito viene eretta la Basilica Costantiniana.

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