Alligatore Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 19 Jul 2022 14:35:54 +0000 it-IT hourly 1 Lacrime di coccodrillo: da dove viene il modo di dire https://cultura.biografieonline.it/lacrime-di-coccodrillo-modo-di-dire/ https://cultura.biografieonline.it/lacrime-di-coccodrillo-modo-di-dire/#respond Tue, 19 Jul 2022 14:35:52 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=40106 Fingere dispiacere quando in realtà non lo si prova o meglio addolorarsi per qualcosa che dipende, in fondo, da noi. Quando e perché abbiamo pianto lacrime di coccodrillo? Questo modo di dire sintetizza una serie di azioni che possiamo definire abbastanza negative. Vediamo di cosa si tratta e quali sono le origini di questa espressione.

Lacrime di coccodrillo - crocodile tears
Lacrime di coccodrillo: più in fondo spieghiamo perché questo animale è solito lacrimare

Piangere lacrime di coccodrillo: origini

L’espressione “piangere lacrime di coccodrillo” è un modo di dire, di uso comune. Il detto trae origine dal mito secondo cui i coccodrilli piangerebbero dopo aver ucciso le loro prede.

Vi sono varianti che si focalizzano su questa preda.

Qualche volta il coccodrillo piange perché la preda divorata era umana.

In un altro caso il coccodrillo è una femmina e piange perché ha appena divorato i propri piccoli.

In ogni caso si piangono lacrime di coccodrillo quando ci si pente per qualcosa che si è fatto e, col sennò di poi, non avremmo voluto fare.

La tradizione: partiamo dalla Grecia

Nella Grecia antica, a tal proposito, si usava l’espressione “lacrime megaresi“. Questo rappresenta un parallelo alle lacrime di coccodrillo.

I Greci si riferivano agli abitanti di Megara, ritenuti falsi e ipocriti dagli ateniesi.

I megaresi come il coccodrillo piangevano dopo aver agito male; da una parte dopo aver mentito e detto falsità, dall’altra dopo aver divorato qualcuno: un uomo, un animale o il proprio cucciolo.

Dalla Grecia a Shakespeare

Di questa espressione ne fa uso anche William Shakespeare. Ne fa riferimento in un passo dell’Otello. Scrive:

O devil, devil! If that the earth could teem with woman’s tears, Each drop she falls would prove a crocodile.

Si tradurrebbe:

Demonio, sì, demonio! Se la terra potesse partorire fecondata da lacrime di femmina, ogni goccia sarebbe un coccodrillo!

Gli elementi ci sono tutti:

  • lacrime,
  • coccodrillo,
  • risentimento,
  • pentimento.

Oltre la letteratura, la biologia

Come mai, però, si fa riferimento al coccodrillo e non ad un altro animale?

Perché non piangiamo lacrime di volpe o di cinghiale, ad esempio?

Il coccodrillo è protagonista di questo modo di dire perché in effetti i coccodrilli piangono e anche in maniera vistosa. Lo fanno per motivi puramente fisiologici.

Avendo una seconda palpebra, il coccodrillo piange per ripulire l’occhio e lubrificarlo.

Inoltre, in questo modo espelle i sali accumulati. Il coccodrillo non suda e quindi espelle i sali appunto solo tramite lacrime ed escrementi.

Infine, la lacrimazione aumenta quando il coccodrillo staziona più ore fuori dall’acqua.

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La banda degli amanti https://cultura.biografieonline.it/carlotto-banda-degli-amanti/ https://cultura.biografieonline.it/carlotto-banda-degli-amanti/#comments Tue, 26 May 2015 10:30:05 +0000 http://girolepagine.com/?p=63 in a while, crocodile

di massimocarlotto mi ha parlato per la prima volta un tot di anni fa un mio ex moroso, quello intellettuale che una volta in risposta ad una mia lettera assai sentimentale (tranquilli, poi mi è passata) mi scrisse un sms ‘brava annina, ottima sintassi‘. e basta eh, il messaggio era tutto lì.
e quindi niente non stavamo già più insieme ma eravamo in montagna e mi parla di questo carlotto, mi racconta la sua storia – sbagliandola, mi dice lui che ne pensa – ce ne frega? no, non ce ne frega.
poi ho provato, ha funzionato, carlotto è sul podio del noir italiano e su questo dovremmo essere tutti d’accordo.

La banda degli amanti - Massimo Carlotto - 2015
Massimo Carlotto, “La banda degli amanti” (2015)

l’ultimo libro uscito è la banda degli amanti – e/o, 2015. torna l’alligatore, tornano i suoi amici, torna giorgio pellegrini di arrivederci amore ciao (ora siete fottuti e la canzone della caselli vi resterà in mente per almeno 4-5 ore). ma soprattutto è carlotto che torna sul suo binario principale e non che gli altri binari non vadano bene ma io preferisco stare su questo treno qui.

il solito riassunto mandato agli amici è il seguente:
l’alligatore ne ha pieni i cojoni per delle menate che son successe a lui e ai suoi amicici. menate brutte che non sono tipo le mie oddio è finito il viakal – che poi a me non finisce mai il viakal ho una roba compulsiva per l’acquisto detersivi.
allora va da lui una tizia che dice han rapito il mio amante e io non solo non ho pagato il riscatto, ma non l’ho manco detto a nessuno. questo è ammòre.
lui cerca, si riunisce coi suoi amichetti, smadonnano un po’, il cattivo è subdolo, finisce bene non benissimo.

giovedì scorso c’era la cena organizzata da cucina calibro noir che aspettavo di più. e a stare lì, guardare quest’uomo che sì, c’ha un discreto charme, è spiritoso, e tutte queste cose, io mi sentivo come quando rivedi dopo anni la tua cotta della prima liceo. che ormai hai conosciuto altra gente vissuto esperienze fatto cose fidanzata casa mutuo stocazzo però se la tua cotta è lì qualche sgrisolo alla pancia lo senti.

[ah sgrisolo non è italiano corretto? pazienza]

carlotto non parla del passato. per scelta immagino, ché il suo passato è veramente una merda. però io non riesco a non pensarci. è pazzesco come sia riuscito a tirarsi fuori da quel buco nero che se l’è mangiato, sputato e rimangiato più volte. chapeau.

see you later, alligator.
(originalità, sciò)

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