Alcyone Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 27 Oct 2022 17:01:13 +0000 it-IT hourly 1 Il vento scrive, poesia di D’Annunzio: parafrasi e figure retoriche https://cultura.biografieonline.it/il-vento-scrive-parafrasi-analisi/ https://cultura.biografieonline.it/il-vento-scrive-parafrasi-analisi/#comments Thu, 27 Oct 2022 16:20:57 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=40420 La poesia Il vento scrive non è una delle più celebri del poeta Gabriele D’Annunzio. Essa fa parte della sezione Madrigali dell’estate della raccolta Alcyone. Non si conosce una data ufficiale circa la composizione dell’opera.

Il vento scrive, poesia di D'Annunzio
Il vento scrive, poesia di D’Annunzio

Il poeta

Gabriele D’Annunzio è uno dei poeti decadenti italiani più famosi in Italia e in Europa. Egli, infatti, non è noto soltanto per essere un celebre scrittore (è autore di romanzi, raccolte di poesie, testi teatrali e giornalistici) ma anche un famoso dandy attivo in tutto il primo Novecento italiano.

Il suo motto era quello di rendere la vita un’opera d’arte: visse intensamente proprio per essere sempre fedele a tale principio.

Egli nacque a Pescara nel 1863 ma fu solo dopo il suo trasferimento a Roma (avvenuto ad appena diciotto anni) che iniziò a frequentare i migliori salotti della capitale e le redazioni giornalistiche. Negli anni Novanta dell’Ottocento si avvicinò alle posizioni dell’Estetismo e maturò in lui l’idea di rendere la sua vita un’opera d’arte: condusse una vita principesca, circondato da oggetti d’arte, ville sfarzose e tantissime amanti (la più famosa fu l’attrice Eleonora Duse).

Nell’immediato primo dopoguerra, D’Annunzio si distinse per le sue posizioni nazionalistiche e portò avanti la marcia su Fiume.

Morì all’età di 75 anni nella sua villa a Gardone, che lui chiamò il «Vittoriale degli Italiani».

La raccolta Alcyione

Per quanto riguarda le sue opere poetiche, Alcyone fa parte del più complesso progetto delle Laudi, che include la maggior parte della sue liriche. Le Laudi restano però incompiute: infatti sono solo cinque i libri completati (Maia, Elettra, Alcyone, Merope e Asterope).

Alcyone ha come tema principale la fusione con la natura e l’evasione: si tratta infatti del diario di una vacanza estiva lungo le coste della Versilia, in cui il poeta finisce con l’identificarsi e fondersi con la natura stessa. Dal punto di vista stilistico, il poeta tocca il suo punto più alto per lo stile suggestivo che ispirerà poi tutti gli altri poeti del Novecento.

Della stessa raccolta fanno parte altre due poesie che abbiamo precedentemente analizzato:

Il vento scrive: testo

Su la docile sabbia il vento scrive
con le penne dell’ala; e in sua favella
parlano i segni per le bianche rive.

Ma, quando il sol declina, d’ogni nota
ombra lene si crea, d’ogni ondicella,
quasi di ciglia su soave gota.

E par che nell’immenso arido viso
della pioggia s’immilli il tuo sorriso.

Parafrasi

Il vento scrive sulla sabbia che si muove dolcemente con le penne dell’ala (è personificato come un dio con le ali); e i segni lasciati sulle spiagge bianche parlano la sua lingua.

Ma, quando il sole tramonta, da ognuno dei segni, da ogni piccola ondulazione lasciata dal vento sulla sabbia, si crea un’ombra lieve come quella di una ciglia sul viso di una donna.

E sembra che nell’immensa aridità della spiaggia il tuo sorriso si moltiplichi infinite volte.

Spiegazione, analisi e commento

La poesia Il vento scrive è un madrigale di endecasillabi, formato da due terzine a rime intrecciate e da un distico a rime baciate con il seguente schema metrico:

ABA CBC DD

Questa poesia è ricca di allusioni e di mistero.

Si parte con la prima strofa in cui l’autore apre con l’immagine di questo dio alato che traccia segni sulla sabbia nella sua lingua misteriosa.

La divinità rappresenta infatti il vento che fa muovere la sabbia stessa, ma regala un senso di mistero.

Nella seconda strofa la sabbia, al tramonto, si muove creando delle ombre che assomigliano a quelle delle ciglia sul volto di una bella fanciulla.

La natura quindi si personifica e diventa umana, come si vede poi nel distico finale: queste increspature ricordano il sorriso di una donna.

Il poeta D’Annunzio utilizza molti termini danteschi: “in sua favella” v.2 termine dell’Inferno dantesco e il neologismo coniato appunto da Dante “s’immilli” che viene utilizzato nel Paradiso.

Sono inoltre presenti numerosi enjambements (v. 1, v.2, v.4 e v.7).

La lirica è breve ma molto suggestiva e delicata. Essa esprime le doti dell’autore di suggerire infinite sensazioni e mostrare la realtà nelle sue forme più segrete.

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Alcyone (opera di Gabriele D’Annunzio) https://cultura.biografieonline.it/alcyone-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/alcyone-riassunto/#comments Tue, 01 Mar 2016 20:05:16 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17016 Considerata dai critici letterari uno dei capolavori di Gabriele D’Annunzio, “Alcyone” è l’opera in cui il poeta dimostra la sua massima capacità artistica. In questo libro l’autore celebra la stagione estiva, che simbolicamente rappresenta la fase più rigogliosa nella vita di un uomo. Alcyone nella mitologia greca classica è la figlia di Eolo, il re dei venti. Il libro, che in sostanza è una raccolta di liriche, si compone di 88 testi ed è suddiviso in cinque sezioni.

Alcyone (Gabriele D'Annunzio)
Alcyone – Una copertina dell’opera di Gabriele D’Annunzio. Fu composta tra il 1899 e il 1903.

Ogni sezione affronta una tematica specifica facendo riferimento ad una stagione, ad un ambiente naturale e allo stato d’animo ad esse associato. Nell’Alcyone il tema fondamentale è l’identificazione dell’uomo con gli elementi della Natura (il c.d. Panismo). In particolare, D’Annunzio abbandona le vesti del “Superuomo” e si abbandona a godere della natura che lo circonda.

Prima sezione

In questa prima parte, ambientata nel mese di Giugno, quando la primavera lascia il posto all’estate, il poeta descrive il paesaggio tra Fiesole e Firenze attraverso lodi (laudi pagane), che esaltano gli elementi naturali e paesaggistici del luogo.

Seconda sezione

L’ambientazione si sposta in Versilia, durante il mese estivo di Luglio. L’uomo si abbandona alla bellezza della natura fino a fondersi con essa (vedi liriche “Le Stirpi canore” e “La pioggia nel pineto”).

Terza sezione

Anche in questa parte dell’opera si celebra la stagione estiva nella sua pienezza, e qui il panismo si armonizza perfettamente con la teoria del “Superuomo”, di cui il poeta si fa portavoce.

Quarta sezione

Compaiono i primi assaggi autunnali, l’estate sta per finire. Dal punto di vista simbolico, il poeta intende affermare che, così come si assiste al tramonto della stagione estiva, così tramontano i miti improntati sulla ricchezza e i beni strettamente materiali. Ciò che rimane per sempre sono invece l’Arte e la Poesia.

Quinta sezione

Questa parte del libro, intitolata Sogni di terre lontane, è dedicata interamente al mese di Settembre, quando l’estate volge al termine lasciando il posto all’autunno. Nel testo si trova anche una dedica al poeta Pascoli ed un saluto a Carducci. Qui è presente la poesia “I pastori“.

Gli argomenti trattati nell’opera Alcyone

Composta tra il 1899 e il 1903, l’Alcyone rappresenta senz’altro il momento più alto e significativo della produzione dannunziana. Pur presentando una struttura ordinata e semplice, l’opera affronta diversi temi. Gabriele D’Annunzio con l’Alcyone dimostra di fare una scelta precisa: ricalcare le orme del classicismo ridando attualità alla tradizione classica più arcaica.

Gabriele D'Annunzio
Gabriele D’Annunzio

Nella raccolta di liriche dell’Alcyone vi è una rappresentazione animistica della natura: la natura è manifestazione di Dio e riflette le vicende sia esteriori che interiori dell’uomo.

La vicenda narrativa è alquanto semplice e scorrevole, D’Annunzio ci tiene più che altro a descrivere i diversi stati d’animo che si alternano durante la stagione estiva. I luoghi descritti dal “Vate” si trovano in Toscana, ma si ispirano a quelli della Grecia arcaica e classica. Le donne di cui si parla all’interno dell’opera sono piuttosto sfuggevoli, quasi creature eteree e mitologiche, tutte rappresentate dalla figura dell’attrice Eleonora Duse.

Gli argomenti principali che ritroviamo nell’Alcyone sono tre:

  1. il Recupero del mito (D’Annunzio restituisce alla Natura la verginità e la vitalità che il mondo moderno ha distrutto);
  2. lo scambio tra Uomo e Natura (l’uomo riesce ad identificarsi con gli elementi naturali giungendo fino alla sua “vegetalizzazione”. In alcuni casi l’identificazione avviene con creature animali);
  3. esaltazione della parola: attraverso questa gli uomini possono creare altri miti e indagare i misteri più profondi della natura.

Per quanto concerne la struttura dell’opera, questa si caratterizza per l’oratoria retorica (il ricorso cioè a figure retoriche e metriche fisse) e la musicalità del verso (che si esprime in modi tra loro assai diversi).

I modelli cui Gabriele D’Annunzio si ispira componendo le poesie dell’Alcyone sono i poeti latini Ovidio, Virgilio e i lirici classici greci come Omero. Lo stile dell’opera è classicheggiante, sia nel linguaggio che nella scelta dei temi.

L’Alcyone fa parte del più ambizioso progetto letterario di D’Annunzio, intitolato “Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi”: più precisamente, l’Alcyone è il terzo dei quattro libri.

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La pioggia nel pineto, analisi e parafrasi della poesia https://cultura.biografieonline.it/pioggia-nel-pineto/ https://cultura.biografieonline.it/pioggia-nel-pineto/#comments Mon, 29 Feb 2016 10:38:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16914 Composta presumibilmente tra la metà di luglio del 1902 e la metà di agosto dell’anno successivo, la lirica di Gabriele D’Annunzio intitolata “La pioggia nel pineto” è dedicata ad una donna amata dal poeta, che viene identificata con lo pseudonimo “Ermione”.  Nella realtà si tratta dell’attrice Eleonora Duse, che ha portato in scena alcuni dei più famosi drammi scritti da Gabriele D’Annunzio.

Pioggia nel pineto
La celebre poesia “Pioggia nel pineto” fu composta da Gabriele D’Annunzio tra il 1902 e il 1903.

Testo della poesia

Puoi leggere il testo completo della poesia al seguente indirizzo:
La pioggia nel pineto, testo completo della poesia

Pioggia in pineta

Questa composizione poetica, che è una delle più note di D’Annunzio, si caratterizza per la spiccata sonorità, poiché sembra tradurre in parole il suono della pioggia che scroscia, il canto delle cicale, il verso di una rana che fa capolino dopo l’acquazzone. Inoltre, in questa bellissima poesia l’autore è molto abile nel descrivere la vegetazione (ad esempio lo fa riportando spesso l’uso della parola “colore verde” all’interno dei versi).

La pioggia nel pineto, per la ritmicità dei suoi versi, può essere paragonata ad una vera e propria composizione sinfonica.  La lirica presenta la scena del poeta intento a passeggiare in compagnia della sua donna, Ermione appunto, in un bosco sul litorale toscano.

Lui la invita a mettersi in ascolto del meraviglioso suono della pioggia estiva che batte sul fogliame degli alberi. La coppia si lascia andare alle sensazioni inebriandosi del suono della pioggia e di quelli della natura circostante, e finiscono con l’identificarsi a tal punto con essa da sentirsi simili a creature vegetali.

E’ come se avvenisse una metamorfosi fiabesca di cui i due sono i protagonisti. “La pioggia nel pineto”, composta dal poeta nella Villa la Versiliana dove abitava, è compresa all’interno della raccolta di liriche intitolata “Alcyone” (che nella mitologia greca è la figlia di Eolo, il re dei venti, che si suicida perché non riesce a sopportare il dolore per la perdita del marito).

La pioggia nel pineto: analisi e parafrasi

I versi della lirica sono liberi: i 128 versi di cui si compone si dividono in quattro strofe (ciascuna strofa è di 32 versi circa).  Dal punto di vista tecnico, la poesia presenta alcune figure retoriche: similitudini, anafore, onomatopee, allitterazioni. I temi principali di questa lirica dannunziana sono: l’amore, la metamorfosi e la pioggia. Nella “Pioggia del pineto” ritroviamo, molto più che in altri componimenti del “Vate”, l’ideale tipico del decadentismo, il “Panismo” (che esprime la fusione completa tra l’uomo e gli elementi della natura).

La pioggia nel pineto

Ogni strofa di questa poesia finisce con il nome dell’amata, Ermione (nome tratto dalla mitologia greca e che identifica la figlia di Menelao, Elena, che fu causa della guerra di Troia). Si tratta di un tipico riferimento classico utilizzato dai poeti per rendere immortali le donne amate. In questa famosa poesia si fonde l’amore umano e passionale (quello che lega D’Annunzio alla Duse) e quello per la natura con la sua bellezza e la pace che arriva dritto al cuore delle persone più sensibili e predisposte. In questo D’Annunzio si ispira al Simbolismo francese insieme agli elementi derivanti dal pensiero del filosofo Nietzsche.

Eleonora Duse
Eleonora Duse

Per D’Annunzio, in questa poesia, non esiste confine tra l’uomo e la natura, che finiscono per fondersi con meravigliosa armonia ed equilibrio: la stessa Ermione diventa, man mano che le strofe si susseguono, parte della natura bagnata dall’improvvisa pioggia estiva.

Il verbo “piove” viene ripetuto come un mantra, acquistando un valore quasi sacrale.

Altro verbo che si ripete è “ascolta”: il poeta invita la sua donna ad ascoltare appunto i suoni della pioggia e della natura per mettersi in comunicazione con essa. In momenti come questo il silenzio aiuta a cogliere i particolari, anche quelli apparentemente più insignificanti.

Il dialogo con la natura arricchisce l’animo umano e lo predispone ad una pace che lo ritempra e lo riempie di forza. La coppia protagonista della lirica dannunziana si inoltra nel bosco noncurante della pioggia proprio per mettersi in ascolto della natura.

Quando questo miracolo succede l’amore e la passione che unisce le singole persone si espande fino a ricomprendere l’intero Universo. In tale lirica dannunziana si alternano i suoni alle pause di silenzio, mentre il ritmo dei versi riproduce quello di una musica dolce e soave. In un’atmosfera così rarefatta la realtà lascia il posto alla fantasia e alla metamorfosi: tutto si trasforma e si identifica con la natura.

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