adolescenza Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 29 Sep 2024 07:34:34 +0000 it-IT hourly 1 Adolescenti e Sessualità: oggi ci sono i sex influencer in Rete https://cultura.biografieonline.it/adolescenti-sessualita-sex-influencer/ https://cultura.biografieonline.it/adolescenti-sessualita-sex-influencer/#respond Sun, 01 Aug 2021 14:00:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=35078 Se i ragazzi di una volta si rivolgevano agli amici più grandi o ai magazine per trovare risposta a domande scottanti in tema di sessualità, oggi le cose sono parecchio cambiate. Basta collegarsi alla Rete e cercare su Google l’argomento di cui si vuole sapere di più. Il rischio di fraintendimenti ed interpretazioni erronee sul web è però sempre dietro l’angolo.

E’ difficile affrontare l’argomento senza tabù

Il sesso durante l’adolescenza è spesso vissuto con vergogna e timore, e i ragazzi preferiscono confrontarsi con persone estranee che non siano familiari o genitori. Nonostante la libertà di cui gli adolescenti dispongono oggi, i tabù sul sesso sono ancora tanti e si fa fatica a parlarne senza remore.

Genitori ed insegnanti non parlano di sessualità

Anche i programmi scolastici ministeriali non contemplano l’educazione sessuale tra le materie di insegnamento. Genitori e docenti si ritrovano sempre più impreparati difronte ad un argomento (il sesso) che ha davvero mille sfaccettature.

E’ necessario che i ragazzi trovino le risposte alle loro domande circa il sesso senza cadere nella trappola di chi considera la sessualità come un qualcosa di “sporco”. Forse un aiuto in tal senso può arrivare, oggi, proprio dai social.

Esperti e consulenti sui canali social: chi sono i più seguiti

Sessuologi, ginecologi ed esperti sono presenti sui vari canali social. Secondo una recente indagine, è proprio a questi che i giovani si rivolgono per avere chiarimenti ai dubbi che riguardano il complicato mondo della sessualità e della salute.

Su Tik Tok, uno dei social più seguiti dai giovanissimi, c’è la dottoressa Monica Calcagni che parla di sesso con leggerezza ed un tocco di ironia. Infatti il suo canale vanta quasi un milione di follower!

La semplicità del linguaggio e i modi diretti e confidenziali sono gli “ingredienti” preferiti dai giovani che desiderano scoprire i segreti della sessualità.

Lo ha ben capito la dottoressa Chiara Di Pietro, la “ginecologa alla portata di tutti” che dispensa dritte e consigli su argomenti delicati come l’orgasmo e la verginità.

Ci sono poi consulenti sessuali che preferiscono toni più espliciti ed argomenti meno convenzionali, come i sex toys (come Ilaria Peverato). E c’è chi invece elabora percorsi di benessere che comprendano sesso, ciclo mestruale ed altre eventuali patologie che influiscono sul modo di vivere la sessualità.

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Bianca come il latte, rossa come il sangue: il libro e il film https://cultura.biografieonline.it/bianca-come-latte-rossa-sangue/ https://cultura.biografieonline.it/bianca-come-latte-rossa-sangue/#respond Wed, 21 Jul 2021 05:29:28 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22847 Bianca come il latte, rossa come il sangue è un romanzo di Alessandro D’Avenia, edito da Mondadori, già vincitore del Premio Internazionale Padre Pino Puglisi, proprio per l’impegno mostrato dall’autore a favore degli adolescenti, conferitogli il 6 dicembre del 2012. E’ il romanzo d’esordio di questo autore palermitano, scritto nel 2010 ed è narrato dal protagonista in prima persona.

Bianca come il latte, rossa come il sangue
Bianca come il latte, rossa come il sangue: a sinistra la copertina del libro di Alessandro D’Avenia; a destra il poster del film.

Riassunto del libro

Leo è un liceale appassionato di musica e calcio. Disinteressato alla scuola, passa il suo tempo a chiacchierare e distrarre i compagni dalle lezioni. Un giorno entra in classe un nuovo professore di italiano, che sostituisce la collega rimasta vedova e Leo si prende gioco dell’insegnante e lo accoglie tirandogli palline di carta. Per lui però la vita da alunno discolo è breve: incalzato dal nuovo insegnante, resta intrappolato dalle sue parole durante le lezioni.

È un insegnante diverso dagli altri, che mostra subito un forte interesse per questi ragazzi che rappresentano il futuro. Parla di sogni, invita i suoi studenti a sognare, a cercare di realizzare i propri sogni, senza cadere mai nel banale, ma catturando l’attenzione degli allievi del terzo anno, riuscendo a coinvolgerli.

Ma torniamo a Leo. Due colori si contrappongono nella vita del ragazzo, protagonista del romanzo: il bianco e il rosso. Il colore bianco per lui rappresenta il vuoto, la perdita di qualcuno, di una persona cara della sua vita. Il rosso lo interpreta come l’amore, la passione e il sangue, ovvero la vita.

Alle parole interessanti del professore inizialmente Leo contrappone il suo primo innamoramento, quello nei confronti di Beatrice, una ragazza dai capelli ricci, rossi, dagli occhi grandi e verdi, dai toni pacati, gentili, con fare elegante. E mentre lui sogna di svelarle il suo amore, Silvia, sua compagna e amica, ha il cuore pieno d’amore per il suo Leo. Ma Silvia tace e si presta al gioco del ragazzo, facendogli sempre da spalla.

Incipit del libro

Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco… Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l’ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni…

Non solo una storia d’amore

Sino a qui il romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue sembra la classica storia d’amore tra adolescenti, una commedia a lieto fine. Poi però la storia prende una piega diversa, diventando una lezione di vita. Sì, perché, la giovane Beatrice dai capelli rossi di cui è invaghito Leo, ha la leucemia ed è proprio Silvia a dare la notizia al ragazzo. Leo non si perde d’animo, trova il coraggio di dichiararsi, di dare a Beatrice l’amore che merita.

Lo fa attraverso la musica, suonando per lei la chitarra, lo fa con le parole, facendo il giullare mentre la ragazza è costretta a fare le cure per sopravvivere. Ma a Leo non basta: vuole aiutare Beatrice a vivere. Così, dopo aver parlato con i genitori e aver ricevuto un “no” per donare il suo midollo alla ragazza, decide di farsi aiutare da Silvia per falsificare le firme dei genitori.

Dietro insistenza, Silvia lo aiuta e lui si presta alla donazione, ma il midollo non è compatibile. Poi, dopo aver effettuato i prelievi, partecipa alla partita di pallone con i compagni. Ha un malore perché è troppo debole e viene accusato dai ragazzi di aver fatto perdere la partita alla squadra. Leo si sfoga scrivendo una lettera al suo amore Beatrice, ma non riesce a consegnargliela perché subisce un incidente mentre è in motorino e viene ricoverato in nosocomio.

È lo stesso ospedale dove si trova Beatrice ma non riesce a parlarle. Così pensa che il suo sogno, i sogni invocati dal suo professore, siano destinati a rimanere nel cassetto o comunque difficili da realizzare.

Finale

Finita la degenza, il sedicenne torna a scuola e grazie all’aiuto dell’amica Silvia, Leo riesce a recuperare a scuola ma soprattutto a realizzare il suo sogno, seppure per un breve periodo: riesce a vedere Beatrice, va insieme a Silvia a trovarla a casa, anche se la ragazza è debole perché ha subìto un trapianto di midollo, ma l’intervento è andato male.

I due ragazzi vengono accolti dalla madre di Beatrice. Poi riescono a vedere la ragazza, che li ringrazia della visita. Da quel momento in poi, per Leo, i giorni di visita a Beatrice diventano routine: le prepara cd musicali, presentazioni powerpoint su alcune belle città, allo scopo di distrarla e farla viaggiare virtualmente. Canta per lei, ballano, la aiuta a scrivere il suo diario: sono delle lettere a Dio, dalle quali si evince la sua serenità.

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Bianca come il latte, rossa come il sangue: il film

Dal romanzo è stato tratto un film di Giacomo Campiotti del 2013. Gli attori sono: Filippo Scicchitano, Aurora Ruffino, Gaia Weiss, Luca Argentero, Romolo Guerreri, Gabriele Maggio, Roberto Salussoglia, Pasquale Salerno, Michele Codognesi, Flavio Insinna, Cecilia Dazzi.

L’interpretazione degli attori che hanno contribuito alla realizzazione del film è impeccabile. Un Luca Argentero formidabile nei panni dell’insegnante. Il film, trasposizione del romanzo, affronta il tema dell’adolescenza, un film che recita la morte e parla di vita. È una pellicola semplice, che lancia un messaggio carico di amore e di vita.

Alessandro D'Avenia
Alessandro D’Avenia

Bianca come il latte, rossa come il sangue è una pellicola dalla forte carica emotiva, ma che sa regalare anche momenti piacevoli, sorrisi. E’ un film che resta pieno di vita, pur narrando la morte. Un film d’amore puro. È una deliziosa e infinita dichiarazione d’amore, la vita vista con gli occhi degli adolescenti.

È una lezione di vita: il film affronta anche il tema della morte, della terribile malattia, la leucemia, che porta a spegnere per sempre i sogni di Beatrice. Affronta il tema della crescita dovuta al confronto con le difficoltà della vita. Tutto è narrato bene, con delicatezza, persino la musica scelta: la colonna sonora del film, “Se si potesse non morire”, è dei Modà. La band di Francesco Silvestre si è classificata al terzo posto, con questa canzone, al Festival di Sanremo 2013.

Il film, della durata di 102 minuti, distribuito nelle sale cinematografiche, a partire dal 4 aprile 2013, ha incassato nel primo weekend 1.163.036 €.

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La bella estate, di Cesare Pavese (riassunto) https://cultura.biografieonline.it/bella-estate-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/bella-estate-riassunto/#comments Wed, 16 Mar 2016 21:14:45 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17444 Pubblicata a Torino nel 1949 per la prima volta, l’opera di Cesare Pavese intitolata “La bella estate” è in realtà una raccolta di tre romanzi brevi composti in momenti diversi dall’autore: La bella estate scritta nel 1940, Il diavolo sulle colline che risale al 1948 e infine Tra donne sole del 1949. Per questa raccolta di romanzi Pavese ricevette, nel 1950, il prestigioso Premio Strega.

La bella estate - libro - riassunto
La bella estate – libro – riassunto

I tre romanzi sono del tutto autonomi l’uno dall’altro, ma è possibile riscontrare in essi le medesime tematiche: il delicato momento di passaggio dall’adolescenza all’età della maturità, le fasi della scoperta e l’esplorazione della realtà seguite inevitabilmente dalla delusione e da un forte senso di impotenza e sconfitta.

In questi romanzi di Pavese la persona giovane è inesperta e perciò anche debole, non essendo in grado di gestire il momento in cui diventa adulta: proprio la sua debolezza la porta a vivere al limite della trasgressione fino quasi a tentare il suicidio. Un altro tema ricorrente è il confronto stridente tra la campagna e la città: il triduo di romanzi è comunque ambientato in città. Esaminiamo separatamente i tre romanzi che fanno parte della raccolta, partendo dalla loro trama.

A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era così bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, e magari venisse giorno all’improvviso

Incipit de “La bella estate”

La bella estate

Ne “La bella estate” la protagonista è Ginia, una ragazza sedicenne di Torino che di professione fa la sarta. La giovane vive in maniera spensierata la sua età, abita in casa con il fratello Severino che fa l’operaio. Come tutte le adolescenti, Ginia sogna di essere felice e di avere un futuro pieno di cose belle (quella che Pavese chiama appunto “la bella estate”). Ma la vita di Ginia cambia improvvisamente quando stringe amicizia con Amelia, una ragazza che fa la modella e che la introduce nel mondo bohemien torinese. Frequentando il circolo dei pittori di cui Amelia fa parte, Ginia conosce Guido e ingenuamente se ne innamora.

Tramite Amelia la giovane diventa l’amante dell’artista, ma questi è poco interessato a lei e preferisce passare il suo tempo con gli altri pittori: in particolare Guido ha una forte amicizia con Rodrigues, che un tempo era stato l’amante di Amelia. Ginia si rende conto che l’interesse di Guido nei suoi confronti è esclusivamente di tipo sessuale, ma non riesce a dirgli di no. Questo stato di cose provoca nella ragazza un forte stato di frustrazione.

Un giorno Guido chiede a Ginia di farle da modella per un suo dipinto e di posare senza niente indosso. La ragazza accetta, ma mentre sta posando si accorge che dietro una tenda c’è Rodrigues. Presa dalla vergogna e dall’imbarazzo, Ginia scappa via mentre riecheggiano le parole dell’amato Guido che la definisce “scema” davanti all’amico. La relazione con Guido si chiude così, portandosi via tutti i sogni e le aspettative di Ginia. La “bella estate” tanto agognata cede il posto ad una realtà cruda e deprimente.

Il diavolo sulle colline

Il diavolo sulle colline” racconta la vicenda di tre amici (il protagonista, Oreste e Pieretto) che hanno l’abitudine di girare per le campagne durante il tempo libero. In una di queste passeggiate incontrano Poli (che rappresenta il “diavolo” del titolo), un giovane ricco e amante della vita sregolata e dedito alle droghe. I tre giovani lo soccorrono perché Poli è svenuto e da allora questi entra a far parte del loro gruppo.

Poli ben presto attira l’attenzione di tutti per il suo carattere anticonformista e per la passione per le sostanze stupefacenti. Quando Poli viene ferito da una ex amante, i tre ragazzi decidono di allontanarsi momentaneamente da lui e riprendere la loro semplice vita di campagna. Tornano però a trovare Poli quando questi li invita nella sua tenuta del Greppo, dove abita insieme alla moglie Gabriella.

Tra lei e Oreste scocca una scintilla di attrazione. Durante una festa presso la tenuta, Poli accusa un malore e viene portato a Milano, mentre i tre amici se ne tornano nelle loro tranquille campagne alla vita di sempre.

Tra donne sole

Tra donne sole” è invece una storia di donne, un excursus nell’intricato universo femminile. La protagonista del romanzo breve si chiama Clelia e proviene da una famiglia di operai. La donna, originaria di Torino, si trasferisce a Roma dove spera di entrare nell’ambiente della moda. Una volta tornata a Torino, decide di aprire un negozio e di frequentare la società borghese cittadina, dove regna il cinismo e totale assenza di valori morali.

Clelia diviene amica di una giovane, Rosetta, che un giorno tenta il suicidio. Chiedendosi il motivo del tragico gesto, Clelia si rende conto che la povera ragazza vive una triste realtà di solitudine, visto che è circondata da persone che si fingono amiche, ma che non si curano minimamente di lei e dei suoi turbamenti. Rientrata a Torino, la sua città natale, Clelia riflette sulla sua vita e si rende conto di aver rinunciato all’amore e ai sentimenti per inseguire la realizzazione personale e il successo.

Clelia è consapevole di vivere in un ambiente vacuo e superficiale ma ritiene di essere abbastanza forte per fronteggiare il tormento interiore che a volte sembra incombere. Non è altrettanto forte l’amica Rosetta, che riesce purtroppo a portare a termine il suo desiderio di farla finita.

Cesare Pavese
Cesare Pavese

Commento all’opera

Nei tre romanzi si può individuare un tema comune: la crisi individuale dei giovani, che nel loro passaggio alla vita adulta attraversano momenti di difficoltà e di disillusione rispetto alle aspettative. Alcuni commentatori definiscono “di formazione” i romanzi compresi nella raccolta “La bella estate” di Cesare Pavese, proprio perché i protagonisti devono reagire ai momenti di delusione che seguono alle mancate aspettative, e questa reazione rappresenta per loro un’occasione di crescita e maturazione.

La vita nelle città, a differenza di ciò che avviene in campagna, è piena di ipocrisia e falsi valori morali. La contrapposizione tra la vita semplice e genuina in campagna e quella urbana è molto netta, e compare nei tre romanzi brevi di Pavese.

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