Commenti a: Critica leopardiana

Di: Romanticismo in Letteratura

Romanticismo in Letteratura — Thu, 16 Mar 2017 15:39:47 +0000

[…] letterati italiani si divisero tra sostenitori dei classicisti (Pietro Giordani e Giacomo Leopardi) e coloro che invece appoggiarono le nuove idee (Giovanni Berchet, Ermes […]

Di: La quiete dopo la tempesta (Leopardi)

La quiete dopo la tempesta (Leopardi) — Tue, 23 Aug 2016 13:28:53 +0000

[…] Gli eventi della vita però, porteranno il poeta ad una maturazione meno pessimistica e più cosciente del suo pensiero nelle fasi successive della sua poetica. […]

Di: Lido Pacciardi

Lido Pacciardi — Tue, 03 Mar 2015 13:34:18 +0000

Nessuno, mi pare, ha capito che Giacomo Leopardi era sostanzialmente un poeta greco antico, un aedo. In lui la Natura acquista la personalità di una Ananke, che si oppone alla realizzazione della felicità nell’uomo e fin degli animali. Il suo pessimismo, la sua concezione della vita e del mondo, derivano appunto dalla consapevolezza che non solo la felicità, ma anche soltanto la speranza di esser felici è preclusa dalle oscure forze che regolano il cosmo, ostili all’uomo e ai suoi desideri. Tale condizione non viene vissuta dal poeta, però, con rassegnata passività, ma con coraggioso dolore, esponendo il suo animo contro il destino, apprezzando coi versi e con la libera ragione ciò che vede bello intorno a lui, ma che non sarà mai suo. Il suo animo è forte. Per questo la sua sofferenza è maggiore.

Di: Francesco Sorlini

Francesco Sorlini — Mon, 01 Dec 2014 14:48:43 +0000

qualunque critica letteraria rivolta a Leopardi è ottusa, in quanto illusoria