Grazia Tamburello, Autore presso Cultura https://cultura.biografieonline.it/author/grazia-tamburello/ Canale del sito Biografieonline.it Tue, 09 Jul 2024 19:36:33 +0000 it-IT hourly 1 The Wall Street Journal: breve storia e biografia https://cultura.biografieonline.it/the-wall-street-journal/ https://cultura.biografieonline.it/the-wall-street-journal/#comments Tue, 09 Jul 2024 19:14:26 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=320 The Wall Street Journal è una storica testata internazionale americana. Fondata da Charles Dow, Edward Jones e Charles Bergstresser, viene pubblicata a New York a partire dall’8 luglio 1889.

The Wall Street Journal - Prima edizione
The Wall Street Journal (8 luglio 1889)

Una testata da record

Siamo di fronte ad un colosso del giornalismo finanziario che vanta ben ventinove vittorie del Premio Pulitzer, la più prestigiosa onorificenza americana per il giornalismo.

La testata prende nome da Wall Street, la famosa via di Manhattan, centro del cuore finanziario di New York, in quanto prima sede permanente della Borsa, la New York Stock Exchange (NYSE).

“The Wall Street Journal” si occupa principalmente di affari e finanza, sia americana che internazionale e stampa quotidianamente circa 2.012.000 copie che vengono distribuite in tutto il mondo.

Alcuni numeri

Esistono anche un’edizione europea ed una asiatica. Solo in Italia ne vengono vendute circa 8.000 copie al giorno.

È possibile acquistare il quotidiano anche sul web, dove ha ben 350.000 abbonati (dati del 2012), vantando il primato tra le testate americane online.

Per molti anni è stato il più diffuso tra i quotidiani degli Stati Uniti d’America, superato solo recentemente da “Usa Today”.

Il suo principale rivale in ambito finanziario è, invece, il “Financial Times” di Londra, anch’esso pubblicato in varie edizioni internazionali.

Anni recenti

Il 31 luglio 2007, la società “News Corporation” del magnate australiano Rupert Murdoch, uno dei primi quattro gruppi mediatici degli Stati Uniti, ha rilevato la “Dow Jones & Company”, acquisendo in tal modo la proprietà del giornale e degli indici azionari Dow Jones, per la cifra di 5.6 miliardi di dollari, con l’obiettivo di spodestare il “New York Times” dal ruolo di principale quotidiano degli Stati Uniti.

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La Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America https://cultura.biografieonline.it/la-dichiarazione-di-indipendenza-usa/ https://cultura.biografieonline.it/la-dichiarazione-di-indipendenza-usa/#comments Wed, 13 Apr 2022 18:44:29 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=204 Il 4 luglio si festeggia la nascita degli Stati Uniti d’America. In quel giorno del 1776, a Filadelfia, venne proclamata la Dichiarazione d’Indipendenza delle tredici colonie britanniche sulla costa atlantica dell’America settentrionale dalla Corona inglese.

I Padri Fondatori

Il documento, redatto da Thomas Jefferson, il 3° presidente del Paese, con la collaborazione di John Adams, Benjamin Franklin, Robert R. Livingston e Roger Sherman, viene ratificato dai trentatré delegati del Secondo Congresso Continentale, i cosiddetti “Padri Fondatori”.

La Dichiarazione di Indipendenza Americana del 4 Luglio

Un documento di importanza storica

Siamo di fronte ad uno dei documenti più importanti della storia che costituisce la nascita di una grande nazione e del suo mito. Un colosso etico che riconosce i diritti inalienabili dell’uomo quali libertà e uguaglianza, che parla di un mondo vergine e incorrotto.

La Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America può essere suddivisa in tre parti:

  1. nella prima parte vengono enunciati i principi dei diritti dell’uomo e della legittimità della rivoluzione;
  2. nella seconda parte sono contenute specifiche accuse circostanziate nei confronti di re Giorgio III d’Inghilterra;
  3. infine nella terza parte viene formalmente dichiarata l’indipendenza.

L’annuncio dei coloni americani aveva l’obiettivo di incentivare la partecipazione alla propria causa e l’intervento a proprio favore di alcune potenze europee, in particolare della Francia.

Esso segnò l’inizio della Rivoluzione americana che, sette anni più tardi, si concluse con la vittoria dell’esercito continentale di George Washington sulle forze di Giorgio III d’Inghilterra.

Le conseguenze incongruenti

Purtroppo una Dichiarazione così bella e solenne fu seguita dallo sterminio dei nativi americani e dalla riduzione in schiavitù degli africani; ciò avvenne proprio da parte dei coloni, che si macchiarono in tal modo delle stesse orribili azioni di cui accusavano il Sovrano inglese.

Nonostante la discriminazione razziale e le crescenti disuguaglianze economiche provocate dal capitalismo, il mito americano attirò emigranti da ogni parte del mondo.

La Rivoluzione Americana fece sentire i suoi influssi anche in Europa, nello sviluppo di movimenti indipendentistici tra cui la Rivoluzione francese.

Tra i siti web nei quali è possibile visionare l’immagine digitalizzata della Dichiarazione ci sono quello dei National Archives di Washington (www.archives.gov), nei quali è conservato il documento originale e quello di American Memory, creato dalla Library of Congress, la biblioteca nazionale statunitense.

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La Tour Eiffel https://cultura.biografieonline.it/torre-eiffel/ https://cultura.biografieonline.it/torre-eiffel/#comments Sat, 09 Mar 2013 02:17:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6526 Il Diciannovesimo secolo è un periodo storico straordinario in cui l’Europa è interessata da profondi mutamenti socio-economici. Siamo nell’epoca del Romanticismo e della Rivoluzione Industriale che in architettura si traducono, da un lato, nella tendenza al recupero del passato e dall’altro, nel desiderio di sperimentare i nuovi materiali prodotti delle moderne industrie.

Una bella immagine della Torre Eiffel
Una bella immagine della Torre Eiffel

E’ questo il contesto nel quale si sviluppa l’innovativa tecnica del ferro e del vetro, il cui esempio maggiormente noto è la Tour Eiffel che, con i suoi 324 metri, è il monumento più alto di Parigi, visibile da ogni parte della città.

L’opera viene realizzata in appena due anni su progetto dell’ingegnere Alexander Gustave Eiffel (Digione, 15 dicembre 1832 – Parigi, 27 dicembre 1923), in occasione dell’Exposition Universelle del 1889 a Parigi.

L’Exposition Universelle è una Fiera Mondiale, che ha luogo tra il 6 maggio e il 31 ottobre a Campo di Marte, vicino al fiume Senna, nell’anno in cui ricorre il centenario della Rivoluzione Francese e della presa della Bastiglia, nonché nel diciottesimo anniversario della Terza Repubblica.

Per l’occasione, vengono costruite diverse strutture, oltre alla Tour Eiffel, tra cui il Grand Dôme Central di Joseph Bouvard, utilizzata per l’esposizione di gioielli, profumi e tessuti, la Galerie des Machines e una ricostruzione della Bastiglia.

Eiffel desidera celebrare con questa costruzione i progressi della tecnica ed è per questo motivo che trova anche delle utilità scientifiche alla sua Torre, come stazione per misurazioni meteorologiche e per l’analisi dell’aria o luogo per esperienze come quella del pendolo di Foucault.

Realizzata unicamente con strutture metalliche, la torre poggia solo su quattro gambe portanti e la sua larga base si restringe fino a giungere alla terrazza in vetta. La Tour Eiffel è composta da 18.000 pezzi in ferro, fissati tra loro con circa 5.000.000 di bulloni e il suo peso complessivo è di circa 10.000 tonnellate.

La Torre Eiffel
Parigi, La Torre Eiffel

Priva di qualunque ornamento, il suo valore estetico è dato dalla forma a freccia che conferisce slancio e linearità all’opera. La Torre Eiffel diviene il punto di partenza e la fonte d’ispirazione per le nuove strutture realizzate con la tecnica del vetro e del ferro, che hanno la caratteristica di essere alte, luminose e leggere.

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Il disastro nucleare di Fukushima https://cultura.biografieonline.it/fukushima/ https://cultura.biografieonline.it/fukushima/#comments Sat, 10 Nov 2012 04:40:11 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4756 E’ l’11 marzo 2011 quando un forte sisma causa una serie di quattro distinti incidenti presso la centrale nucleare della città giapponese di Fukushima, che si trova 240 km a nord della Capitale. Alle 14:46:23, ora locale, un terremoto di magnitudo 8.9 della scala Richter colpisce il Giappone. La scossa, della durata di 3 minuti, è devastante anche per un Paese come quello nipponico abituato ad un’elevata attività sismica.

Fukushima
Fukushima

L’epicentro del terremoto, situato in mare aperto, a 373 km. a nord-est di Tokyo e ad una profondità di 25 km., genera uno tsunami con onde anomale alte fino a 14 metri che si riversano sulla costa orientale del Giappone. L’acqua del maremoto danneggia i sistemi elettrici di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima provocando esplosioni nei reattori 1 e 3 ed il surriscaldamento di quelli 2 e 4.

L’incidente viene classificato dall’Agenzia per la Sicurezza Nucleare e Industriale del Giappone al grado massimo, il 7, un livello finora raggiunto solo dal disastro di Černobyl.

Il governo giapponese ordina l’evacuazione di un’area del raggio di 20 km intorno a Fukushima, abitato da circa 170.000 persone, ma le radiazioni vengono rilevate fino ad 80 km di distanza dalla centrale e nell’Oceano Indiano dove i reattori riversano materiale radioattivo in quantità enormemente rilevante.

La Tepco, la ditta che gestisce l’impianto nucleare di Fukushima, tenta di arginare i danni, ma la situazione è più grave del previsto e ad oggi non completamente stabilizzata. Per mitigare gli effetti negativi sulla salute delle persone contaminate dalle radiazioni degli isotopi di iodio radioattivo, vengono somministrate pillole di ioduro di potassio per saturare la tiroide ed evitare l’assimilazione dello iodio-131.

Le vittime di questo disastro sono numerose, ma non è possibile fare una stima precisa in quanto le conseguenze sulla salute della popolazione potranno essere valutate solo negli anni a venire.

L’incidente nella centrale di Fukushima ha risollevato nell’opinione pubblica mondiale il problema della sicurezza degli impianti atomici. Nonostante le polemiche sulla potenziale pericolosità di questa fonte energetica, solo due Stati, Germania e Svizzera, hanno manifestato l’intenzione di abbandonare, nel lungo periodo, l’utilizzo dell’energia nucleare, rispettivamente nel 2022 e nel 2034.

YouTube Video

In Italia, immediatamente dopo l’incidente di Fukushima, il Governo Berlusconi IV dichiara l’intenzione di voler perseguire il programma nucleare italiano secondo le disposizioni di legge approvate nel biennio 2008-2010. Ciò non avviene in quanto tali disposizioni vengono abrogate con il referendum popolare tenutosi il 13 giugno 2011.

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Il Protocollo di Kyoto https://cultura.biografieonline.it/kyoto-protocollo/ https://cultura.biografieonline.it/kyoto-protocollo/#comments Sat, 03 Nov 2012 09:55:44 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4570 Il Protocollo di Kyoto è un trattato internazionale, di natura volontaria, sottoscritto nell’omonima città giapponese il giorno 11 dicembre 1997 da più di 160 paesi in occasione della Terza Conferenza delle Parti (COP3) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici e il riscaldamento globale.

Riscaldamento globale: inquinamento prodotto dalle fabbriche
Riscaldamento globale: inquinamento prodotto dalle fabbriche

Perché il trattato potesse entrare in vigore, doveva essere ratificato da almeno 55 nazioni produttrici di almeno il 55% delle emissioni inquinanti. Questo obiettivo è stato raggiunto solo nel novembre del 2004 grazie all’adesione della Russia, che produce il 17,6% delle emissioni totali. L’accordo è entrato in vigore il 16 febbraio 2005.

Il trattato prevede l’obbligo dei paesi industrializzati di ridurre nel periodo 2008-2012 le emissioni di gas serra, che alterano il clima terrestre riscaldandolo, quali il biossido di carbonio, il metano, l’ossido di azoto, gli idrofluorocarburi, il perfluorocarburi ed l’esafluoro di zolfo in misura non inferiore al 5,2% rispetto a quelle registrate nel 1990.

Le indicazioni del Protocollo di Kyoto per la mitigazione climatica si riferiscono sia a misure di prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra, sia ad attività di sviluppo dell’assorbimento forestale compensativo di CO2.

Considerato che nel mondo vengono immesse 6.000 Mt di CO2, di cui 3.000 prodotte dai Paesi industrializzati e 3.000 da quelli in via di sviluppo, con il trattato di Kyoto le immissioni dovrebbero passare da 6.000 a 5.850 Mt.

A causa dei costi elevati degli interventi di riduzione delle emissioni il Protocollo di Kyoto non ha avuto grandi adesioni. Tra i principali Paesi astenutesi dall’accordo ci sono gli Stati Uniti d’America (responsabili del 36,1% del totale delle emissioni) e l’Australia.

L’Italia si è impegnata a ridurre le emissioni del 6,5% e per il raggiungimento di tale obiettivo, sono stati realizzati strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo che definiscono e ripartiscono la riduzione a ciascun settore del Paese.

Il Protocollo di Kyoto è solo il primo passo, ma da solo è insufficiente a contenere i cambiamenti climatici in atto. Si tratta comunque di un inizio importante.

Conferenza sui cambiamenti climatici del pianeta (2007)
Conferenza sui cambiamenti climatici del pianeta (2007)

Oltre allo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali, il contrasto al cambiamento climatico deve coinvolgere anche cittadini, aziende e realtà locali che sono corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attività di tutela climatica limitando le proprie emissioni e i propri consumi.

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Breve storia dei Beatles https://cultura.biografieonline.it/breve-storia-dei-beatles/ https://cultura.biografieonline.it/breve-storia-dei-beatles/#comments Tue, 24 Jan 2012 09:22:33 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=307 Gli anni Sessanta sono segnati da una grande rivoluzione ideologica e culturale che parte dai giovani di allora e arriva fino alla generazione successiva. Sono gli anni del progresso tecnologico, dell’emancipazione femminile e delle lotte razziali. I Beatles sono parte di questa grande rivoluzione.

The Beatles: The Abbey Road cover
Breve storia dei Beatles

La storia dei Beatles, uno dei maggiori fenomeni della musica rock e di quella pop contemporanea, ha inizio a Liverpool il 6 luglio 1957, quando i giovanissimi John Lennon e Paul McCartney incrociano i loro destini sul palcoscenico della Woolton Parish Church, nel corso di un concerto rock in cui sono chitarristi in due diversi gruppi musicali. Dalla loro collaborazione nasceranno, tra il 1962 e il 1970, una serie memorabile di successi musicali.

Ai due si aggiunge, nel 1958, un compagno di scuola di Paul, George Harrison. I futuri Beatles, all’epoca si chiamano “The Quarrymen” e propongono una miscela di musica skiffle e rock’n’roll. In quello stesso anno, la vita dell’anticonformista John Lennon viene indelebilmente segnata dalla tragica morte della madre ed è allora che la musica diventa per lui la prima ragione di vita. Sarà proprio Lennon a guidare i futuri Beatles verso il successo. Nel 1959, entra nel gruppo il poco esperto bassista Stuart Sutcliffe e un anno dopo, il batterista Pete Best.

Nel 1960, il gruppo, con il nome di Beatles, va ad Amburgo dove viene creato il look che, dagli abiti al taglio di capelli, entrerà nella storia. Tornati a Liverpool, i Beatles, si esibiscono al “Cavern Club” e la loro fama incomincia a diffondersi. Nel 1961 incidono il loro primo 45 giri, “My Bonnie”, come gruppo spalla del cantante Tony Sheridan. È la loro prima esperienza e vede Paul McCarteny sostituire Stuard Sutcliffe al basso. Nel 1962, i Beatles, fanno un provino alla casa discografica “Decca”, ma il loro potenziale non viene intuito e viene così commesso quello che viene ricordato come uno degli errori più grandi della storia del mercato discografico.

The Beatles
The Beatles

Il gruppo viene scritturato dalla grande casa discografica “EMI” che chiede, però, la sostituzione del batterista Pete Best ed è così che entra a far parte della band Ringo Starr, conosciuto ad Amburgo dove suonava con i Rory Storm & the Hurricanes.

Il 5 ottobre del 1962 esce “Love me do”, il loro primo grande successo internazionale. Ha inizio la “Beatlemania”. Nel 1964 cinque loro pezzi sono nei primi cinque posti nella classifica americana. Nel 1965, la Regina Elisabetta II, conferisce loro l’onorificenza di Baronetti con una cerimonia ufficiale a Buckingham Palace.

Alla fine degli anni Sessanta, l’armonia del gruppo viene segnata da diversi malumori tra i vari componenti. L’ultimo concerto dal vivo si svolge al Candlestick Park di San Francisco, il 29 agosto del 1966. “Let it be”, nel 1970, è il loro ultimo disco. Il 10 aprile di quell’anno, Paul McCartney annuncia pubblicamente lo scioglimento del gruppo.

I Beatles hanno segnato la storia della musica e sono stati gli interpreti della loro generazione. Li ricordiamo nella storica foto, scattata da Iain McMillan, l’8 agosto 1969, che li ritrae sulle strisce pedonali di Abbey Road (la via di Londra dove si affacciano gli Abbey Road Studios, nei quali i Beatles incisero per l’intera carriera) per la copertina dell’omonimo album, che diventerà una delle più simboliche della storia del Rock.

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I fratelli Lumière e il Cinematografo https://cultura.biografieonline.it/biografia-vita-e-storia-dei-fratelli-lumiere/ https://cultura.biografieonline.it/biografia-vita-e-storia-dei-fratelli-lumiere/#comments Thu, 12 Jan 2012 21:41:29 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=108 Il cinema moderno ci affascina e incanta con film digitali ricchi di effetti speciali sempre più sofisticati, realizzati dai maestri della grafica computerizzata che, superando la più fervida immaginazione, sono in grado di emozionarci e farci sognare come eterni bambini. Ma dove ha avuto origine tutto questo?

E’ con i Fratelli Lumière che inizia la grande avventura della cinematografia intesa come spettacolo d’intrattenimento realizzato tramite la proiezione di fotografie scattate in rapida successione che trasmettono all’osservatore l’illusione del movimento.

I fratelli Lumière e il Cinematografo
I fratelli Lumière e il Cinematografo

Nati a Besançon, in Francia, Auguste Marie Louis Nicholas (19 ottobre 1862 – 10 aprile 1954) e Louis Jean Lumière (5 ottobre 1864 – 6 giugno 1948), furono tra i primi cineasti della storia.

I due fratelli brevettarono parecchie invenzioni tra cui il “foro di trascinamento” nella pellicola cinematografica che permetteva lo scorrimento della stessa attraverso il proiettore e il “cinematografo” (1894), uno strumento con la duplice funzione di camera e di proiettore.

La prima proiezione pubblica avvenne a Parigi il giorno 11 luglio 1895, nelle sale della «Revue générale des sciences». Le cronache dell’epoca raccontano di un pubblico entusiasta, ti interminabili applausi e dei fratelli Lumière portati in trionfo.

Il primo spettacolo a pagamento si tenne il 28 dicembre 1895 a Parigi al Grand Café sul Boulevard des Capucines. Si trattava della proiezione di scene prese dal vero, della durata di circa cinquanta secondi, caratterizzate da inquadrature fisse, prive di montaggio, dove spesso appariva anche l’operatore.

In uno dei primi corti proiettati veniva ripreso un treno che entrava in stazione e i primi spettatori temettero che il treno potesse travolgerli davvero.

Le vedute animate del cinematografo Lumière ebbero un immediato e significativo impatto sulla cultura popolare dell’epoca ma, per assurdo, furono proprio i due creatori a non credere nel futuro della loro invenzione. Preferirono dedicarsi ad altri progetti in ambito fotografico, tra cui il processo “Autochrome Lumière” che fu alla base del processo “Kodachrome”, tutt’oggi in uso.

Noi, invece, ringraziamo i fratelli Lumière, padri della settima arte, per aver dato il via ad uno dei maggiori fenomeni culturali del XX secolo.

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Bioarchitettura Med in Italy https://cultura.biografieonline.it/bioarchitettura-med-in-italy/ https://cultura.biografieonline.it/bioarchitettura-med-in-italy/#respond Tue, 10 Jan 2012 09:16:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=85 BioarchitetturaAnche l’Italia sarà presente alle Olimpiadi di Biorchitettura, lo SDE, Solar Decathlon Europe, che nel 2012 si terranno a Madrid. Il concorso internazionale, organizzato dal Dipartimento di Energia Americano, vedrà la partecipazione di Università provenienti da tutto il mondo e tra queste ci sarà anche un team italiano.

Il gruppo, coordinato da Chiara Tonelli e composto da designer dell’Università Roma 3 e dell’Università Sapienza, presenterà “Med in Italy”, una biocasa mediterranea. Si tratta di un bilocale di 47 mq., energeticamente autosufficiente, dotato di tutte le tecnologie necessarie a renderlo efficiente e funzionale ed in grado di produrre, addirittura, sei volte l’energia che consuma.

Nel corso della manifestazione, i concorrenti dovranno costruire e far funzionare il loro progetto.

Nella fase finale del concorso, ogni team mostrerà al pubblico la propria casa, sottoponendosi a dieci prove, da cui deriva il nome dell’evento “Decathlon”.

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Mantello dell’invisibilità a “tempo” https://cultura.biografieonline.it/mantello-dellinvisibilita-a-tempo/ https://cultura.biografieonline.it/mantello-dellinvisibilita-a-tempo/#respond Tue, 10 Jan 2012 09:11:07 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=79 Il mantello dell'invisibilità di Harry Potter
Il mantello dell’invisibilità è un celebre “accessorio” di Harry Potter

Dal cinema (sembra una notizia che riguarda il mondo di Harry Potter) alla realtà. La rivista scientifica Nature ha pubblicato il risultato dello studio di un gruppo di ricerca della Cornell University di New York, di cui fa parte anche l’italiano Alessandro Farsi, che ha realizzato il primo mantello dell’invisibilità a tempo, in grado di rendere un oggetto invisibile per un periodo di tempo anche se estremamente limitato, nell’ordine dei miliardesimi di secondo.

Il sistema è realizzato con fibre ottiche in grado di rendere un oggetto non rilevabile alla vista. La tecnica consiste nell’accelerare alcune parti del fascio luminoso indirizzato verso l’oggetto, rallentandone altre.

Il passo successivo di questa ricerca sarà quello di prolungare l’intervallo di tempo nel quale il mantello funziona. Il sistema potrebbe avere già ad oggi applicazioni per migliorare la sicurezza delle comunicazioni nei sistemi a fibre ottiche.

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Scienziati italiani sperimentano un nuovo vaccino contro l’epatite C https://cultura.biografieonline.it/scienziati-italiani-sperimentano-un-nuovo-vaccino-contro-lepatite-c/ https://cultura.biografieonline.it/scienziati-italiani-sperimentano-un-nuovo-vaccino-contro-lepatite-c/#respond Tue, 10 Jan 2012 09:02:37 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=72 HCV Virus dell'epatite CDai nostri antenati, gli scimpanzé, una nuova possibilità per il futuro della medicina. La rivista scientifica Science Translational Medicine, edita da Science, riporta la notizia di un vaccino contro l’epatite C messo a punto da un team di scienziati italiani. L’importante traguardo è stato raggiunto dai ricercatoti dell’azienda Okairos operante presso il centro di Biotecnologie CEINGE di Napoli.

Si tratta di una nuova tipologia di vaccini, che utilizza virus innoqui di scimpanzè che essendo sconosciuti al sistema immunitario umano, sono in grado di sviluppare una risposta al trattamento molto più potente di quella indotta dai classici vaccini attualmente in uso.

Lo studio ha già superato la prima fase di sperimentazione su volontari umani, mostrandosi privo di effetti collaterali e inducendo una risposta immunitaria potente e duratura contro l’HCV.

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