Riassunti film Archivi - Cultura https://cultura.biografieonline.it/argomento/cinema/riassunti-film/ Canale del sito Biografieonline.it Tue, 24 Oct 2023 07:24:17 +0000 it-IT hourly 1 American Beauty: riassunto, attori, trama e trailer del film https://cultura.biografieonline.it/american-beauty/ https://cultura.biografieonline.it/american-beauty/#respond Fri, 20 Jan 2023 16:31:29 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3912 American Beauty” è un film diretto da Sam Mendes nel 1999, che annovera nel cast Kevin Spacey (nei panni di Lester), Annette Bening (nei panni di Carolyn), Mena Suvari (nei panni di Angela), Thora Birch (nei panni di Jane), Chris Cooper (nei panni di Frank) e Wes Bentley (nei panni di Ricky).

Basato su una sceneggiatura di Alan Ball, il film mette in scena le ossessioni e i turbamenti provocati in un impiegato quarantenne da una procace adolescente.

Dipinto dalla critica come una satira del concetto di bellezza, il film propone un ritratto del ceto medio degli Stati Uniti moderni, ma anche riflessioni sul materialismo, sull’amore paterno, sul desiderio di riscatto personale e sulla necessità di liberarsi in maniera catartica delle proprie ansie.

American Beauty
American Beauty, locandina del film

Trailer

Frasi famose tratte dal film

Leggi tutte le frasi famose tratte da “American Beauty” sul sito aforismi.meglio.it

American Beauty: trama e riassunto del film

Lester Burnham ha quarantadue anni e lavora come scrittore per un periodico (occupazione che detesta): è sposato con Carolyn, ambiziosa e spregiudicata agente immobiliare che gli ha dato una figlia, Jane. La ragazza, di sedici anni, deve fare i conti con una bassa autostima e con un’alta insoddisfazione nei confronti della sua famiglia. La vita dei Burnham si intreccia con quella dei nuovi vicini di casa, i Fitts: il capo-famiglia Frank, colonnello del Corpo dei Marines in pensione; la moglie Barbara, permanentemente in stato di shock; e il figlio Ricky, abituale consumatore di marijuana a dispetto dei principi del padre.

Grazie ai soldi guadagnati con la vendita della droga, Ricky riesce a comprare una videocamera, con la quale registra gli avvenimenti che attorno a lui lo colpiscono di più. Intanto Lester si prende una cotta per Angela Hayes, cheerleader e amica della figlia, vista per la prima volta mentre si esibiva nel corso dell’intervallo di una partita di basket a scuola. La visione della ragazza provoca all’uomo fantasie erotiche continue, accompagnate da petali di rose rosse.

American Beauty, la famosa scena con le rose rosse
American Beauty, la famosa scena con le rose rosse

Mentre Carolyn inizia una relazione clandestina con Buddy Kane, suo rivale in affari, Lester ricatta i suoi superiori a lavoro, minacciando di svelare le storie d’amore extra-coniugali del direttore editoriale, e ottenendo così 60mila dollari di liquidazione. Trovato un nuovo lavoro in un fast food, l’uomo compra un’auto sportiva molto costosa, acquista marijuana da Ricky e inizia a tenersi in forma, dopo aver sentito le parole di Angela, che spiegava a Jane che suo papà sarebbe stato molto più attraente se si fosse allenato.

Seconda parte

Lester, d’altra parte, non perde occasione per flirtare con l’amica della figlia, e proprio per questo motivo tra le due ragazze l’amicizia si raffredda progressivamente. Avvicinatasi a Ricky, Jane guarda un video realizzato dal ragazzo: un sacchetto di plastica che, spostato da folate di vento, volteggia da una parte all’altra. Intanto Lester, che ha scoperto il tradimento della moglie, finisce nel mirino di Frank, che inizia a sospettare che tra lui e il figlio sia nata una relazione. Ricky, per altro, confessa – mentendo – la propria omosessualità al padre, solo per riuscire a farsi mandare via da casa.

Jane decide di seguire il ragazzo a New York, nonostante i consigli di Angela. Più tardi, Frank osserva Ricky a casa di Lester, e pensa che i due siano impegnati in un atto sessuale. Così, si dirige a casa del vicino, dopo aver fatto allontanare il figlio, e prova a sedurlo in maniera sfacciata, rivelando così la propria omosessualità per tanto tempo nascosta. Le sue avances, tuttavia, vengono rifiutate con educazione. Lester, invece, continua a flirtare con Angela, che dopo avergli lasciato intendere di essere disponibile, gli confessa di essere ancora vergine. L’uomo riesce, tuttavia, a trattenere il proprio desiderio.

Finale

Mentre Ricky e Jane progettano il viaggio in camera da letto e Angela va in bagno, Carolyn arriva a casa, inizialmente tentata di uccidere il marito. Cambia però idea, e getta la pistola nella biancheria. Poco dopo, un colpo di pistola ammazza Lester, intento a osservare una foto di famiglia. L’assassino è Frank, ma il suo delitto rimarrà impunito; nessuno ha visto l’uomo sparare, e soprattutto Fitts è l’unica persona priva di un movente, ad eccezione di tutti gli altri personaggi: Angela, sul punto di essere sedotta; Carolyn, che voleva ucciderlo davvero; Jane, che aveva girato un video in cui raccontava di desiderare la morte del padre. Il film si conclude con la voce fuori campo del protagonista, che sottolinea che “è difficile rimanere arrabbiati quando nel mondo c’è tanta bellezza”.

Premi

Il film è vincitore di cinque premi Oscar, per:

  • la migliore fotografia (Conrad L. Hall),
  • il miglior film,
  • la migliore sceneggiatura originale (Alan Ball),
  • il miglior attore protagonista (Kevin Spacey),
  • la migliore regia (Sam Mendes).

“American Beauty” ha incassato più di 350 milioni di dollari a livello internazionale.

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Perfetti sconosciuti, riassunto e recensione del film https://cultura.biografieonline.it/perfetti-sconosciuti/ https://cultura.biografieonline.it/perfetti-sconosciuti/#respond Sat, 07 Jan 2023 21:53:46 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=24052 Un tempo la memoria era ben protetta nella mente di ognuno. Oggi, nel XXI secolo si trova nelle sim dei cellulari. Parte da qui la riflessione del regista Paolo Genovese che ha dato spazio alla pellicola Perfetti sconosciuti sulle note di una canzone di Fiorella Mannoia. Il film è uscito nelle sale l’11 febbraio del 2016.

Perfetti Sconosciuti film

Il cast di Perfetti sconosciuti

Il film Perfetti sconosciuti è una commedia italiana che mette in scena un gruppo di amici mentre stanno consumando una cena. Si tratta della psichiatra Eva e il chirurgo plastico Rocco, due coniugi interpretati da Kasia Smutniak e Marco Giallini e genitori di Sofia, alias Benedetta Porcaroli.

A casa loro invitano i cinque amici che decidono di fare un gioco: mettere sul tavolo il proprio telefono cellulare, “odierna scatola nera”, e ascoltare in viva voce le chiamate in arrivo o leggere messaggi ad alta voce. I volti dei cinque amici sono: Giuseppe Battiston, insegnante di ginnastica disoccupato che interpreta Peppe, Valerio Mastandrea nel ruolo di Lele, funzionario di un ufficio legale di una grande azienda privata, Anna Foglietta nel ruolo di sua moglie Carlotta, Alba Rohrwacher che interpreta la veterinaria Bianca ed Edoardo Leo, nei panni di Cosimo, marito di Bianca e tassista con la voglia di cambiare quotidianamente lavoro.

Il film dimostra una capacità intellettuale e di classe, che celano maschere e ipocrisie. È una commedia all’italiana che mette in risalto il concetto di amicizia, ma è anche una pellicola sull’ipocrisia italiana.

Trailer

Locandina e poster

Perfetti sconosciuti: la locandina del film
Perfetti sconosciuti: la locandina del film

La trama del film

I coniugi Eva e Rocco invitano a casa loro a cena degli amici di vecchia data, sono gli amici di sempre: Cosimo e Bianca, Lele e Carlotta e Peppe. Eva e Rocco, al contrario di Cosimo e Bianca, novelli sposi, sono ormai una coppia in crisi. A questo va ad aggiungersi un rapporto conflittuale tra la moglie e la figlia adolescente, che predilige il rapporto con il padre.

Tuttavia non sono i soli ad avere una crisi, anche Lele e Carlotta hanno dei problemi, mentre Peppe, insegnante di educazione fisica, dopo il divorzio, non riesce né a trovare un’occupazione né un rapporto sentimentale. Nel corso della cena, mentre l’argomento si accende su una coppia di amici che si sono lasciati per via di alcuni messaggi letti sul telefonino, Eva propone di fare un gioco, cioè di mettere tutti il proprio telefono cellulare sul tavolo e di accettare chiamate e messaggi rendendo partecipe il gruppo.

Così, tutti accettano, ma quello che doveva rimanere un gioco diventa una trappola per i commensali. Si scoprono tutti i segreti. Uno, ad esempio, è quello di Rocco, chirurgo plastico, che è da tempo in analisi e che lo nasconde alla moglie psicoterapeuta. Si scopre pure che la moglie di Rocco vuole rifarsi il seno, ma che si affiderà non al marito ma ad un altro chirurgo famoso. Inoltre, di nascosto alla moglie, Rocco compra dei preservativi alla figlia e glieli consegna prima che lei esca e le da consigli sulla prima esperienza sessuale.

Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta.

Viene fuori dalle conversazioni che Bianca si sente con il suo ex fidanzato, all’insaputa di Cosimo. Ma solo per dargli dei consigli su come approcciarsi in un nuovo rapporto con un’altra donna. Di Cosimo si scopre che ha un’amante rimasta in cinta durante l’ultimo incontro. E che ha proprio una relazione con Eva, moglie del suo amico Rocco.

Anche l’altra coppia è in crisi: mentre Carlotta ha una relazione online con un altro uomo e vuole mettere la suocera in una casa di riposo all’insaputa di Lele, anche lui ha una relazione online con un’altra donna. Si scopre anche che Carlotta ha ucciso un uomo mentre era ubriaca alla guida dell’auto, ma a proteggerla dal carcere ci ha pensato il marito Lele, assumendosi la responsabilità della morte dell’uomo.

Peppe invece è omosessuale, ma gli amici per via di un equivoco pensano che sia Lele a tradire la moglie con un altro uomo. Infatti Lele per evitare che la moglie si accorgesse della sua relazione online ha scambiato il telefono con l’amico Peppe. Questo ha un compagno che si chiama Lucio. Il colpo di scena, si avrà a fine serata, quando si scopre che in realtà il gioco non è mai avvenuto. E che tutti ritornano a casa con il loro bagaglio fatto di menzogne.

Perfetti sconosciuti: premi

Il film ha ricevuto nel 2016 il David di Donatello, nastri d’argento, Globo d’oro, Ciak d’oro e molti altri premi. Insomma è una pellicola che non solo fa ridere ma che fa riflettere.

Record

Nel 2019 entra nel Guinness dei primati come il film con più remake in assoluto nella storia del cinema: 18. Nel 2023 se ne contano oltre 20!

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Avatar – Trailer e riassunto del film https://cultura.biografieonline.it/avatar/ https://cultura.biografieonline.it/avatar/#comments Fri, 23 Dec 2022 23:28:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1986 Prodotto, scritto e diretto da James Cameron, “Avatar” è un film di fantascienza uscito nel 2009 (distribuito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo tra il 16 e il 18 dicembre di quell’anno). Costata poco meno di 240 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati quasi tre miliardi, diventando così il film con il maggiore incasso di sempre nella storia del cinema mondiale.

Vincitore di tre Premi Oscar, Avatar è stato girato nel formato 2D, ma è stato diffuso anche nei formati 3DIMAX e 3D.

Il cast di attori include Sam Worthington, Giovanni Ribisi, Sigourney Weaver, Zoe Saldana, Stephen Lang e Michelle Rodriguez.

Avatar, Locandina italiana
Avatar, Locandina italiana

Avatar: trama del film

È l’anno 2154, quando la RDA, una compagnia terrestre interplanetaria, è al lavoro per sfruttare i giacimenti e le miniere di Pandora, luna di Polifemo, un gigante gassoso che fa parte del sistema stellare Alfa Centauri.

Quella di Pandora (il nome è evocativo del mito del vaso di Pandora) è una realtà primordiale, composta principalmente da foreste pluviali i cui alberi arrivano fino a trecento metri d’altezza. In questo mondo abitato da creature di diversa natura trovano spazio anche i Na’vi, umanoidi senzienti dalla pelle blu, alti circa tre metri.

Corpi genetici ibridi

Gli esseri umani non possono respirare l’aria presente su questo satellite, e pertanto devono indossare delle maschere filtranti se vogliono atterrare su di esso.

Proprio per questo motivo, e per evitare ogni tipo di difficoltà, gli studiosi hanno messo a punto degli avatar, vale a dire dei corpi genetici ibridi, a metà tra i Na’vi e gli umani, ma totalmente privi di coscienza: in pratica, un uomo, mediante un’interfaccia mentale, può connettere alla creatura la propria coscienza, diventare parte di essa e controllarla e gestirla come se si trattasse del suo corpo.

Questa connessione, comunque, avviene solo nel momento in cui l’essere umano, collocato in una sorta di capsula tecnologica, cade in una specie di coma.

Lo sfruttamento ambientale

L’organizzazione RDA, quindi, è intenzionata a sfruttare il satellite per estrarre l’”unobtanium”, materiale cristallino di natura ferrosa che – caso unico nell’intera galassia – agisce a temperatura ambiente come superconduttore.

L’unobtanium, inoltre, dispone del campo magnetico più forte tra tutti i metalli conosciuti, e pertanto il suo impiego potrebbe permettere di trovare una soluzione a tutti i problemi energetici di grave entità che da decenni interessano la Terra.

I giacimenti più abbondanti di tale cristallo, però, si trovano o in posti impossibili da raggiungere, o in luoghi che rivestono un’importanza fondamentale per la sopravvivenza dei Na’vi: per esempio, al di sotto dell’insediamento degli Omaticaya, uno dei clan della specie, oppure in corrispondenza dei Monti Alleluia.

La dottoressa Grace Augustine prova a battere una strada diplomatica per trovare un accordo con i Na’vi che tuttavia non dà i frutti sperati; ecco perché nel frattempo il dirigente Parker Selfridge, con la collaborazione del colonnello Quaritch, sta predisponendo un attacco militare di vaste dimensioni.

Il protagonista

Intanto, Jake Sully, ex marine rimasto invalido, viene convocato per prendere il posto di Tommy, suo fratello, ammazzato nel corso di una rapina. Tommy era uno studioso, e avrebbe dovuto guidare un avatar che era stato ottenuto impiegando appositamente il suo codice genetico: ecco perché Jake, che è il suo gemello monozigote, è l’unica persona che adesso ha la facoltà di controllarlo.

Jake, per altro, non conosce nulla del mondo di Pandora e della vita dei Na’vi, ma in ogni caso accetta soprattutto perché attraverso questa opportunità potrà nuovamente tornare a camminare. Egli, dunque, accetta l’accordo che il colonnello gli propone: fornire informazioni sul mondo di Pandora (che saranno poi utilizzate per preparare l’attacco militare) in cambio di un’operazione che gli consentirà di ottenere nuovamente le sue gambe.

Nel corso di una spedizione all’interno di una foresta, dunque, Jake si imbatte in una guerriera Na’vi, Neytiri, che intravede nel ragazzo tutti i misteriosi segni della divinità dei Na’vi, Eywa.

Jake manifesta l’intenzione di apprendere tutte le usanze e le abitudini di quella popolazione a lui sconosciuta, e quindi, a dispetto della diffidenza palesata dal guerriero Tsu’tey, si fa accompagnare da Neytiri in un viaggio che gli permette di conoscere il popolo Na’vi.

A colpire Jake, in maniera particolare, è il rapporto empatico che quegli esseri blu hanno creato nei confronti di tutti gli esseri viventi di Pandora.

Il legame biochimico

Secondo Grace, questo fenomeno trova origine in un particolare legame biochimico scaturito tra le radici degli alberi, uniti tra di loro come se si trattasse di sinapsi. La tribù cui appartiene Neytiri, infine, accoglie Jake, il quale ben presto apprende i loro usi e costumi e finisce per innamorarsi, ricambiato, della stessa Neytiri. Jake, tuttavia, non è in grado di impedire che il villaggio venga attaccato dagli uomini del colonnello Quaritch.

I Na’vi, dunque, scappano disperati, e, mentre l’albero-casa che li accoglieva viene distrutto, Jake viene visto da tutti come un traditore che ha messo in pericolo l’intera tribù. Accusato anche dai militari terrestri, che lo ritengono colpevole di essersi opposto all’attacco, Jake si trova così abbandonato da tutti, compresa Neytiri.

Una volta abbandonato l’avatar, viene rinchiuso in cella.

L’albero delle anime

Grazie all’aiuto di Grace, dell’elicotterista Trudy e del suo collega Norm, in ogni caso, Jake riesce ad arrivare fino al sito 26, situato nelle vicinanze dei Monti Alleluia, dove si connette con il suo avatar e torna nuovamente nel mondo dei Na’vi, ora radunati nei pressi dell’albero delle anime: si tratta di un luogo che non può essere visitato per nessun motivo dagli estranei, un sito sacro.

Il ragazzo, in effetti, è consapevole che gli Omaticaya non saranno disponibili ad accettarlo con facilità, e proprio per questo motivo prova a cimentarsi in un’operazione ai limiti dell’impossibile: egli intende affrontare e domare il Leonopteryx, un mastodontico essere che domina Pandora.

Si tratta della creatura volante più grande dei cieli della luna di Polifemo, e dominarlo è ritenuto un’impresa impossibile per chiunque.

Avatar

Jake, però, riesce, a sorpresa, a vincere la sfida che ha stabilito con se stesso, guadagnandosi la stima del popolo di Pandora. Quindi, in virtù dell’autorevolezza ottenuta, raduna diversi clan Na’vi per prepararli all’attacco che la RDA sferrerà di lì a poco.

Finale

La battaglia ha inizio: i militari dominano gli scontri sia con la fanteria che con i bombardieri, ma ben presto gli animali di Pandora ribaltano l’esito degli scontri, sconfiggendo gli esseri umani. Neytiri con due frecce uccide il colonnello.

Infine, i Na’vi, una volta raggiunta la base terrestre, impongono ai militari di abbandonare Pandora. Chi rimane sul satellite, però, è Jake, il quale dopo aver preso parte a una cerimonia sacra abbandona il corpo umano e si trasferisce nel suo avatar in maniera definitiva.

Trailer del film

Premi e riconoscimenti

“Avatar” ha dominato la cerimonia di premiazione degli Oscar 2010, vincendo tre statuette:

  1. per i migliori effetti speciali a Stephen Rosenmaum, Joe Lettieri, Andy Jones e Richard Boneham;
  2. per la migliore scenografia a Kim Sinclair, Robert Stromberg e Rick Carter;
  3. per la migliore fotografia a Mauro Fiore.

Ha ottenuto una candidatura per altre sei categorie:

  1. per il miglior sonoro a Gary Summers, Tony Johnson, Andy Nelson e Christopher Boyes;
  2. per la migliore regia a James Cameron;
  3. per la migliore colonna sonora a James Homer;
  4. per il miglior film a James Cameron e Jon Landu;
  5. per il miglior montaggio sonoro a Gwendolyn Yates Whittle e Christopher Boyes;
  6. per il miglior montaggio a James Cameron, John Refoua e Stephen E. Rivkin.

Tra gli altri riconoscimenti ottenuti dalla pellicola, non possono non essere menzionati:

  • due Golden Globe (per il migliore film drammatico e per la migliore regia);
  • sei Critic’s Choice Movie Awards (per i migliori effetti speciali, il miglior sonoro, il miglior montaggio, la migliore scenografia, il miglior film d’azione e la migliore fotografia);
  • il Nastro d’argento (per il miglior film in 3D).
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Il ritorno dello Jedi – Trama del film https://cultura.biografieonline.it/il-ritorno-dello-jedi/ https://cultura.biografieonline.it/il-ritorno-dello-jedi/#comments Tue, 23 Aug 2022 09:15:16 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3696 Il ritorno dello Jedi” (titolo originale: “Star Wars: Episode VI – Return of the Jedi”) è un film diretto da Richard Marquand nel 1983, che annovera nel cast Mark Hamill (nei panni di Luke Skywalker), Harrison Ford (nei panni di Ian Solo), Carrie Fisher (nei panni di Leila Organa) e Alec Guinness (nei panni di Obi-Wan Kenobi).

Il ritorno dello Jedi
Il ritorno dello Jedi

Il film Il ritorno dello Jedi rappresenta il sesto episodio della saga delle fantascientifiche “Guerre Stellari” (il terzo film in ordine di produzione) pensata e scritta da George Lucas. In tutto il mondo si rivelò un successo straordinario, con oltre 475 milioni di dollari guadagnati.

Trama

Passati sei mesi dalla cattura di Ian Solo, Luke Skywalker, la principessa Leila, Chewbecca, D-3BO e C1-P8 si trasferiscono sul pianeta Tatoo al fine di salvare il leader dell’Alleanza Ribelle, prigioniero di Jabba the Hutt in una lastra di carbonite.

I primi a penetrare nel palazzo del criminale sono D-3BO e C1-P8, che spiegano a Jabba che Luke sta per arrivare per trattare la liberazione di Ian. Poco dopo, fingendo di essere un cacciatore di taglie, Leila giunge nel palazzo per consegnare Chewbecca a Jabba. In realtà, nel corso della notte libera Ian, ma viene scoperta da Jabba. Così, Ian e Chewbecca vengono imprigionati, mentre Leila finisce nel suo harem di schiave.

Luke, il giorno dopo, tenta di trattare con Jabba, che tuttavia prova a darlo in pasto a Rancor. Il mostro viene ucciso, e così i prigionieri vengono condotti dal Sarlacc. Luke non si fa sorprendere, e ricorre al suo piano d’emergenza. Mentre sta per essere buttato nel pozzo del Sarlacc, infatti, Luke riceve una spada laser da C1. Riesce così a liberare Chewbecca e Ian con l’aiuto di Lando Calrissian. Luke va a salvare Leila, che in seguito strangola Jabba e scappa insieme con gli amici. Quindi Skywalker giunge sul pianeta Dagobah, allo scopo di terminare i suoi studi con il maestro Jedi Yoda, che – ormai giunto a novecento anni di età – muore poco dopo.

Seconda parte

Luke, molto addolorato, incontra lo Spirito di Obi-Wan Kenobi, che gli confessa il segreto degli Skywalker: egli è il fratello gemello di Leila, oltre che figlio di Anakin Skywalker. Luke inoltre viene a sapere che non riuscirà a evitare un duello con il padre.

Infine, gli viene suggerito di moderare i suoi sentimenti per Leila. Luke, quindi, abbandonata Dagobah, prende parte a una riunione dell’Alleanza Ribelle, nel corso della quale l’ammiraglio Ackbar comunica di essere venuto a conoscenza del fatto che l’Impero ha cominciato a costruire un’altra Morte Nera.

E’ necessario, però, disattivare lo scudo di protezione per distruggere la stazione: la sua fonte di energia è collocata sulla luna di Endor. Un commando guidato da Luke, Ian e Leila attacca il generatore di energia: Leila, però, viene fatta prigioniera da un guerriero Ewok, il cui popolo, tuttavia, scambia D-3BO per una divinità e quindi favorisce l’Alleanza Ribelle. Dopodiché, Luke confessa a Leila che loro due sono figli di Dart Fener, e quindi fratelli. In seguito, Fener e Luke salgono a bordo della Morte Nera per far sì che l’Imperatore Palpatine possa convertire il giovane al Lato Oscuro della Forza.

Intanto, i ribelli – condotti da Ackbar – aggrediscono la Morte Nera, mentre Palpatine prova a instillare in Luke tanta rabbia da portarlo verso il Lato Oscuro. La battaglia si mette male per l’Alleanza, che risulta in inferiorità numerica sulla luna: Palpatine persuade Luke ad aggredirlo, così portandolo a un duello con Fener.

Star Wars, Episodio VI: IL RITORNO DELLO JEDI
Star Wars, Episodio VI: IL RITORNO DELLO JEDI

Finale

Dart Fener legge nella mente del figlio, scoprendo che Leila è figlia sua: pertanto pensa di convertirla al Lato Oscuro. Luke mozza la mano destra del padre, ma smette di combattere prima di colpirlo mortalmente. Intanto i soldati ribelli devastano il generatore, così che la Morte Nera rimane indifesa. I piani di Palpatine non si rivelano vincenti; Luke non si converte al Lato Oscuro: egli, pertanto, decide di ucciderlo con i Fulmini di Forza.

Luke, agonizzante, viene salvato da Fener, che butta Palpatine nel reattore. Anche Anakin Skywalker, nel frattempo passato al Lato Chiaro, muore. Luke vorrebbe scappare con il padre, che però, ormai privo di forza, gli chiede di levare la maschera per osservarlo con i suoi veri occhi.

Mentre Lando attacca la stazione orbitante, Skywalker spira tra le braccia del figlio.

Lando, insieme con il capitano Wedge Antilles, ottiene il suo scopo, distruggendo completamente il reattore della stazione e scappando. Il cielo viene illuminato dall’esplosione della Seconda Morte Nera, mentre Luke, scappato prima dello scoppio, si unisce ai compagni. Pochi istanti prima, Leila ha confessato a Ian che è la sorella dello Jedi. Luke, mentre i ribelli celebrano il successo sull’Impero, crema il corpo del padre, che diventa un Fantasma di Forza.

Anakin si ricongiunge così con gli spiriti di Yoda e di Obi-Wan Kenobi.

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The Blues Brothers https://cultura.biografieonline.it/blues-brothers/ https://cultura.biografieonline.it/blues-brothers/#comments Wed, 11 Aug 2021 06:21:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3680 The Blues Brothers” è un film diretto da John Landis nel 1980, che vede nel cast John Belushi (nei panni di Jake), Dan Aykroyd (nei panni di Elwood), Ray Charles (nei panni di Ray), Matt Murphy (nei panni di Matt), Lou Marini (nei panni di Lou), Aretha Franklin (nei panni della moglie di Matt) e Carrie Fisher (nei panni della donna misteriosa).

The Blues Brothers, 1980
The Blues Brothers, 1980

The Blues Brothers: trama del film

Dopo essere rientrato in possesso dei suoi effetti personali, Joliet Jake Blues esce dalla Joliet Prison, affidato alla custodia di Elwood, suo fratello: Jake si trova in regime di semi-libertà, ed era finito in carcere a causa di una rapina messa a segno per pagare una cena ai membri della Blues Brothers Band.

The Blues Brothers, Elwood e Jake
The Blues Brothers, Elwood e Jake

Jake, tuttavia, si arrabbia non appena viene a scoprire che suo fratello è venuto a prenderlo alla guida di una Dodge Monaco appartenuta in precedenza alla Polizia Locale: dopo un primo momento di tensione, in ogni caso, Jake riconoscere le qualità della vettura, e la nomina come nuova Bluesmobile. I due fratelli giungono all’orfanotrofio cattolico che li ha visti crescere, e qui vengono a sapere che la struttura dovrà chiudere se non troverà 5mila dollari per pagare le tasse relative alla proprietà dell’edificio. Se Jake spiega che è possibile trovare quei soldi con facilità, la “Pinguina”, come viene chiamata la suora che gestisce l’edificio, ribatte che non ha intenzione di accettare soldi sporchi. I due fratelli, quindi, vengono cacciati dalla struttura, mentre la suora chiude la porta semplicemente con la forza del pensiero.

A questo punto, Curtis, colui che aveva fatto entrare in contatto i due fratelli con la musica blues quando erano piccoli, li invita nella chiesa battista di Triple Rock. Qui, Jake riceve un’illuminazione divina (il reverendo è interpretato da James Brown), e la rivelazione di dover ricomporre la vecchia banda in maniera da recuperare i soldi per salvare l’orfanotrofio. Il compito di Jake, insomma, è quello di riunire i vecchi compagni del gruppo per suonare ancora insieme, e saldare il debito dell’orfanotrofio con i proventi delle esibizioni.

I fratelli partono in missione per conto di Dio, ma si trovano immediatamente nei guai: dopo aver passato un semaforo giallo, vengono inseguiti da due poliziotti locali. Elwood scappa, poiché guida con una patente sospesa. I Blues Borthers, dopo un inseguimento spericolato, riescono a salvarsi guidando all’interno di un centro commerciale nel quale provocano danni molto gravi.

Arrivati nel piccolo albergo in cui risiede Elwood, i due vengono accolti a colpi di bazooka da una donna misteriosa: quindi riescono a entrare nella loro stanza, e a dispetto del rumore terribile emesso dal loop di Chicago, si riposano. Il giorno successivo, la coppia riceve la visita dei poliziotti che l’avevano inseguita: mentre sta per materializzarsi il loro arresto, la donna misteriosa già conosciuta in precedenza con bombe radio-comandate fa esplodere l’albergo. I Blues Brothers riemergono dalle macerie e fuggono, con in testa una missione da portare a termine: riunire la Blues Brother Band.

La reunion della Blues Brother Band

I primi membri vengono ritrovati all’Holiday Inn, dove si stanno esibendo con il nome di “Murph and Magic Tones” in una cover di “Quando quando quando”. Senza troppi problemi, vengono persuasi a tornare nel gruppo. Mr. Fabulous, cioè il trombettista, invece lavora come maitre al ristorante “Chez Paul”. Dopo la riluttanza iniziale, viene costretto a unirsi al gruppo da Elwood e Jake, che infastidiscono i clienti e ordinano pietanze costose fino a quando il loro ex compagno non decide di accettare.

Mentre si avviano verso il sassofonista Lou Marini e il chitarrista Matt Murphy, i componenti del nuovo gruppo incontrano una manifestazione organizzata dal Partito Socialista Americano dei Bianchi, che sta occupando un ponte: avanzando, i Blues Brothers fanno cadere in acqua molti di loro. Si arriva, quindi, nel ristorante di Matt, dove questi lavora con Lou: le ordinazioni di Elwood e Jake permettono loro di farsi riconoscere da Murphy, e di essere accolti con entusiasmo. Lou e Matt non ci pensano due volte a tornare con la vecchia band, a dispetto dei tentativi della moglie di Matt di indurlo a rimanere. Finalmente riunito, il gruppo compra dal cieco Ray gli strumenti musicali e lo paga in cambiali.

I concerti

Jake, però, ha un problema: non sa dove fare esibire i suoi compagni. Per caso, la band si ritrova al Bob’s Country Bunker, dove dovrebbe esibirsi un gruppo country: naturalmente, i Blues Brothers prendono il suo posto. La Blues Brothers Band viene ben presto umiliata dai clienti del locale, che non gradiscono il loro rhythm and blues. Dopo aver conquistato il cuore degli avventori con la ballata “Stand by your man”, in ogni caso, Jake e compagni hanno il problema di pagare, visto che hanno bevuto più birra di quanto abbiano guadagnato. Mentre sopraggiunge il vero gruppo country che avrebbe dovuto suonare, la band fugge.

Dopo aver ottenuto la possibilità di tenere un concerto al Palace Hotel nella Sala Grande, i Blues Brothers iniziano a pubblicizzare l’evento: la sera dell’esibizione, però, nell’hotel si presentano anche tutti coloro che hanno subito torti da Jake ed Elwood. Sul palco, la band esegue “Everybody needs somebody to love” e “Sweet Home Chicago”. Il successo è entusiasmante, ma la polizia rovina la festa circondando la sala. Il gruppo fugge grazie a una botola situata sotto la batteria, e si imbatte ancora una volta nella donna misteriosa: si tratta dell’ex fidanzata di Jake, armata di un fucile. I Blues Brothers, comunque, riescono a sfuggirle ancora.

Finale del film

Ricercati dalla polizia, i fratelli si dirigono verso Chicago, tra capriole e salti in macchina, mentre sulla strada si crea un cratere che blocca gli inseguitori. I due giungono al Richard J. Daley Center per pagare il debito dell’orfanotrofio. Mentre la ricevuta viene timbrata, centinaia di militari arrestano i fratelli del Blues.

Ma non importa, perché l’orfanotrofio è salvo e la missione e compiuta. La scena finale ritrae la Blues Brother Band in prigione, mentre suona “Jailhouse Rock” per i compagni detenuti.

Trailer del film

Un film cult

Commedia musicale entrata nella storia del cinema anche per merito del suo cast, “The Blues Brothers” è diventato un cult negli anni. Curiosità: la pellicola è entrata nel Guinness dei Primati grazie alla scena con il maggior numero di incidenti automobilistici di sempre.

Dialoghi celebri

Leggi i dialoghi e le frasi del film The Blues Brothers.

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La vita è bella – Trailer e riassunto del film https://cultura.biografieonline.it/la-vita-e-bella-trailer-e-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/la-vita-e-bella-trailer-e-riassunto/#comments Sat, 02 Jan 2021 20:36:46 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1999 Ritenuto il punto più alto della carriera (cinematografica e non solo) di Roberto Benigni, “La vita è bella” è un film del 1997, vincitore l’anno successivo di tre premi Oscar: per il miglior attore protagonista, per il miglior film straniero e per la migliore colonna sonora. Diretto dallo stesso Benigni, che ne è anche il protagonista, annovera nel cast anche Nicoletta Braschi, Amerigo Fontani, Giorgio Cantarini, Sergio Bustric e Giustino Durano.

Trailer del film

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Riassunto della storia

La pellicola racconta la vicenda di Guido Orefice (interpretato da Benigni), che con l’amico Ferruccio Papini si trasferisce ad Arezzo. Durante il viaggio, Guido conosce casualmente una maestra di nome Dora, che lui immediatamente chiama “principessa”. Una volta arrivato in città, Guido trova ospitalità e lavoro presso lo zio Eliseo, che lo accoglie nel Grand Hotel da lui posseduto.

La vita è bella - una scena del film
La vita è bella – una scena del film

Guido, intanto, inizia presto a manifestare i primi segni di insofferenza nei confronti del fascismo: in municipio, per esempio, si scontra con Rodolfo, militare fascista, che diventa “lo scemo delle uova” a causa di un incidente che vede protagonisti i due (Rodolfo indossa un cappello nel quale Guido aveva appoggiato alcune uova, rompendosele in testa). Non solo: a seguito di un altro incontro casuale con Dora, scopra che la donna è fidanzata proprio con Rodolfo.

Nel frattempo il giovane ebreo fa amicizia con un medico tedesco, appassionato di calembour e indovinelli, ospite nell’hotel dello zio, e si sostituisce a un ispettore scolastico che deve svolgere una lezione di carattere antropologico, in una scuola elementare, per promuovere la razza ariana: Guido, infatti, desidera incontrare nuovamente Dora, che lavora proprio in quella scuola. Infine, l’uomo riesce a confessare il proprio amore alla maestra, in una piovosa sera, dopo averla sottratta con un divertente inganno a Rodolfo.

Tutti e tre si ritrovano poche sere dopo, al Grand Hotel, dove Rodolfo ha deciso di celebrare il fidanzamento ufficiale con Dora. La donna, però, non innamorata realmente del militare fascista, alla fine dei festeggiamenti scappa con Guido, entrato nell’hotel con un cavallo bianco verniciato con una tinta verde fluorescente (per coprire la scritta “cavallo ebreo”: la discriminazione razziale è già iniziata). Mentre Rodolfo è costretto a rassegnarsi (e un altro uovo, questa volta di struzzo, rovina la sua festa), Guido e Dora possono manifestare liberamente il proprio amore.

La storia si sposta al 1944, quando Guido e Dora, ormai sposati, hanno costruito una famiglia con il figlioletto Giosuè, di sei anni. A dispetto della guerra, sempre più invadente, e dell’arrivo dei nazisti in Italia, la famiglia cerca di essere ancora felice: Dora prosegue nella sua attività di insegnante, mentre Guido ha aperto una piccola libreria. Il giorno prima del compleanno di Giosuè, tuttavia, Guido viene richiamato per essere schedato, insieme allo zio e al figlio, nel registro delle SS.

L’indomani, tutti e tre vengono deportati, insieme con gli altri ebrei della città, su un treno che li condurrà un lager nazista. Dora, tornata a casa e trovata l’intera abitazione a soqquadro, capisce la situazione e corre in stazione, dove un treno merci carico di bagagli e persone si appresta a partire. Bambini, anziani, uomini e donne: tutti vengono picchiati, presi in giro e spinti dai soldati delle SS che hanno il compito di farli salire sul treno. Un tenente tedesco consiglia a Dora di tornare a casa, ma la donna riesce a convincere il militare a far salire sul treno anche lei.

Una volta giunti al campo di concentramento, Guido e Dora riescono a incontrarsi di sfuggita per l’ultima volta; dopodiché, uomini e donne vengono separati. Lo zio Eliseo, invece, viene subito indirizzato, insieme ad altri anziani, verso la camera a gas, in quanto ritenuto troppo vecchio per lavorare in maniera proficua. Guido, nel frattempo, cerca di nascondere a Giosuè la realtà terribile che li sta assalendo, e fin da quando sono saliti sul treno gli ha raccontato che stanno tutti prendendo parte a un enorme gioco a premi, in cui il premio finale è rappresentato da un vero carro armato, per ottenere il quale, però, è necessario superare diverse prove.

Tragicamente divertente è la scena in cui Guido si erge a interprete di un soldato tedesco per spiegare ai prigionieri le regole del gioco.

I giorni passano, e Giosuè cerca di rispettare tutte le regole: tra queste, c’è l’obbligo di rimanere nella camera in cui lui e suo padre dormono e non farsi vedere da nessuno (una regola inventata da Guido per evitare, naturalmente, che il bimbo venga trovato dai soldati tedeschi e condotto in una camera a gas). Nel corso di una selezione, poi, Guido riconosce il medico tedesco con cui aveva fatto amicizia nel Grand Hotel, è che ormai è stato nominato capitano delle SS: il suo compito è di decidere chi tra le persone del campo può continuare a lavorare e chi invece deve essere condotto a morire.

Guido viene riconosciuto dal medico, che lo salva dalla camera a gas e gli permette di fare il cameriere per servire gli ufficiali nazisti a cena; a differenza di quello che pensava inizialmente, però, Guido (che con un abile stratagemma riesce anche a far mangiare Giosuè insieme con i figli degli ufficiali tedeschi) non è stato salvato dal medico per riconoscenza nei suoi confronti, ma solamente per aiutarlo a risolvere un indovinello che non riesce a portare a termine e che lo fa disperare da tempo.

Al termine della cena, Guido si appresta a tornare nella baracca per dormire, ma, perso nella nebbia, si ritrova in prossimità di una enorme montagna di corpi senza vita, ormai poco più che scheletri, destinati a essere cremati.

La vita è bella - Il DVD

Finale

Il film si conclude tragicamente: gli americani stanno per arrivare, e così, dopo aver fatto strage dei prigionieri, i soldati tedeschi si avviano a lasciare in tutta fretta il campo, e Guido ordina a Giosuè di giocare a nascondino, celandolo in una cabina e promettendogli che tornerà presto; l’uomo, tuttavia, viene scoperto da alcuni soldati mentre, mascherato da donna, è in cerca di Dora. Viene dunque ucciso.

La mattina successiva il lager viene liberato, e il piccolo Giosuè può finalmente uscire dalla cabina che lo aveva protetto per tutta la notte. Un soldato americano lo prende in braccio e lo porta con sé su un carro armato: proprio il premio che papà Guido gli aveva promesso. In spalla al soldato statunitense, Giosuè riconosce sua madre tra le donne liberate, e la abbraccia.

Considerazioni finali

Poetico, tragico e divertente allo stesso tempo, “La vita è bella” è entrato nell’immaginario collettivo italiano come una delle opere più delicate in grado di raccontare l’Olocausto. La pellicola ha guadagnato in tutto il mondo quasi 229 milioni di dollari, diventando il quarto incasso nella storia del cinema italiano. Non solo: è il secondo film in lingua non inglese più visto negli Stati Uniti.

Roberto Benigni
Roberto Benigni

Oltre ai premi Oscar a Roberto Benigni (per il miglior film straniero e il migliore attore protagonista) e a Nicola Piovani (per la migliore colonna sonora), “La vita è bella” ha ricevuto anche le nomination per il miglior montaggio (Simona Paggi), per la migliore regia (Roberto Benigni), per la migliore sceneggiatura originale (Vincenzo Cerami e Roberto Benigni) e per il miglior film (Gianluigi Braschi e Elda Ferri). Tra i numerosi altri riconoscimenti ricevuti, vale la pena di segnalare il Premio Bafta per il migliore attore protagonista a Benigni, il Premio Goya come migliore film europeo, il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, cinque Nastri d’Argento e nove David di Donatello.

La vita è bella” è stato trasmesso in televisione per la prima volta il 22 ottobre del 2001 su Rai 1, ottenendo un ascolto di 16 milioni e 80 mila spettatori: si tratta del dato più alto mai conquistato da un film trasmesso sul piccolo schermo nel nostro Paese.

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18 regali: recensione e trailer video del film, tratto da una storia vera https://cultura.biografieonline.it/18-regali-film-recensione/ https://cultura.biografieonline.it/18-regali-film-recensione/#respond Wed, 06 May 2020 16:24:56 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=28989 18 regali è il film di Francesco Amato che celebra il rapporto d’amore tra una madre e una figlia. Il film, uscito nelle sale il 2 gennaio 2020, si basa su una storia vera: una madre incinta della sua primogenita scopre di avere il cancro; la donna coraggiosa non si arrende e, consapevole del fatto che non vedrà sua figlia crescere, decide di comprarle 18 regali, uno per ogni compleanno sino alla maggiore età.

18 regali: una scena dal film con le due protagoniste Elisa e Anna
18 regali: una scena dal film con le due protagoniste Elisa e Anna

La storia è quella di Elisa Girotto, che muore all’età di 40 anni nel 2001, poco dopo la nascita di sua figlia Anna.

Nel processo di scrittura del film, è stato coinvolto il papà della bambina, Alessio Vincenzotto.

18 regali: trama e riassunto

La trama è basata sulla storia vera di Elisa ma dove irrompe un futuro magico, una dimensione altra, rispetto alla realtà o al sogno.

Elisa muore prima di poter vedere crescere Anna, sua figlia; le ha lasciato per lei 18 regali, che il padre Alessio le consegna ad ogni compleanno: dalle bambole ai libri, dal pianoforte ai viaggi che Elisa avrebbe voluto fare con Anna.

Così Alessio per ogni compleanno, rispettando la volontà della moglie, consegna i regali ad Anna. Ma quando la ragazza compie diciotto anni, si ribella e sentendosi oppressa da questo vuoto per la perdita della madre, si rifiuta di aprire il regalo e scappa dalla festa – in suo onore, per la maggiore età – che il padre ha organizzato.

La ragazza così si ritrova a girare di notte; si ubriaca e viene investita da un’auto. Inizia così il viaggio nel mondo magico, perché è a questo punto che madre e figlia si ritrovano senza riconoscersi, almeno così sembra.

Alla guida dell’auto che investe la giovane diciottenne c’è infatti Elisa, che la soccorre e la porta a casa sua. Tra le due, nonostante un rapporto conflittuale iniziale, nasce un rapporto bellissimo, fatto di complicità e di stima reciproca.

Insieme affronteranno la malattia della donna, compreranno i regali per sua figlia. Ma prima di tornare alla vita dal coma in cui Anna è sprofondata, le due donne, Elisa e Anna si riconosceranno?

Il cast

Nel ruolo di Elisa, mamma di Anna e madre coraggiosa, troviamo una straordinaria interprete: Vittoria Puccini. Mentre Benedetta Porcalori è Anna, la figlia adolescente ribelle e irrequieta. Nei panni del papà Alessio troviamo l’attore Edoardo Leo.

Gli altri interpreti sono: Sara Lazzaro, Marco Messeri, Betti Pedrazzi, Alessandro Giallocosta.

Locandina del film

Perché vedere 18 regali

18 regali non è solo la vera storia di Elisa: una storia commovente, un inno alla vita, al coraggio, una bellissima storia d’amore tra madre e figlia, ma è anche speranza.

Nonostante la consapevolezza della morte, la giovane donna ha avuto la forza di proiettarsi nel futuro, che il destino beffardo le ha negato a causa della malattia, lasciando al marito Alessio un compito. Lasciando a lui una sorta di kit di sopravvivenza e ad Anna regali e lettere per dimostrarle e non farle mancare il suo amore.

Il trailer del film 18 regali, distribuito da Lucky Red

Le dichiarazioni del marito di Elisa, Alessio Vincenzotto

«Spero che la storia di mia moglie aiuti le persone a riflettere sull’importanza dell’amore verso la vita, che va sempre vissuta a pieno, anche nei momenti di difficoltà»

ha spiegato Alessio Vincenzotto, marito di Elisa Girotto alla stampa.

Il racconto del regista Francesco Amato

Il regista Francesco Amato ha raccontato di essere stato a casa di Alessio per proporgli il film quando Elisa era morta da neppure un mese.

«Sono andato per la prima volta a trovare Alessio, che mi ha aperto le porte della sua casa, quando Elisa era morta da meno di un mese. Mi ha svelato il suo immaginario e fatto leggere le lettere che ha lasciato, di grande potenza emotiva, piene di volontà di misurarsi con il futuro a pochi giorni da una morte di cui era consapevole».

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“21”, riassunto e trama del film di Robert Luketic (2008) https://cultura.biografieonline.it/21-film-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/21-film-riassunto/#respond Fri, 20 Mar 2020 15:48:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=28207 Il film “21”, sebbene di qualche anno fa, per la precisione del 2008, è ancora attuale ai giorni nostri, soprattutto se si pensa a quanto si sia diffusa negli ultimi anni la passione per i giochi da casinò.

21: immagine tratta da una celebre scena del film con il gioco del blackjack
21: immagine tratta da una celebre scena del film

Tutto il film ruota infatti intorno al gioco del blackjack, oggi così popolare da essere uno dei preferiti su molte piattaforme di gioco online casino.

La trama del film è abbastanza ricca di colpi di scena, come nella migliore tradizione del cinema hollywoodiano, con un finale a sorpresa, almeno secondo le intenzioni del regista (Robert Luketic), che propone il solito lieto fine di molti thriller di questi anni.

Il succo della storia verte come detto intorno al gioco del blackjack, e alla sfida condotta dai protagonisti del film contro i casinò di Las Vegas: obiettivo, manco a dirlo, sbancare i casinò ricorrendo al più tipico dei sistemi, e cioè contare le carte.

21: lo sviluppo del film

Ma andiamo con ordine. Tutta la storia si svolge in un flashback, introdotto dal colloquio di un aspirante alla borsa di studio Robinson della Harvard Medical School. Il premio in palio: 300.000 dollari, sufficienti per pagare la tassa d’iscrizione. Per aggiudicarselo, gli aspiranti devono raccontare la loro storia di vita, e sperare che venga giudicata la più affascinante di tutte.

Nel suo racconto, il protagonista Ben Campbell, impersonato da Jim Sturgess, inizia a narrare di quando il professor Mickey Rosa, alias Kevin Spacey, dopo averlo notato per le sue doti di matematico promettente, lo inserisce nel progetto Blackjack, un gruppo di studenti che lo stesso Rosa istruirà a dovere per farne un team micidiale ai tavoli di blackjack nei casinò di Las Vegas.

Iniziano così a frequentare i casinò in incognito, mettendo a punto diverse vincite sostanziose, fino a quando Ben, distratto dalle attenzioni della bella Jill, anche lei membro del team, inizia a perdere in modo consistente. A quel punto, il professor Rosa decide di abbandonare l’impresa, e Ben prende il suo posto alla guida del gruppo.

Le attività illecite del team vengono però notate da Cole Williams, alias Laurence Fishburne, responsabile della sicurezza di molti casinò di Las Vegas, il quale li smaschera e dà loro una bella strigliata. A farne le spese è soprattutto Ben, che viene rinchiuso in uno scantinato e picchiato.

Ben ritorna quindi alla sua stanza di studente a Boston, e scopre che il professor Rosa non solo ha fatto la soffiata a Williams per incastrarli, ma ha anche sottratto tutte le vincite che Ben teneva nascoste nella sua stanza.

Il colpo grosso e il finale a sorpresa

A quel punto Ben è costretto a chiedere aiuto di nuovo al professor Rosa, per tentare di guadagnare di nuovo i soldi che gli permetterebbero di pagare la retta universitaria, e gli propone di tentare insieme il colpo grosso, che potrebbe mettere nelle tasche del team qualche milione di dollari.

Il professor Rosa si lascia convincere dal piano di Ben, ricostituisce il gruppo e si ripresentano ai tavoli da gioco del blackjack, stavolta mascherati perché ormai sono stati scoperti da Williams. Come previsto da Ben, il gruppo vince diversi milioni di dollari, ma sul più bello arriva Williams: Ben e il professor Rosa tentano la fuga, e Rosa si fa consegnare da Ben la borsa con le fiche, poi sale su una limousine e solo lì si accorge che la borsa è piena di monete di cioccolata, e che la limousine lo sta portando proprio da Williams.

Un flashback svela che Ben si era già messo d’accordo con Williams, per permettergli di arrestare il professor Rosa. Così Ben ottiene in cambio di farsi consegnare i soldi da Rosa, sotto la minaccia di Williams, e può raggiungere il resto del gruppo che nel frattempo ha continuato a vincere milioni ai tavoli da gioco.

Finito il racconto, Ben non può che godersi la soddisfazione finale, e cioè essere riuscito a ottenere la borsa di studio dal professore di Harvard, che assegna a lui il premio per la storia più affascinante.

21: locandina e poster del film
21: locandina e poster del film
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Green Book, recensione del film e riassunto https://cultura.biografieonline.it/green-book-film-recensione/ https://cultura.biografieonline.it/green-book-film-recensione/#respond Mon, 25 Mar 2019 07:44:04 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=26135 Diretto dallo statunitense Peter Farrelly, Green Book è un film del 2018 che ha come protagonisti un buttafuori italoamericano – Tony Lip – e un pianista afroamericano nell’America negli anni sessanta. A interpretare i personaggi principali sono Viggo Mortensen e Mahershala Ali.

Green Book: una scena del film
Green Book: una scena del film

La storia è ispirata alla storia vera dell’amicizia tra Tony Lip (pseudonimo di Frank Anthony Vallelonga) e il musicista Don Shirley. Tony è il padre di uno degli sceneggiatori del film, Nick Vallelonga.

Premi Oscar

Nella notte degli Oscar 2019 il film si è aggiudicato ben tre premi Oscar:

  • miglior film;
  • migliore attore non protagonista
  • migliore sceneggiatura originale
Green Book Poster e Locandina del film
Green Book: la locandina del film

Green Book: trama del film e breve riassunto

Siamo nel 1962 e l’America vive ancora le sue contraddizioni razziali. Tony Vallelonga, detto Tony Lip, lavora in un locale frequentato anche dalla mafia newyorchese e si fa rispettare a suon di pugni. Dalla sua parte ha una furbizia che lo rende simpatico a tutti.

Tony non vuole affiliarsi ai delinquenti e quando il locale chiude per due mesi, deve per forza cercare un altro lavoro. A questo punto appare Donald Shirley, un pianista di grande talento che cerca un autista un po’ guardia del corpo, perché dovrà affrontare una tournée negli Stati del Sud, dove l’intolleranza nei confronti delle persone di colore è ancora molto radicata.

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Commento al film

Il viaggio della coppia di protagonisti assume diverse sfumature, passando dalla commedia al tragico incontro con un’intolleranza cieca e violenta.

“Green book” ricorda altri film in cui l’amicizia supera diverse barrire sociali ed economiche – ricordate Quasi amici ? – ma in realtà questo film non ha nulla che si possa paragonare con altre opere.

E’ un film originale per i dialoghi, gli attori ed anche per la trama che cambia costantemente, senza lasciare mai spazio alla banalità. Un buon intreccio per una storia vera raccontata dal figlio di Vallelonga che è anche sceneggiatore del film.

I premi forse sono stati troppi, almeno per quanto riguarda gli Oscar: il premio al miglior attore non protagonista e al miglior film li ho trovati un po’ esagerati, ma d’altra parte il tema del razzismo è di attualità.

Il mondo è pieno di gente sola che ha paura a fare il primo passo.

Tony Lip – Frasi del film Green Book

Un film furbo ma felice

Tuttavia “Green book” non è solo un film politically correct e anche incorrect, ma è un’opera apparentemente furba che alla fine si mostra intelligente e azzeccata. L’ironia, a tratti grossolana, lascia spazio a domande su come la conoscenza reciproca possa portare alla tolleranza e ad un atteggiamento più aperto verso ciò che non si conosce.

E’ da Oscar invece l’interpretazione di Viggo Mortensen: intelligente, ben simulato nel ruolo, riesce a mostrare tolleranza e diffidenza, rancore e perdono, nel complicato contesto delle lotte razziali.

Voto: 8/10

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Un figlio all’improvviso, trama e recensione del film https://cultura.biografieonline.it/un-figlio-all-improvviso/ https://cultura.biografieonline.it/un-figlio-all-improvviso/#respond Thu, 30 Aug 2018 09:03:15 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=25178 Il titolo originale del film francese è Momo; in Italia si intitola “Un figlio all’improvviso“. E’ una commedia del 2017 (data di uscita italiana: 20 settembre 2018) che racconta la storia di una coppia in là con gli anni che si ritrova in modo rocambolesco ed inaspettato ad avere… un figlio.

Un figlio all'improvviso film - Momo
Un figlio all’improvviso (Titolo originale del film: Momo)

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Un figlio all’improvviso: trama del film

In un supermercato francese André Prioux, un signore corpulento, che ricorda il Pinguin di Batman, sta facendo la spesa insieme a sua moglie, Laurence Prioux. All’improvviso spunta un ragazzo sordomuto e gli impone una scatola di cereali al cioccolato. Lui rifiuta gentilmente ma il ragazzo insiste, tanto che ne nasce una discussione fra i due. L’uomo rimane interdetto perché non conosce il ragazzo e non capisce questo accanimento insensato. Il tutto finisce con il ragazzo che gli ruba il carrello.

La moglie inizialmente non crede alla storia ma poi vedendo che il marito non ha più la spesa, lo aiuta a cercare quel ragazzo tanto strano. Non lo trovano.

Tornano quindi a casa e hanno una sorpresa: lo stesso giovane si sta facendo la doccia nel loro bagno. Vorrebbero chiamare la polizia ma sono anche incuriositi da questo strano comportamento. Il ragazzo, una volta che si è asciugato, tenta di spiegargli che è figlio loro. Ma la coppia non ha figli.

La donna però prende con un certo interesse la situazione e sembra convincersi che forse il marito ha avuto una scappatella in passato, oppure che si sono dimenticati di avere un figlio. L’uomo, che inizialmente non sopporta questo presunto figlio, chiama un medico suo amico perché aiuti la moglie a rinsavire; ma anche il medico si fa coinvolgere da questa strana storia. Il ragazzo – Patrick Prioux – ha altre sorprese e soprattutto una sua famiglia che vuole presentare ai genitori, che considera un po’ smemorati.

Locandina

Un figlio all'improvviso
Locandina italiana del film

Giudizio e recensione

Un figlio all’improvviso è una bella commedia con un cast interessante. Infatti non è difficile cadere nel banale con un soggetto di questo tipo; in un paio di situazioni la sceneggiatura non è all’altezza del compito, ma per il resto del tempo la trama si svolge con un’ironia e un ritmo degni della commedia brillante francese.

Gli attori protagonisti non escono dai loro ruoli ma si comportano come se la storia dovesse avere continui colpi di scena. I dialoghi sono la parte più divertente ma anche gli sguardi dei due attori che interpretano i genitori non sono da meno; espressioni e sguardi che prendono vita man mano che il rapporto con il ragazzo assume nuove e significative sfumature.

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