U2, The Joshua Tree (1987)

Con l’album “The Joshua Tree”, il quinto per la precisione, pubblicato dalla casa discografica “Island Records” il 9 marzo 1987, la band britannica degli U2 comincia ad esplorare i generi musicali del country, del blues, del gospel. Mentre il cantante Bono Vox sfoggia la sua bravura come compositore dei testi delle canzoni contenute nell’album, lo stile country e blues si mescolano perfettamente, dando vita ad un lavoro magistrale che occupa il ventiseiesimo posto nella classifica della rivista “Rolling Stone” tra i 500 album migliori di tutti i tempi.

The Joshua Tree (U2, 1987)
U2, The Joshua Tree – La copertina dell’album

Nell’album “The Joshua Tree”si coglie una contraddizione di fondo tra la rabbia ed il disgusto nei confronti dell’America e della sua politica estera ed il richiamo affascinante delle sue terre immense, della campagna e degli spazi in cui si percepisce la libertà allo stato puro. Come afferma lo stesso Bono Vox, si tratta di un album ispirato più dai luoghi che dalle persone, in cui i singoli brani si rifanno agli scenari immaginari creati da quegli scrittori americani che i componenti della band conoscono ed amano particolarmente.

Il titolo dell’album, “The Joshua Tree”, si riferisce alla Yucca brevifolia, denominata appunto “albero di Giosuè”, una pianta originaria della parte sud-ovest dell’America, che fa bella mostra di sé sulla copertina del disco.

L’album riscuote un grandissimo successo, e in tutto il mondo vengono vendute circa ventotto milioni di copie. Tutti i singoli estratti dall’album sono rimasti ai vertici delle classifiche per molto tempo.

I brani contenuti nell’album “The Joshua Tree”

Conosciamo nel dettaglio il contenuto dei singoli pezzi compresi nell’album n. 5 del gruppo britannico. “With or Without You” è una delle più famose “ballate” degli U2. Il testo non è univoco: c’è chi sostiene che tratti di religione, chi invece di una storia d’amore giunta al capolinea. “Where the Streets have no Name”: il brano trae ispirazione da un viaggio che il cantante Bono Vox compie in Etiopia, in compagnia di sua moglie.

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Bullet the Blue Sky”: il brano esprime rabbia e disappunto per la politica estera intrapresa dagli Stati Uniti nei confronti di alcuni Paesi dell’America Centrale. “I Still Haven’t Found what I’m Looking For”: il brano tocca il tema della difficoltà di mantenere viva la fede in Dio nei momenti più difficili della vita.

Red Hill Mining Town”: il brano affronta il delicato problema del lavoro nelle miniere, in particolare della precaria situazione di questi lavoratori nel Regno Unito, durante gli Anni Ottanta. “Running to Stand Still”: il tema affrontato in questo brano è la dipendenza di una ragazza dalla droga. “In God’s Country”è un brano ispirato alle emozioni provate di fronte alla bellezza del paesaggio desertico. “One Tree Hill”: il brano è interamente dedicato ad un assistente del gruppo, chiamato Greg Carrol, che perde la vita in un incidente motociclistico a Dublino.

Trip Through Your Wires”: il pezzo parla dell’amore, che soggioga un uomo alla sua donna in una sorta di felice prigionia. “Mothers of Disappeared” è un pezzo musicale dedicato alle “Madri di Plaza de Mayo”. “Exit” è una canzone ispirata ad un film del 1955, intitolato “La morte corre sul fiume”. Il bassista del gruppo Adam Clayton definisce l’album “un viaggio”, che conduce chi lo ascolta dal deserto fino ai luoghi più nascosti dell’America Centrale.

Secondo il cantante Bono Vox, invece, non si può prescindere dall’impegno civile e politico anche attraverso la musica. In effetti “The Joshua Tree” contiene spunti interessanti sulla civiltà americana e le sue stridenti contraddizioni.  Essendo un poeta, Bono è riuscito a scrivere di temi importanti come l’ingiustizia sociale in maniera impeccabile, così come ha scritto dell’amore dei suoi piacevoli tormenti.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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