Perché si dice “occhio alla penna!”

L’espressione “occhio alla penna!” ha origine dal linguaggio marinaresco. La “penna” infatti, è l’estremità superiore dell’albero che sostiene le vele e il suo movimento permette di controllare la situazione del vento. Se al timoniere veniva rivolta questa espressione, indicava un richiamo per tenere d’occhio quel punto, per non farsi sorprendere da una raffica violenta o da cambiamenti di direzione del vento.

Opera di Rembrandt: Christ in the Storm on the Lake of Galilee (1633)
Opera di Rembrandt: Christ in the Storm over the Lake of Galilee (Cristo nella tempesta sul Mare di Galilea, 1633)

Nel linguaggio comune, il modo di dire “occhio alla penna” viene usato come invito a prestare attenzione, a vigilare su qualcosa di pericoloso o insidioso, per non farsi cogliere impreparati.

Un’altra versione, indica che la “penna” in questione è riferita agli arcieri: le piume poste sulla coda della freccia, permettono di mantenere la stabilità dopo che la freccia è stata scoccata dall’arco. Anche in questo caso, bisogna prestare molta attenzione poiché servono a prendere la mira, accostando l’occhio.

Occhio alla penna: altre curiosità

Esiste anche un omonimo film “Occhio alla penna“, del 1981, di Lupo, con protagonista Bud Spencer: in quel caso la penna si riferisce a quella portata in testa dall’indiano nativo americano co-protagonista Girolamo.

Nulla invece a che vedere, invece, con la cottura della pasta tipo penne.

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