I papaveri: analisi, significato e descrizione del quadro di Monet

Tra le tante opere realizzate da Claude Monet, troviamo “I Papaveri” (Les Coquelicots). Si tratta di un quadro ad olio su tela, realizzato dal pittore francese nel 1873, delle dimensioni di 50 x 65 cm e conservato attualmente al Museo d’Orsay a Parigi.

Claude Monet: I Papaveri (1873)
I Papaveri (Les Coquelicots, 1873), uno dei quadri più celebri di Monet

L’artista, dopo un lungo periodo di permanenza in Inghilterra, si stabilisce a Argenteuil in Francia, fino al 1878. In questo periodo, Monet si cimenta nella creazione di quadri aventi per soggetto il tema del riposo e della passeggiata e inizia ad esplorare tutte le possibilità offerte dalla pittura “en plein air”. Il soggetto preferito dell’artista è la trasformazione della realtà che avviene con il cambiare della luce e con il passare del tempo.

I Papaveri: il quadro

Nel dipinto “I Papaveri”, l’artista si focalizza sulla vita umana: una vita serena che parte dalla famiglia ed arriva alla famiglia ma non priva di emozioni, poiché mossa di continuo dal vento e ravvivata dal rosso dei papaveri. Nel quadro, spicca il verde indistinto del campo di fiori, dal quale Monet fa emergere delle brillanti picchiettature di rosso, che sono appunto i papaveri, che rendono unico ed inconfondibile il paesaggio, donandogli una nota di vivacità e di colore, ravvivando l’atmosfera di serenità e freschezza.

Il dipinto è quindi suddiviso in due parti. La parte superiore è caratterizzata dalla luminosità del cielo e la parte inferiore in cui spiccano le colorazioni più intense del campo di papaveri. La donna in primo piano è la moglie di Monet, Camille, e il bambino è il figlio Jean. I due vengono raffigurati sia in primo piano nella parte destra sia nella linea dell’orizzonte seminascosti dall’erba e dai fiori. Queste due figure costruiscono una linea retta obliqua che struttura il quadro. In quest’opera, l’artista dipinge i due componenti della sua famiglia per ben due volte: la prima in alto a sinistra e la seconda nell’angolo in basso a destra.

Claude Monet rappresenta, in modo soggettivo e lirico, lo scorrere del tempo durante il quale i suoi cari sono soliti scendere verso la collina, non a caso il bambino e la veste della donna svaniscono assorbiti dall’erba. Lontano, si intravedono solo i contorni di una casa, che si confondono con il verde degli alberi e con il bianco delle nuvole.

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Stefano Moraschini

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