Le origini storiche del “biancomangiare”

Il biancomangiare è un dolce tipico della Sicilia, compreso nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf). Diffuso anche in altre regioni italiane, soprattutto in Valle d’Aosta ed in Sardegna, dove viene chiamato “papai-biancu”, il biancomangiare è così chiamato per il fatto che i suoi ingredienti principali sono di colore bianco: latte, mandorle, riso, zucchero.

Biancomangiare
Biancomangiare

Preparato già durante il Medioevo, questo dolce ha origine araba o francese e si diffuse in Italia verso il XII secolo, principalmente in Sicilia.

Durante la lotta tra la Chiesa ed il Sacro Romano Impero, la Grancontessa Matilde di Canossa ebbe un ruolo fondamentale nei rapporti tra papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV, in conflitto fra loro nella lotta per le investiture, cioè il predominio del papa o dell’imperatore nella scelta e nell’ordinazione dei vescovi.

Quando il papa decise di scomunicare l’imperatore, quest’ultimo dovette umiliarsi per ottenere il perdono e la revoca della scomunica. Per tre giorni e tre notti, Enrico IV attese di essere ricevuto dal papa davanti al portale d’ingresso del castello di Matilde di Canossa: durante l’attesa dovette stare inginocchiato col capo cosparso di cenere mentre imperversava una bufera di neve.

Grazie all’intercessione di Matilde di Canossa, ci fu la riconciliazione tra i due: nel banchetto preparato al castello, una delle pietanze che strabiliò i commensali per la sua delicatezza era proprio il biancomangiare.

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