Murnau – Veduta con ferrovia e castello (opera di Kandinsky)

Murnau – Veduta con ferrovia e castello” è un olio su cartone, del 1909, centimetri 36 x 49, custodito a Monaco, presso la Stadtische Galerie im Lenbachhaus, del pittore russo Vasilij Kandinsky.

Murnau - Veduta con ferrovia e castello - Kandinsky (1909)
Murnau – Veduta con ferrovia e castello (quadro di Wassily Kandinsky del 1909)

Come gli altri artisti, anche Kandinsky fu influenzato dalla nascita della civiltà delle macchine, in particolare dalla ferrovia. Tuttavia, non si interessò degli aspetti atmosferici che si determinavano nelle stazioni, né della continuità che provocava il movimento, cosa della quale si interessarono i futuristi. Per il pittore russo il treno sbuffante diventa l’occasione per dipingere una macchia nera che senza continuità parte da destra e arriva al limite sinistro della composizione. L’uso del nero trova profondo significato nell’opera Macchia Nera I, di pochi anni più tardi.

Murnau – Veduta con ferrovia e castello: il quadro

Kandinsky rappresenta il paesaggio mondano di Murnau (che amava al punto di aver acquistato una casa lì), con la sua folta vegetazione e le costruzioni, come il castello, nella parte alta, che è attraversato dal treno nero con la sua ombra proiettata nella parte bassa del dipinto. La composizione si divide cromaticamente in due parti: abbiamo quella destra, dove predominano i colori scuri: dal blu al verde e marrone, e quella sinistra che viene illuminata da una luce solare, dove penetra la sagoma nera del treno con la sua scia nera, dove vengono usati il giallo, il rosso, il bianco del vapore che sbuffa fuori dal treno, il celeste del tetto della casa, l’arancione delle costruzioni. Si assiste, insomma, ad una sorta di passaggio dalle tenebre alla luce: secondo le parole del pittore, si assiste simbolicamente a una rappresentazione “dell’imminente fuoriuscita dalle tenebre del materialismo”.

In questo quadro del periodo di Murnau prevale una riduzione degli oggetti alle loro forme pure, dove prevale la contrapposizione delle semplici masse cromatiche, che vengono messe in evidenza dallo sfondo scuro del supporto. Un dipinto che lascia vedere il paesaggio così com’è: gli oggetti sono delineati perfettamente e la tela dà l’impressione realmente di un passaggio dalle tenebre alla luce del sole.

LEGGI ANCHE  Macchia nera I (Black Spot), opera di Kandinsky del 1912

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Avatar photo

Serena Marotta

Serena Marotta è nata a Palermo il 25 marzo 1976. "Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi" è il suo primo libro. È giornalista pubblicista, laureata in Giornalismo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con La Repubblica, ha curato vari uffici stampa, tra cui quello di una casa editrice, di due associazioni, una di salute e l'altra di musica, scrive per diversi quotidiani online ed è direttore responsabile del giornale online radiooff.org. Appassionata di canto e di fotografia, è innamorata della sua città: Palermo.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore: