La nave scuola Amerigo Vespucci

Ideato nel 1925 con l’obiettivo di sostituire la nave scuola della classe “Flavio Gioia”, il veliero “Amerigo Vespucci” viene progettato nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, per addestrare gli allievi che frequentano l’Accademia navale della Marina Militare Italiana. Pare che l’ingegner Rotundi abbia ricopiato il progetto già esistente di un veliero simile all’Amerigo Vespucci, denominato il “Monarca”, elaborato da un certo Sabatelli, ingegnere navale di Napoli. Il progetto in questione si trova in custodia a Castellammare di Stabia. Il veliero, varato il 22 febbraio 1931, parte proprio da qui, il 2 luglio 1931, per raggiungere Genova.

La Amerigo Vespucci ormeggiata a Venezia
La Amerigo Vespucci ormeggiata a Venezia

Il suo compito è di affiancare il gemello “Cristoforo Colombo” durante le crociere di addestramento della Marina Militare sia nell’Atlantico che nel Mar Mediterraneo. Dopo la seconda guerra mondiale il “Cristoforo Colombo” viene ceduto in seguito ad accordi internazionali.

L’Amerigo Vespucci rimane l’unica nave scuola della Marina Militare Italiana fino a quando non subentra un’altra, l’Ebe, acquistata nel 1952. Dal 1955 il Vespucci viene affiancato negli addestramenti dal veliero “Palinuro”, proveniente dalla Francia. Attualmente in servizio, l’Amerigo Vespucci è – dopo quasi ottanta anni – la nave più antica della Marina Militare.

Questo imponente veliero, oltre a viaggiare per i mari svolgendo le crociere di istruzione (vere e proprie campagne di addestramento), ha rappresentato la Marina Militare Italiana in occasione di eventi particolari come ad Atene per le Olimpiadi del 2004, oppure nell’ottobre 2002 per la trentunesima edizione dell’America’s Cup.

Questi, in sintesi, i “numeri” del veliero Vespucci: è stato venti volte nel Mediterraneo, trentasette volte nell’Europa del Nord, sette volte in Nord America, una volta in Sud America, quattro volte in Atlantico orientale, ed in più ha effettuato una circumnavigazione della Terra.

L’Amerigo Vespucci è un veliero che ha fatto la storia della Marina Militare Italiana. Basti pensare che a bordo tutto avviene seguendo le vecchie tradizioni: manovre a mano, ordini impartiti dal nostromo utilizzando il fischietto, imbarco e sbarco secondo il grado degli ospiti, cime in materiale vegetale, vele in tela olona.

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Nel 2006 la nave scuola viene sottoposta a lavori di manutenzione per renderla più moderna e funzionale, dopo ben settantacinque anni di attività! L’equipaggio dell’Amerigo Vespucci si compone di 72 sottufficiali, 14 ufficiali, 190 sottocapi e comuni, cui si aggiungono circa 140 allievi dell’Accademia Navale di Livorno, durante i mesi estivi.

L’equipaggio è così suddiviso, a seconda dei compiti assegnati: Servizio Dettaglio, Servizio Operazioni, Servizio Armi, Servizio Marinaresco, Servizio Amministrativo/Logistico, Servizio Genio Navale/Elettrico, Servizio Sanitario.

La nave-scuola Amerigo Vespucci
La nave-scuola Amerigo Vespucci

Proprio per la maestosità e la tradizione che contraddistingue la nave Amerigo Vespucci, quando un transatlantico la incrocia sulla rotta in genere rinuncia alla precedenza che gli spetta per legge, spegne i motori e “saluta” il veliero con tre colpi di sirena. Il nome della nave-scuola si riferisce al navigatore Amerigo Vespucci, cui si deve l’attribuzione del nome “America” al “Nuovo Mondo” che era stato scoperto nel 1492 dal “collega” esploratore Cristoforo Colombo.

Amerigo Vespucci
Amerigo Vespucci

Il motto a bordo della nave è: “Non chi comincia, ma quel che persevera”. In origine era “Per la Patria e per il Re”. Le possibilità di accesso alla nave non sono molto frequenti; in genere vengono organizzate visite guidate su appuntamento tramite associazioni nautiche, oppure bisogna conoscere i porti in cui si ferma durante le campagne addestrative. A questo scopo può essere utile consultare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Marina Militare Italiana, il cui recapito si può trovare sul sito ufficiale www.marina.difesa.it

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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